Author Topic: Olio mercuri  (Read 2475 times)

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Offline Zosimo

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Olio mercuri
« on: June 04, 2020, 12:01:14 PM »
Ho letto che un tale
Mercuri , maceratese immigrato in Australia invento' un unguento
Che passato sull'ancia la rendeva eterna
 Purtroppo mori e in Italia portò poche boccette qualcuno l' ha usato e dice che funziona. Storia simpatica Ve ne volevo rendere partecipi. Daje
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Offline fcoltrane

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Re: Olio mercuri
« Reply #1 on: June 04, 2020, 12:11:56 PM »
 ;D
e che era olio santo........ ;D ;D ;D
....per anni ho suonato con ancia di plasticazza che è un materiale che si deteriora dopo anni ( e sapendo lavorare l'ancia diventa quasi eterna , nel senso che dura più del sassofonista) se parli con altri sassofonisti sentirai che il timbro dell'ancia di canna è migliore.
io sono convinto che la tecnica di emissione ti consenta di modificare il timbro a tuo piacimento.
nel corso degli anni credo di aver provato quasi tutti i materiali e bocchini e sassofoni in commercio ed a volte sono rimasto sorpreso piacevolmente.
l'olio miracoloso sull'ancia " mi manca" (altre sostanze soprattutto alcoliche  "ce l'ho") 



Offline toro

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Re: Olio mercuri
« Reply #2 on: June 04, 2020, 12:17:20 PM »
Ma lo si mette per renderla morbida?non capisco.....
Zo dimmi la verità:ti sei comprato il sax o stai per farlo? ;)......fammi sapere marca e prezzi  ;D
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Offline fcoltrane

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Re: Olio mercuri
« Reply #3 on: June 04, 2020, 12:22:37 PM »
comunque il principio è stato applicato da anni da parecchi produttori di ance di canna  (magari il primo è stato il maceratese  che non ha brevettato....)
esistono infatti in commercio molte ance di canna ricoperte di altro materiale.......

Offline Zosimo

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Re: Olio mercuri
« Reply #4 on: June 04, 2020, 12:49:48 PM »
No, toro se tu trovi un'ancia che ritienii ottima
( Non so se sai tutte le pippe che si fanno i sassofonisti), mettendoquesto olio la rendi eterna. Mi sa di leggenda metropolitana. L' ho letta sul libro dedicato a urbani.
No il sax non l'ho comprato, ma ultimamente lo ascolto molto. Vorrei prendere il libro di Ashley Kahn a love supreme quello è un disco e che amo più di kind of blues.
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Offline fcoltrane

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Re: Olio mercuri
« Reply #5 on: June 04, 2020, 01:11:12 PM »
certamente si tratta di leggenda metropolitana .
la mia curiosità è invece su come sia trattato l'argomento droghe e simildroghe  e sulla influenza sulla discografia .
(un argomento questo spesso ammantato di ipocrisia )

A love Supreme è un disco molto diversi da tutta la produzione di Trane.
 nel corso degli anni molti musicisti hanno provato con successo anche su percorsi particolarmente ostici  (Giant Steps , moment notice Lazy bird countdounwn ecc...)ed anche  percorsi del tutto diversi  e con pochissimi accordi  ( impression  ecc...)a manifestare un punto di vista convincente.

quando gli stessi musicisti hanno provato a farlo con A Love Supreme i risultati sono imbarazzanti per non essere offensivo. e questo aspetto non è scontato considerato il livello di chi ci ha provato  B Marsalis Lovano Potter per citarne solo alcuni
molto meglio il fratello Wynton per la presenza di E Jones

