Premetto che un ora di note lunghe in maniera continuativa non credo di averla studiata neanche con il sax e neanche quando studiavo parecchio.
Forse con gli armonici e lo studio con il solo bocchino sono arrivato ad una ora.
Il beneficio è indubbio si cominciano ad apprezzare delle caratteristiche del suono e a comprendere determinati procedimenti.
il costo è però altissimo perché se non lo fai per mestiere ed un ora è tutto il tempo che puoi dedicare allo studio dello strumento necessariamente devi tralasciare argomenti altrettanto importanti. (lettura , fraseggio , linguaggio , improvvisazione)
Magari ti ritrovi dopo anni con un bel suono ma non conosci tutto il resto.
Dal mio punto di vista è una questione di priorità e di punti di vista , per alcuni il suono è tutto (il resto sono solo aspetti secondari).
Recentemente ho ascoltato alcune lezioni di M Pierobon l'aspetto che mi colpiva più di ogni altro era proprio il suono.
Un po la stessa sensazione che ho avuto con altri musicisti che proponevano delle semplici scale maggiori o semplici intervalli .
A.Mariani, D.Liebman, S.Lacy,S. Blake S.Bedetti D.Gordon al sax Marsalis Bosso Rapa Pierobon Harrel Chet solo per citarne alcuni ma la lista è molto più lunga .
L'unica cosa che posso dirti è di provare a riconoscere come manifestazione artistica anche solo l'esposizione di una scala .
o sotto diverso profilo ascoltare la musica cercando di capire cosa ti piace e perché. (anche quando sei tu a farla)
Un esempio Gillespie suona alla rai Whats new , c'e una nota nell'esposizione del tema che il grande musicista potendo rifarebbe in maniera diversa.
Secondo me si ma potrebbe essere una elucubrazione mentale............