Ciao, io ho fatto qualcosa di simile col mio maestro anni fa. Si tratta di suonare pianissimo, al limite dell’udibile, e questo ha due importanti benefici: ti fa capire quanta poca “forza” ed aria sia necessaria per suonare ed affina la capacità delle labbra di vibrare con la giusta emissione.
Per me la base di tutto è che l’emissione di aria sia quella corretta, anche la minima forzatura rende questo esercizio inutile, se non controproducente. L’emissione giusta è quella determinata da una normale espirazione, senza la minima spinta. Ci si può arrivare per gradi, abbassando il volume finché non si arriva al punto che la vibrazione si interrompe, ed è proprio su quel limite che si deve lavorare, provando a migliorare la qualità del suono e ad abbassare il limite il più possibile. È importante soprattutto non attaccare la nota con la lingua e non forzare l’inizio della vibrazione in alcun modo, piuttosto lasciar fluire l’aria finché le labbra non vanno in vibrazione (come peraltro fa Porter nel video). Anche solo fare note lunghe in questa maniera a me ha portato molto giovamento: dopo anni che suonavo ho capito quanto ancora dovevo lavorare sulla tecnica di base e soprattutto sull’emissione. Porter non ne parla, ma per me quello è il problema più frequente, quasi tutti usiamo molta più aria e più pressione di quanta ne serve realmente.