Author Topic: come studiare la scala cromatica in maniera jazz  (Read 2004 times)

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Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #45 on: January 20, 2021, 10:30:14 PM »
 ;) ;) ;)

Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #46 on: January 21, 2021, 11:00:12 AM »
Stamattina prima di andare a lavoro mi è capitato di studiare questo esercizio e volevo condividere con voi una "bella pensata" da jazzista  (per i più sara una stupidaggine colossale ma la racconto lo stesso).
Uno dei problemi nell'apprendimento di qualsiasi cosa è il deficit di attenzione .
Quando l'  esercizio è  tendenzialmente monotono c'è il fondato rischio che la tua attenzione sia altrove.
(nel mio caso ad un certo punto mi faccio guidare dai suoni e quindi non penso più a ciò che sto facendo : nel senso che l'intervallo cromaticamente che c'è tra  do e fa diesis è lo stesso che c'è tra sol e do diesis ) quindi il rischio è di suonare in maniera pedissequa magari facendosi guidare dalle dita e dall'orecchio e non pensando più a ciò che stai facendo.
Tutto questo pippotto sembrerebbe privo di significato perché si potrebbe sostenere che già la nostra attenzione deve essere alta per poter suonare in maniera omogenea ed intonata posizioni diverse. A me però sempre capita che dopo un po quando ho compreso i problemi meccanici e di emissione a poco poco la mia attenzione svanisce. (perchè appunto mi faccio quidare dalle dita e dall'orecchio).

Cosa può fare un jazzista ?
Che poi è l'argomento del post.
Un aspetto che tutti i jazzisti di buon livello conoscono è il tritono.
Tutti quelli che conoscono l'intervallo in oggetto sono in grado di sostituire al volo un qualunque accordo con il suo tritono.
Se ad un musicista si chiede quale è il tritono di Ab in una frazione di secondo sa quale è la risposta.
Chi studia alle prime armi questa risposta non la ha in una frazione di secondo e quindi non ha modo di utilizzare questa informazione nella improvvisazione.
Questo esercizio ha questa ulteriore potenzialità .
Ogni nota finisce sul suo tritono e poi torna indietro al punto di partenza.
Quindi per imparare il tritono basterà tenere desta l'attenzione fin quando sapremo per ogni nota quale è il suo tritono ancora prima di suonarlo e avremo un ulteriore beneficio non dovremo affidarci alla memoria meccanica o all'orecchio.
In seguito questo modo di studiare sarà utilissimo per improvvisare.
ps. Per Mar a proposito di sfumature  ;)

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #47 on: January 21, 2021, 01:12:16 PM »
Mai messo in dubbio il fatto che conosci la musica.
È il tuo percorso da trombettista che metto in discussione, troppo intellettuale, troppo cervellotico.
La curiosità è una bella cosa se rimane entro certi limiti, altrimenti finisce per uccidere il gatto.
I miei consigli non vuoi starli a sentire perché cmq hai sempre ragione tu quindi continua pure così, che ti devo dire. Nella migliore delle ipotesi ci metterai il doppio del tempo per ottenere risultati apprezzabili, nella peggiore delle ipotesi non imparerai mai a suonare la tromba come si deve.
Passo e chiudo.

Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #48 on: January 21, 2021, 02:15:57 PM »
Mar a me piace chiacchierare , ti ho citato solo per evidenziare una ulteriore sfumatura di uno studio apparentemente semplice. (non perchè mettessi in dubbio alcunché)
Io sono per la massima libertà di espressione ma poi ciascuno deve fare i conti con se stesso.
Per me si progredisce contemporaneamente in più direzioni .
Realisticamente per suonare "bene" la tromba credo che siano necessari un minimo di dieci anni o più e quindi la tua ultima affermazione è incontestabile.
Per suonare in maniera utile ai miei scopi (2 o 3 anni ) .
Ma l'aspetto più importante lo ripeto sempre per me non è tanto il risultato ma il procedimento. Così facendo mi diverto ...

Poi ti sfido-invito  a farmi "sentire "ciò che dici .
Perchè io sono come san tommaso se non verifico e sento non credo: nel senso che se devo lasciare l'approccio che conosco (e che tu definisci cervellotico) devo sentire se altro approccio è migliore ....In quel caso sono disposto a rivedere integralmente le mie posizioni.

un po di tempo fa un pianista con il quale suonavo e studiavo criticava il mio modo di stare sul tempo.
E quindi illustrava il metodo che  riteneva essere utile per suonare a tempo.
Abbiamo preso il metronomo e gli ho chiesto di suonare il suo esempio migliore......
non mi ha convinto......
tempo dopo lo stesso pianista proponeva un metodo diverso nello studio della improvvisazione
Al solito gli ho chiesto il suo esempio migliore .........questa volta mi ha convinto. ;D ;D ;D.





