Sul fatto che il il prezzo rifletta "la fatica" per produrre un bocchino è ovvio che le cose non stanno così: se Denis Wick può venderli a meno di 50 euro (come faceva fino a poco fa) e devi pagare materiale, placcatura, attrezzature, personale, distributore nazionale, distributore locale, tasse e tutto il resto, significa che alla fonte costano poco o niente se li fai in serie con un mega tornio.
In realtà un po' più piccole come Warburton i costi sono maggiori ma non eccessivamente, paghi la varietà e il nome.
Nel caso di Monette i numeri sono talmente grandi da ammortizzare il tornio tranquillamente in una settimana di produzione. Da molti anni ormai i suoi bocchini non possono più essere "ritoccati a mano" perché il tornio è infinitamente più preciso dell'uomo e quindi non puoi giustificare il prezzo in quel modo.
È esclusivamente una questione di valore intrinseco in termini di prestazione e marketing.
In questo campo sono le vendite che decretano il vincitore e lui dopo 30 anni non ha ancora chiuso, quindi non è certo un business fatto male!
Io non mi nascondo dietro un dito: se riuscissi a venderli a 400 euro lo farei di corsa!
In realtà mi tocca metterci 20 volte il tempo che ci mette lui, stare attaccato alla macchina, sporcarmi dai piedi ai capelli, farmi i calli alle mani e passare le giornate a parlare ai clienti perché da me si aspettano la consulenza che non ottengono per 400 euro a pezzo.
Però a me piace e non smetterei mai!
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