Di tabelle come queste se ne trovano diverse, in effetti, ma non sono altro che il riconoscimento dei famosi difetti di intonazione della stragrande maggioranza delle trombe in commercio, difetti che sono talmente comuni che ormai i trombettisti li danno per scontati e non li considerano neanche difetti. In effetti, tutti lo sappiamo, questi difetti non pregiudicano la possibilità di suonare a livelli anche altissimi. Resta il fatto che si finisce per considerare intonato quello che non lo è, e che chi esce dal seminato e prova a superare queste limitazioni, come Monette, finisce per essere considerato un eccentrico o una sorta di stregone... Invece è solo fisica, e per fortuna piano piano Monette sta facendo scuola.
Io personalmente, per quello che può contare l'opinione di un dilettante, ho abbandonato la Schilke perché man mano che progredivo quei difetti mi risultavano sempre più fastidiosi, in particolare la divaricazione che c'è tra il 4° ed il 5° parziale (Mi quarto spazio e Sol sopra il rigo, con tutte le note collegate), in cui ti trovi a dover correggere in "direzioni" diverse note vicine, con conseguente rischio scrocco e dovendo comunque suonare fuori fuoco, dato che non c'è modo di correggere quelle note con le pompe (se non il Fa naturale). Anche il fatto che il registro acuto sia calante è una bella seccatura. E' vero che rende più facile "forzarlo", ma il risultato è che o fai compromessi sull'intonazione, o li fai sul suono, e comunque suonare piano ed intonato in quel registro diventa un'impresa.