 



« Last Edit: January 21, 2021, 02:28:14 PM by fcoltrane »

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #49 on: January 21, 2021, 02:39:47 PM »
Mi ero ripromesso di non entrare più in questo genere di discussioni con te...😁
Ho voluto passarti le informazioni di come dovesse essere praticato un semplice ma fondamentale esercizio per comprendere le basi della tromba, indicazioni non mie ma di ma di un riconosciutissimo trombettista e didatta del passato che ha avuto l'accortezza di segnalare delle semplici note (cose a cui prestare attenzione) su come fare per ottenere il meglio dall'esercizio.
Vuoi fare diversamente? Fai pure.
Ti ricordo solo che dall'alto della tua comprensione lo avevi presentato come un esercizio spaccadita. Sono intervenuto solo per questo, e non mi permetterò mai più (lo dico sempre ma poi non lo faccio 😁)

Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #50 on: January 21, 2021, 02:51:11 PM »
Mar io lo continuo a chiamare spaccadita perché ancora non ho la diteggiatura su tutte le note in maniera fluida.
Tutto qui ......poi lo puoi chiamare spaccadita o pinco pallino ma comunque un esercizio di questo tipo ha enormi benefici in diversi ambiti ed anche  io che sono autodidatta me ne rendo conto .
Ne evidenzio solo alcuni perchè magari in futuro qualcuno che legge può beneficiarne.
Respirazione corretta , leggerezza, imparare a gestire la dinamica, il tempo, la precisione della diteggiatura , intonazione, estensione timbro e corpo.
Praticamente con uno studio semplice ed un intervallo di quarta si  può imparare a suonare tutta la tromba ( basta spostarlo ;)  ).
Ps   mi diverto sempre  ad ascoltare gli interventi tuoi e degli altri e alcuni mi sono pure molto utili........

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #51 on: January 21, 2021, 03:19:50 PM »
E io continuo a pensare che se non ti staccano la linea internet tu continuerai a girare in tondo.
Faccio un appello a chi sa suonare veramente: fate delle registrazioni di tutti gli esercizi del metodo Clarke (o di un altro metodo basilare e serio) e fatele avere a Francesco. Io gli compro e gli spedisco il libro di testo.
Tu però Francesco ti devi impegnare a seguire solo quello.
Tante volte meno è meglio, e te lo dico con affetto.


Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #52 on: January 21, 2021, 03:42:00 PM »
Mi viene il dubbio che non hai ascoltato la versione di M. Pierobon su spotify se lo ascolti mi dirai se corrisponde al metodo che consideri migliore.
Per quello che è il mio approccio agli esercizi in genere ed a questo in particolare considero questo modo il migliore . (e se lo ascolti potrai capire in che senso : intonazione e suono omogenei  )
Il testo lo ho trovato in pdf

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #53 on: January 21, 2021, 04:07:28 PM »
No, non l'ho ascoltato, ma non ho nessun dubbio che Pierobon l'abbia suonato con maestria... ma a te è arrivato che è un esercizio per sciogliere le dita.l
Le note sono note. Il maestro serve proprio a indirizzare l'intenzione dell'allievo su alcuni aspetti, a seconda del grado dell'allievo.
E poi c'è la questione degli stimoli. Troppi stimoli uguale poca concentrazione, e questa è un'equazione che nessuno può mettere in dubbio.
Internet ti da troppi stimoli e dubito della tua capacità di distinguere l'essenziale dall'importante e dal superfluo, che una buona didattica deve necessariamente affrontare in quest'ordine.
.... poi sono sicuro che mi smentirai... e io sarò felice di essere smentito

Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #54 on: January 22, 2021, 12:43:26 PM »
Mar ti invitavo ad ascoltare l'esempio di Pierobon per un motivo semplice (non perchè tu mettessi in dubbio la maestria del grande musicista  ) ma solo per discutere del " modo " di studiare l'esercizio. (su questo stiamo discutendo e scambiando opinioni e pareri )
Probabilmente sono pure presuntuoso ma se ascolti il modo che ha di studiare qull'esercizio (e che io ritengo valido ed utile per me) potrai verificare che suona le note tutte eguali  (per colore per intonazione per timbro per corpo).

