Non c'entra nulla ma io non ho mai capito questa cosa dei "Monettiani" secondo cui un foro più stretto equivale a maggior fatica nelle note acute. Per me è esattamente il contrario. Intendiamoci: le note acute sono più "belle" con bocchino stile Monette ma, nel mio caso, non più "facili". Magari all'inizio, ma dopo 1 ora che suoni a manetta sono più impegnative. Per me, ripeto.
Non è che fai più fatica, anzi, come dice Bubber il foro più grande spesso risulta più faticoso, soprattutto per chi fa molto affidamento sulla retropressione. Se senti la registrazione di Gigi si sente chiaramente che col cinese il suono gli si schiaccia sopra il sol acuto, e non perché lui faccia fatica, perché di suo mi sembra molto rilassato, ma perché lui vuole suonare intonato, mentre il bocchino ha l'ottavo armonico parecchio calante, e quindi è costretto a suonare fuori centro. Col Monette il suono è molto più uniforme.
Con questo non voglio dire che tutti dovrebbero suonare Monette, ma che nel giudicare un bocchino bisogna tenere conto di tutto, bisogna trovare il miglior compromesso possibile tra il risultato sonoro ed il feeling. Se il bocchino è perfetto, ma è troppo faticoso, meglio lasciar perdere... Ma in questo caso quello che mi sento di dire è che quel bocchino cinese vale più o meno quello che costa: molto poco.