Offline Zosimo

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Re: Olio mercuri
« Reply #6 on: June 04, 2020, 01:28:12 PM »
Allora sul libro , purtroppo come in quello su Chet ( tranne quello di garvin ) si parla più delle droghe e le pazzie che di musica.  Tombolesi non ricordo se fosse lui, fa un ragionamento che mi piace e io cerco di ampliare. I grandi artisti che nascono così nel senso che hanno  orecchio a mille e cose che la gente studia 'na vita per loro sono naturali come per chi ha sete e beve un bicchiere d'acqua. Certo è più complicato di cosi, però per dire che hanno un senso istintivo , primordiale che gli rende tutto 1000 volte più faciele.  Ergo, soffrono molte volte di una sensibilità psichica fuori dal comune.(chet, bird, urbani ecc ecc) Questa super sensibilità se non gestita bene anche attraverso un percorso terapeutico li porta a crisi depressive anche per cose belle . Molti artisti dopo un film , un album , un libro cadono in depressione come se fossero svuotati . La persona normale dice : ma come, hai finito un'opera , hai vinto un premio invece di essere felice stai in trip? Il problema è sempre lì le ''cerovella''. vanno curate come altre parti del corpo. Quindi questo creare facilmente (almeno il non  fare la fatica delle persone comuni ), li svuota, li manda in depessione e anestetizzano con la droga. Secondo me fatti suonano male e non c'entra nulla con la creatività, ma è un problema di equilibrio emozionale psichico troppo sviluppato e non gestisto che chi è dotato artisticamente ha. Come se da una parte hanno fortuna di nascere così dotati  hanno la sfortuna di avere queste emozioni sballate che cercano di curare con la droga/alcol insomma un'autodistruzione che li porta ad un suicidio differito. Poi la storia di genio e sregolatezza che compone solo con la droga è tutto per me un bla bla bla.
« Last Edit: June 04, 2020, 02:25:19 PM by Zosimo »
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Re: Olio mercuri
« Reply #7 on: June 04, 2020, 01:29:50 PM »
Scusate gli errori , ma sono al cell
In velocità .
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Re: Olio mercuri
« Reply #8 on: June 04, 2020, 02:44:12 PM »
argomento delicatissimo quello  delle droghe e simildroghe  e la loro influenza sulla discografia.A prescindere che uno si uccide volutamente,e in questo caso della propria vita uno ne sceglie il percorso e la fine,io non credo,che queste sostanze possano migliorare ed incidere sulla performance di questi importanti personaggi della musica (lo dico da lucido,al massimo mi altero con il vino rosso di buona qualita'  ;)):piuttosto mi sarebbe piaciuto sentirli produrre musica non in preda a allucinazioni da sostanze,nei loro periodi migliori.Poi mi sorge un dubbio ,quando ho letto "possibilities":i migliori pezzi ,Herbie Hancock,li ha prodotti quando era fatto come una cocorita,mentre dopo che si disintossico',rimase su buonissimi livelli ma mai come nei periodi bui della tossicodipendenza.Insomma qualche dubbio mi rimane.........se poi si tratta di depressioni,da stress,quello lo riscontri anche nelle persone comuni(piu'stressante di certe vite anonime in cerca di sbarcare il lunario giornalmente,magari in periodo di coronavirus :(,non impongono l'uso di stupefacenti per risollevarsi,anche se il passo e' breve....forse basterebbe un bel pezzo di cioccolato fondente al 99% che fa cagare come gusto,ma ti da una carica da toro da monta ;D)
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Re: Olio mercuri
« Reply #9 on: June 04, 2020, 03:03:31 PM »
la penso come Toro anche in relazione ai dubbi.
ci sono alcune registrazioni di musicisti strafatti, che non sono facili da comprendere umanamente.
(per alcuni aspetti questi musicisti li considero dei marziani)

