Author Topic: un metodo per ampliare il proprio range e non solo  (Read 1546 times)

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Offline fcoltrane

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un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« on: May 05, 2020, 09:46:22 AM »
Probabilmente se ne è già parlato ma per me è un argomento  interessante .
questo musicista ha una ottima estensione e studia su 5 ottave con apparente semplicità.
Per sviluppare questa tecnica consiglia una serie di esercizi  senza un pezzo della tromba .
(il principio è lo stesso di molti strumenti a fiato : se riesci a suonare con un ostacolo cos'ì rilevante poi senza ostacolo fai un po quello che ti pare)
questo tipo di esercizi li ho sempre considerati "muscolari " nel senso che possono avere un" costo" (questo con il sax ) e credo che con la tromba il principio sia analogo.

voi cosa ne pensate
https://www.youtube.com/results?search_query=javier+trumpet+leadpipe

il musicista è Javier Gonzales che sembra aver portato questo tipo di tecnica ad alto livello.

conoscevate questa tecnica , ha contro indicazioni? immagino che il trombettista che intenda intraprendere questo percorso debba avere solide basi.....
 perché in caso contrario  ..........
e credo che il miglior alleato sia sempre il nostro orecchio.

Offline Norman

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #1 on: May 05, 2020, 11:06:15 AM »
Non l’ho mai fatto, ma ne ho sentito parlare molto. È un po’ una via di mezzo col buzzing col bocchino, che secondo molti è troppo estremo perché hai pochissima resistenza, e quasi tutti finiscono per sforzare troppo la vibrazione. Togliendo la pompa di intonazione si toglie molta resistenza, ma non tutta, e gli armonici sono un po’ più “solidi” rispetto al solo bocchino. Il concetto è simile a quello di cui parlavamo nell’altra discussione, se si riesce ad “affinare” ed alleggerire la vibrazione suonando con così poca resistenza poi quando suoni normalmente risulta tutto più facile.

Parlando invece di intonazione, nota come a 0:41 nel video si ferma in 6a posizione senza aprire la pompa e come la nota sia chiaramente crescente e “nasale”, perché lui d’istinto cerca di suonarla giusta, ma non ce la fa. Di sicuro non la usa perché in questo esercizio è concentrato su altri aspetti, ma l’effetto del non usare la pompa qui è evidentissimo.
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Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #2 on: May 05, 2020, 11:26:32 AM »
non ho capito se secondo molti è estremo il buzzing col solo bocchino ? o entrambi gli esercizi?


ho ascoltato a 0: 41 ed ho notato due aspetti che proprio non avevo considerato,
il primo è che questa tromba ha 4 pistoni.
il secondo è che in quel punto sembra applicare la respirazione circolare e per questo l'intonazione ed il suono è "ballerino".
purtroppo alcuni aspetti del suono sarebbe più semplice ascoltarli di presenza

grazie sempre è un piacere discutere di questi aspetti


Offline Norman

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #3 on: May 05, 2020, 11:39:19 AM »
Secondo molti il buzzing è addirittura controproducente. C’è chi lo considera essenziale e chi invece non lo fa per niente. Per me come al solito la verità sta in mezzo, nel senso che se è fatto bene è molto utile, altrimenti è tempo perso. Il problema è trovare chi sia in grado di insegnarti a farlo bene... Io non lo faccio mai, preferisco altri sistemi, come gli esercizi sul pianissimo di cui abbiamo parlato.

Quanto all’intonazione, il quarto pistone non c’entra nulla, così come non c’entra neanche la respirazione circolare, semplicemente sta facendo una roba molto impegnativa e la cui finalità non è lavorare sull’intonazione, per cui non si preoccupa di usare le pompe, e quindi nelle posizioni critiche i problemi di intonazione si sentono, in quel punto in maniera molto evidente.

Nei video di Tony Glausi lui invece sta suonando musica, e quindi è molto concentrato su quello, per cui evidentemente riesce a compensare in maniera da mascherare bene la cosa.
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Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #4 on: May 05, 2020, 11:49:07 AM »
parlavo del 4° pistone solo perché non me ne ero accorto e pensavo come cavolo riesce a suonare quella nota bassa  (non facevo riferimento all'intonazione)

la respirazione circolare invece un pochino sento che influisce in una parte di quella nota il re

per il resto son d'accordo con te anche perché passare con una unica emissione da tutte quelle ottave non è per nulla semplice.
   pollices

Offline bubbermiley

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #5 on: May 05, 2020, 12:07:34 PM »
Ciao, suonare senza la pompa di intonazione non è affatto facile, molto più difficile del buzzing col solo bocchino.
Suonando con il solo cannello non troverai tutti gli slot delle note la dove te li aspetti, quindi sei costretto a focalizzarti molto sull'aria, il pitch delle note e su quello che accade come vibrazione stessa altrimenti "cascherai" su un armonico inatteso.  devi soprattutto ricordarti che l'aria deve sempre esserci e non deve mai essere incostante o ridotta.
Per certi versi è simile a fare un bending superiore al semitono oppure suonare altre note usando posizioni a loro non associate (esempio, parlando il Sib, suonare il LA centrale a vuoto con 2,3).

Dipende dalle scuole di pensiero, per alcuni è deleterio tanto quanto fare buzzing con o senza bocchino, per altri è utilissimo.
Io sono sempre della scuola del "prova" e cerca di capire cosa funziona per te e cosa ti da beneficio.


Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #6 on: May 05, 2020, 12:31:08 PM »
si credo pure io che la prova e l'ascolto sia il migliore alleato.
 credo pure che siano degli aspetti analoghi con diversi punti di partenza.
recentemente ho ascoltato il grande Pierobon fare lo stesso (piegare le note e compensare il suono e si discostava tanto da ogni nota ossia prima piegava mezzo tono poi un tono poi un tono e mezzo ecc...)
molti anni fa ho ascoltato un musicista americano (non trombettista ) che faceva esattamente la stessa cosa e che dal mio punto di vista rappresentava un indice di controllo di alcuni aspetti del suono.

immagino quale possano essere i rischi (che poi sono quelli che Norman è evidenziato ).

grazie per il contributo

ps dimenticavo : con il flicorno si può fare solo su alcune posizioni (non su tutte per l'ovvia considerazione che un pompa non la si può levare)
ma per ora continuo con le scale della prima ottava  :)

Offline bubbermiley

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #7 on: May 05, 2020, 12:38:01 PM »
Attento, per completezza:
il bending sullo strumento non fa assolutamente male, anzi, ti aiuta a focalizzare il giusto centro di risonanza della nota.

Buon lavoro.

Offline eugeniovi

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #8 on: May 05, 2020, 01:58:48 PM »
.................  devi soprattutto ricordarti che l'aria deve sempre esserci e non deve mai essere incostante o ridotta.


Secondo me forse è la cosa piu' importante. Sai ce ci sono esercizi adatti a questo scopo? Sapresti indicarmeli? ti ringrazio e ciao a tutti

Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #9 on: May 05, 2020, 02:54:40 PM »
provo a risponderti io anche se sono la persona meno indicata.
il maestro Pierobon ha dato circa 50 lezioni   che si trovano su YouTube sino ad oggi.
all'inizio della lezione inizia con una tecnica di respirazione ed un attrezzino che serve per misurare ed allenare il flusso costante dell'aria.
a prescindere da questo è poi il suono e l'ascolto dello stesso che ti da la misura della presenza e del sostegno dell'aria o meno.
(e gli esempi sono sempre di altissimo livello )
moltissimi esercizi svolti su flessibilità omogeneità ecc..  hanno questo come necessario presupposto .
l'aspetto più interessante è che a volte suona  anche l'esempio negativo.
(esempi nei quali  spesso rivedo i miei errori).
ti faccio un esempio concreto ascoltando Giuffredi su internet che studia gli armonici legando mi stupiva la precisione nel passare da un armonico all'altro senza che si percepisse nulla dal punto di vista dell'emissione o della disomogeneità.
ascoltavo poi lo stesso esercizio svolto da altro musicista C. Porter e sentivo un minimo di disomogeneità.
poi provavo a fare lo stesso  e più che disomogeneità mi sembravano dei colpi di emissione gola (tipo sbraannnnnng).   poi ho seguito una lezione e Pierobon faceva un esempio in negativo che era simile al mio (faceva riferimento a ciò che non si doveva fare.
è mia convinzione che dalla imitazione intesa più come risultato che come procedimento si raggiungano ottimi benefici.

Offline eugeniovi

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #10 on: May 05, 2020, 05:10:11 PM »
Grazie, gentilissimo. Forse lo studio (e le capacita' sicuramente) fanno si che ti specializzi o ti riescano meglio delle cose al posto di altre. Voglio dire che a prescindere dalla tecnica poi magari uno si concentra sul fraseggio un altro su altro. Ciao

Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #11 on: May 05, 2020, 05:38:10 PM »
sono perfettamente d'accordo e  credo che superato un certo livello tecnico (di produzione del suono) poi ciascuno fa la musica che preferisce ,
ed così per tutti gli strumenti . (poi certo se devo sognare mi piacerebbe avere il suono ed il fraseggio di Trane o di Seamus Blake al tenore ed al flicorno di Tom Harrel  ed alla tromba di Chet

non voleva essere un esempio negativo ad esempio quello di Porter, (perché lo considero un ottimo musicista ed anche didatta)  conoscenza del fraseggio jazz, del linguaggio ecc. era solo un esempio su un tipo di studio proposto da vari musicisti.

Offline Navarro

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #12 on: May 05, 2020, 09:44:24 PM »
Il buzzing con il leadpipe lo pratico (anzi, dovrei dire lo praticavo, visto che sono di nuovo fermo da diversi mesi) come primo esercizio del riscaldamento, così come prescritto da Bill Adam. Si tratta soltanto di fare poche note sull'armonico più comodo, per avere da subito una sensazione di risonanza ottenuta soffiando liberamente e senza forzare.
Nel seguente link potete trovare una routine di studio ispirata agli insegnamenti di Adam, la pratica con il leadpipe è proprio all'inizio. 

https://www.trumpetworx.com/wp-content/uploads/2016/07/271430394-Bill-Adams-Daily-Routine.pdf
Bach 37 reverse + Giardinelli 7S
Yamaha YFH 631 + Giardinelli 7FL

Offline fcoltrane

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #13 on: May 05, 2020, 11:10:43 PM »
 pollices

Offline bubbermiley

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Re: un metodo per ampliare il proprio range e non solo
« Reply #14 on: May 06, 2020, 09:39:20 AM »
Il buzzing con il leadpipe lo pratico (anzi, dovrei dire lo praticavo, visto che sono di nuovo fermo da diversi mesi) come primo esercizio del riscaldamento, così come prescritto da Bill Adam. Si tratta soltanto di fare poche note sull'armonico più comodo, per avere da subito una sensazione di risonanza ottenuta soffiando liberamente e senza forzare.
Nel seguente link potete trovare una routine di studio ispirata agli insegnamenti di Adam, la pratica con il leadpipe è proprio all'inizio. 

https://www.trumpetworx.com/wp-content/uploads/2016/07/271430394-Bill-Adams-Daily-Routine.pdf

In molti casi, c'è chi va oltre il semplice buzzing con la leadpipe e forza gli slot per cercare di suonare tutto, esattamente come se fosse lo strumento o il solo bocchino.