Dici che troppi stimoli non aiutano e possono essere controproducenti  io sono abituato a ragionare al contrario sono i pochi stimoli che non aiutano.
Poi se si riesce con una unica azione a fare propri i vari stimoli hai svoltato:
 (il metodo dell'imitazione,  del confronto, e della ripetizione migliorativa )

Ps .io lo chiamo spaccadita ma non è certo questo l'unico ed il più rilevante aspetto utile di questo esercizio.

(e non lo ho mai creduto e lo ripeto di nuovo ) è vero che sono un po rinco ma una certa consapevolezza la ho pure io e so entro certi limiti il rapporto tra causa ed effetto.
comunque per me è sempre un piacere discutere con te perché spesso capita che hai un punto divista esattamente opposto al  mio  ;).
e per esperienza questo è un fatto enormemente positivo.

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #55 on: January 24, 2021, 03:00:23 AM »
È probabile che in qualche modo tu abbia le tue ragioni Francesco, ma il tuo approccio alla tromba non mi convince, non posso evitare di dirtelo ogni tanto. Quello che più mi dà da pensare è la tua convinzione di poter imparare la tromba non solo senza un maestro ma anche senza un metodo (dove per metodo intendo uno studio ragionato e progressivo dello strumento).
Il fatto che tu sia già un musicista di buon livello può aiutarti fino a un certo punto, o meglio, ti aiuterà di sicuro da un certo punto in poi. Ma le basi sulle quali poi mettere tutta la tua conoscenza pregressa te le puoi fare solo se riesci a disciplinare il tuo entusiasmo, e se non hai un maestro che lo fa per te devi farlo tu.
Quando ti sento dire che ti annoi a fare gli esercizi del Clarke 1 e allora invece di farli come un automa li studi come tritono mi viene da pensare che io quegli esercizi li faccio ogni giorno come riscaldamento da 12 anni e mai una volta ho pensato che fossero noiosi... mai una volta li ho affrontati come un automa. Ci sono cosi tante cose a cui stare attenti... ci sono tante cose che possono essere migliorate ogni volta... ci sono 13 modi diversi di articolare... E poi con il tempo sono diventati un mio riferimento personale, un modo per assestare il mio corpo prima di cominciare lo studio... un modo per rilassarmi... per entrare nel mood giusto. Capita magari che dopo una giornata stressante a lavoro nei primi minuti riesco a suonare solo poche ripetizioni con un solo fiato, e allora vado avanti finché non recupero il mio standard... leggero... fino a che diventa un vero piacere.soffiare la tromba.
È solo un esercizio, ok, ma se tu sei già proiettato oltre difficilmente potrai ottenerne i benefici che contiene.
Ecco quello che vedo: tu sei proiettato oltre... al prossimo esercizio... al prossimo video su internet... al prossimo stimolo... al prossimo bocchino... alla prossima tromba... al prossimo anno.! Hai fretta di arrivare da qualche altra parte... e questo paradossalmente potrebbe rallentare molto i tuoi progressi.

Questo cmq è solamente il mio pensiero,... l'impressione che ricavo leggendoti, e spero vivamente per te di essere in errore.

Quanto al discutere con te, ora che ho imparato a non arrabbiarmi è più facile (e quasi piacevole)

Offline fcoltrane

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #56 on: January 24, 2021, 11:52:43 AM »
" e quasi piacevole"  ;D
 Considero il forum ma anche  facebook et affini un luogo dove condividere i propri pensieri anche i più strampalati.
(e così  faccio e mi capita di parlare sia  di argomenti al limite del demenziale (alcuni miei spunti lo sono) sia di argomenti serissimi e di enorme valore.
(il più delle volte sono stati spunti che ho letto qui da parte di musicisti o semplici appassionati ed anche su youtube e Facebook ).
Ho aperto anche unpost appositamente dove provavo ad individuarli e a formalizzarli ma è una opera improba.
Su un aspetto ti posso tranquillizzare  ;) ho un metodo ben specifico.
E spesso ho provato a definirlo scrivendo ma purtroppo l'equivoco è sempre dietro l'angolo, quando ci si esprime così.
Il mio metodo si basa su  principi semplici  "il confronto " e l'ascolto "
confronto vuol dire sia: ascolti Sean Jones produrre un do  e tu provi a fare lo stesso . Quando non ci riesci provi a ripetere il suono per produrne un altro che sia più "vicino ,analogo " che sia "uguale".
Lo stesso quando fai una scala o un esercizio del Clarke.
"Il confronto e l'ascolto" è un principio che opera sempre sia quando tu da solo suoni due note che desideri eguali o ad esempio quando un altro musicista prova a rendere eguali due note.
Ed allora se sei attento ti può capitare di ascoltare Sean Jones che "come te" sbaglia e non riesce a rendere perfettamente eguali due note.
O Giuffredi che esegue un esercizio non perfettamente eguale.
Ho preso ad esempio questi due musicisti non per sminuirne la grandezza perchè dal mio punto di vista si trovano su un altro pianeta ma per dire che a volte ti può capitare di sentire delle sfumature di suono o di tempo ecc,,anche da parte di chi ha un livello eccelso .
(e questi due che ho citato sono oltre il livello eccelso).

