Premetto che parlo esclusivamente per me.
Dopo aver passato alcuni anni a suonare pezzi di jazz alla “Chet Baker” e altri famosi jazzisti.
Dopo averli ascoltati più e più volte, magari suonandoci sopra, e aver cercato di riprodurli il più fedelmente possibile,
ho deciso di smetterla e sono decisamente tornato ad una musica da “spartito”.
Ho realizzato che questi improvvisatori jazzisti non seguivano uno spartito, ma era lo spartito ad essere ricavato da una loro esibizione, con forti variazioni su di un tema.
Infatti per alcuni musicisti esistono più versioni di uno stesso pezzo.
E allora, non essendo in grado di improvvisare, nè di proporre un mio stile personale, che senso ha scimmiottare questi artisti, anche (al limite) raggiungendo performance simili?
Mi sembra quindi più dignitoso suonare pezzi di autore, da eseguire per come sono stati scritti, senza ispirarmi a stili non miei (per quanto amati).
Al limite, se proprio voglio fare qualche cosa di originale, posso provare a suonare musiche da me composte, per quanto misere, esponendomi ad ogni critica e presa in giro.
In conclusione: basta con il “che bravo che sei, suoni quasi come Chet Baker !”.