Cari ragazzi, ritornano le mitiche interviste di Zosimo ai trombettisti jazz. Lo so che il forum langue,
ma nel mio piccolo cerco di portare sempre qualche novità. Questa intervista a Giulio Angrisani , nasce perchè da qualche
settimana, sto prendendo lezioni da lui via what's up. Credetemi al di là della bravura di Giulio è veramente un modo nuovo
e non pesante di approccio al jazz. Non ci sono limiti di orario. si può fare lezione anche alle 23, a volte sono brevi a volte lunghe insomma
non vi resta che provare. Per chi lo contatterà dicendo che è un utente di ITF, la prima lezione di prova per vedere come funziona il tutto è gratis.
Trovate il suo profilo su fb. Buona lettura:
-Ciao Giulio, partiamo subito con una domanda di rito. Perchè la musica e soprattutto la tromba?
-La musica nella mia vita ha sempre una valenza pari se non superiore alle parole. La tromba e' uno strumento deciso e diretto... come me!
-Chi sono stati i tuoi maestri che ti hanno illuminato sulla tromba jazz o sei stato un auto didatta?
-Ero un sedicenne depresso e tendente all' autodistruzione ma il caso volle che una notte alla tv davano "mo better blues" un film sul jazz di Spike Lee. Scatto' una scintilla che fece divampare l' incendio, avevo incontrato la mia unica ragione di vita dall' infinito passato! Il jazz. Da li' ho avuto la fortuna di essere sostenuto e incoraggiato da due genitori musicisti che mi hanno dato l' opportunita' di studiare con un grande didatta che e' Valerio Silvestro.
-cosa c’è ora nel tuo lettore cd o visto il revival nel tuo giradischi?
-Ho sempre amato il rap! Nel mio lettore oltre a Miles Davis c' erano i Wu-tang clan, i Das efx, gli Epmd... motivo del mio stile da freestyler duro! Ahaha
-Ultimamente a che cosa stai lavorando?
-A breve riparte un progetto nato quest' inverno insieme a Laura Klain alla batteria e Eddy Cicchetti al contrabbasso, entrambi musicisti dotati di grande senso dell' interplay e soprattutto di grande groove! Si lavora su sonorita' moderne e superimposizioni tipiche del post-bop.
-come nasce questa idea delle lezioni what’s up? fai anche lezioni normali?
-WhatsApp ha sostituito la telefonata con il vantaggio che ci si puo' scambiare video, audio e quant' altro. Piu' che un idea e' nata dall' esigenza di seguire le persone a distanza e in svariate circostanze, ci sono lezioni che faccio in treno o in albergo tra un concerto e un altro... una volta persino nel locale qualche ora prima di suonare. Faccio anche lezioni normali, certo! Attualmente a Perugia, dove abito.
-Se avessi a disposizione una macchina del tempo con chi vorresti suonare?
-Con qualsiasi delle ritmiche di Miles.
-Qual è la tua tipica giornata di studio? Fai cose tipo note lunghe, flessibilità o esercizi di tecnica?
-Trascrivo molto e in particolare i sassofonisti degli anni 80. Oltre a rubare le loro frasi e studiarle in tutte le tonalita'... studio anche sui loro libri: hexatonics di Jerry Bergonzi e "A chromatic approach to jazz Harmon and melody" di Dave Liebman.
-Visto che il nostro è un forum di trombettisti oltre alla musica ci interessano anche cose prettamente tecniche. Tipo la spasmodica ricerca dell’acuto. Tu cosa ne pensi, che impostazione usi? Hai mai pensato di fare musica classica?
- Uso un impostazione libera e rilassata. Riesco a delirare bene sul registro medio-acuto... mi e' sufficiente arrivare al do sopra i righi.
-No, non riesco a trovarci la differenza con il jazz.
-Qual è il trombettista o musicista che ti ha influenzato di più?
-Devo molto ai rapper degli anni 90 riguardo al modo di stare sul tempo. Trombettisti sicuramente Chet e Miles.
-Se non avessi suonato la tromba che strumento avresti scelto?
-Sarei diventato un rapper o un sassofonista
-Altra domanda da trombettisti che tromba e flicorno usi con relativi bocchini?
-Attualmente ho una Connstellation 38b del 59 e un flicorno Getzen Eterna come quello di Hubbard. Uso il 3c bach
-Hai mai fatto una ricerca per il suono con i bocchini? Ne hai provati molti?
-Mai cercato il suono dal bocchino... piu che altro la comodita'!
-Come vedi la situazione del jazz in Italia?
-Le nuove generazioni se la tirano poco e sono disposti a tutto pur di suonare jazz. Sono felice!
-Chi sono i trombettisti italiani che apprezzi di più o musicisti semi-sconosciuti che presto faranno parlare di se non solo trombettisti.
-Ho trovato molto interessante l' approccio improvvisativo di Alessandro Presti, giovane trombettista di talento notevole! Mi piace andare alle jam quando posso e garantisco che esiste una scena underground che spesso supera di gran lunga quella conosciuta. Il mio amico chitarrista Igor Di Martino e' un esempio!
-Se ti va un aneddoto simpatico su una delle tante serate del tipo sei salito ubriaco e non ne hai presa mezza
-Credo che gestire bene certe sostanze faccia parte del lavoro di musicista, e' importante essere fatti al punto giusto!
-3 dischi da portare sull’isola deserta.
-Straight out (DAS EFX),
One Night In Tokio (M. Brecker),
Shifting Gears (G. Bergonzi)
-Quando non suoni cosa ti piace fare di più quali sono le tue altre passioni.
-Amo andare ai mercati di abbigliamento Vintage e praticare la boxe.
-Che consiglio daresti a chi vuole cimentarsi nella professione?
-Di andare alle jam e divertirsi!
-Secondo te visto che a causa del corona, la categoria dei musicisti è una di quelle più in difficoltà, come vedi il ritorno sui palchi?
-Non mi e' mai piaciuto il club affollato, la vedo bene!
-Se alla fine dell’intervista, stai pensando cavoli mi sarebbe piaciuto rispondere a questa domanda, ti do la facoltà alla Marzullo di fartela e rispondere.
-Mi piace la campagna e Perugia e' il giusto compromesso! Ti da l' opportunita' di abitare nel bosco a un km dalla citta'.
Grazie agli amici di ITF e buon jazz a tutti. Torneremo presto a far squillare le nostre trombe.
Scusate se c'è qualche errore, ma i postumi della pasquetta si fanno sentire.