Non vi è dubbio poi che non sono in grado di sapere se questo mio metodo mi porterà da qualche parte e se in seguito lo riterrò soddisfaciente o castrante .
Certo ieri sono riuscito a suonare un do e un mi e mi sembrava di volare .
Poi sono capitato su un video  di Tony che suona un esempio per terze sulla scala di sol sino al sol acuto della terza ottava .
porcadellapuzzzoolainferocita...... un suono pazzesco e pareva che bevesse un bicchiere d'acqua .
Arriverò mai a quel livello? (credo proprio di no o per lo meno non con il mio metodo  :-X. )
Continuerò a suonare divertendomi ? certamente si.
Ci sarà un momento in cui mi rivolgerò ad un bravo insegnante ? probabilmente si.

ps dimenticavo le articolazioni sull'esercizio n1 del Clarke purtroppo sono molte più di 13 , a suo tempo col sax su esercizi a 17 note  li studiai tutti ma con la tromba non ci penso proprio mi serviribbe una ventina di anni e non credo neppure sia utile (con il sax non lo è stato ).








« Last Edit: January 24, 2021, 12:11:32 PM by fcoltrane »

Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #57 on: January 24, 2021, 01:58:51 PM »
Cioè dici che imparare a usare la lingua non è utile?

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #58 on: January 24, 2021, 02:18:45 PM »
assolutamente non dico questo.
Anzi intendo proprio il contrario in tutti i sensi dal controllo del suono (dove per alcuni l'utilizzo della lingua è importante ma per me ancora è un miraggio ) all'articolazione dove l'utilizzo della lingua è per tutti un elemento essenziale .
Dico solo che non credo di fare lo stesso percorso che ho fatto con il sax perché il costo in termini di tempo è stato molto alto ed i risultati non coerenti .
E penso che si possano ottenere migliori risultati anche in " altra maniera" (magari trascrivendo) ora magari apro un post appositamente e spiego la tecnica dell'articolazione che ho studiato.


Offline Mar

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Re: come studiare la scala cromatica in maniera jazz
« Reply #59 on: January 24, 2021, 03:37:02 PM »
Forse ho capito cosa mi fa arrabbiare del tuo approccio. Quello che mi arriva dalle tue parole è una mancanza di rispetto nei confronti delli strumento tromba.
Forte del fatto che sei già un buon sassofonista manchi nell'umiltà necessaria per capire che ci sono delle abilità FONDAMENTALI e PECULIARI di questo fantastico strumento, che devono essere studiate, sviluppate e costruite con esercizi appositamente pensati per raggiungere uno o più scopi.
Non ti sto dicendo che devi affrontare tutto l'ARBAN. Con uno studio INTELLIGENTE e CONSAPEVOLE bastano 2/3 esercizi fatti con la dovuta attenzione per costruire e sviluppare basi solide su cui costruire tutta la musica che conosci.
E sono esercizi dai quali non si passa mai OLTRE. Sono esercizi che si passa ATTRAVERSO.

E poi assolutamente trascuri il fattore tempo. Per imparare a suonare uno strumento come la tromba ci vuole tempo, e non c'è nulla (ma proprio nulla, credimi) che tu possa fare per velocizzare questo processo. È una cosa che non dipende dalla tua volontà, o dalla tua conoscenza.
Il bel suono, l'aumento dell'estensione, e molti altri fattori, dipendono dalla qualità della vibrazione delle labbra al passaggio dell'aria.
È una questione fisica, intesa come sviluppo del corpo umano. Suonando e suonando e suonando,  e prestando la giusta attenzione agli aspetti fondamentali, ti ritroverai nel giro di qualche anno ad aver costruito un'imboccatura efficace sulla quale poi costruire i tuoi progressi.
Mi spiace darti questa brutta notizia ma prima di un tot di anni (che ognuno può quantificare nel numero che crede) non ha senso agitarsi e affannarsi come fai tu nella ricerca del pelo nell'uovo.
Quello che tu cerchi disperatamente e affannosamente non è una cosa che puoi forzare, è una conseguenza di un lavoro sulle basi fatto bene, con intelligenza e consapevolezza.