Offline Zosimo

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Re: Olio mercuri
« Reply #10 on: June 04, 2020, 03:09:58 PM »
Guarda Rava nel libro dice che Chet si bucava 10 volte più di urbani. E senon fosse caduto /spinto ancora stava a qui a suonare e bucarsi . Perchet anche strafatto suonava , urbani no andava in catalessi non ne beccava una. Poi che alcuni sono più produttivi ci sta ma partono sempre con la dote , il dono che hanno dalla nascita. Non c'è nulla da fare uno normale ci mette 40 anni di studio per suonare  la metà della metà come ' sti geni da Miles a Trane . Ripeto per le droghe sono un porblema di contorno il tutto si basa sul disagio psichico di farli stare in questo mondo, ma marciare in modo diverso.  Non si tratta di stress che hanno le persone comuni per le bollette e gli stipendi non pagati si tratta di sensibilità fuori scala che se non gestita porta all' autodistruzione.
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Re: Olio mercuri
« Reply #11 on: June 04, 2020, 03:39:55 PM »
Quote
Zo' ha scritto:....Non si tratta di stress che hanno le persone comuni per le bollette e gli stipendi non pagati si tratta di sensibilità fuori scala che se non gestita porta all' autodistruzione.
probabilmente e' come scrivi,pero' e' anche difficile capire per i comuni mortali,che suonano la trombetta per passione come me,quale sia il limite di sensibilita',oltre il quale e' lecito  avere un sostegno chimico per fare musica ad un certo livello......io rimango del mio parere,sempre con i dubbi che ti dicevo sopra.
vi pongo pero' una  domanda:ma tutti quei bravi artisti che hanno prodotto cose fantastiche senza l'aiuto di sostanze ,avevano forse meno sensibilita di altri mostri'?quanta meno?fatto 100 il limite di sensibilita',c'e' una soglia comune oltre la quale non si riesce piu' a gestire la scala che Zo' diceva portando l'artista alla distruzione oppure e' individuale e quindi gia' a 70 uno puo' travalicare?come dicevo argomento difficilissimo,non di facile soluzione...si entra troppo nella psiche umana...
non sara' stato anche per la frequentazione di certi ambienti musicali di certi anni,che hanno portato all'uso di  sostanze,un po' anche per moda?
insomma io ho solo dubbi......la storia della solo sensibilita' non mi convince...
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Re: Olio mercuri
« Reply #12 on: June 04, 2020, 03:41:06 PM »
bello questo argomento.... perche' siamo partiti dall'olio mercuri ;D ;D
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Re: Olio mercuri
« Reply #13 on: June 04, 2020, 05:37:26 PM »
Argomento difficile... Non mi va di dire la mia, ma posto un video per buttarla un po' sul ridere:

https://youtu.be/GOZ_q7yuQ8k

  ;D
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Re: Olio mercuri
« Reply #14 on: June 04, 2020, 05:48:30 PM »
Ma io non credo che per fare musica ad alto livello bisogna drogarsi, ci mancherebbe, magari anche con un par di bicchieri di vino, in alcuni
può far venire in mente soluzioni diverse da quelle che avrebbe da lucido. Ma ripeto non credo all'equazione droga uguale Parker.
Per rispondere alla tua domanda caro zietto Torello ovviamente di tutta l'erba non si può fare un fascio. Ogni caso ha una storia a se. C'è anche il contesto politico sociale del tempo, le frequentazioni ecc , ma questi sono argomenti a contorno. io mi focalizzavo sull'aspetto che dicevo, ovviamente mia umilissima ipotesi non la verità.
Poi bisognerebbe anche entrare nella diatriba la marijuana è una droga pensante e fumarla fa di te un tossico o sei tossico solo con l'eroina? Poi non è detto
che farsi porta tutti all'autodistruzione di un Chet o Parker. Tu credi che tanti che vediamo belli precisini in giacca e cravatta non tirino coca , io sì visto gli aneddoti che sento, poi le chiacchiere si sa sono tante, ma come dicevo non è detto che chi usa sostanze stupefacenti (alla fine anche l'alcol in maniera eccessiva e smodata lo è) , si riduca tutta come parker. Io parlo di alcuni soggetti (ovviamente non per tutti sarà cosi, ma alcuni sono accomunati)di cui ho letto le biografie e mi sono fatto questa idea. Stranamente era gente che non era uscita da accademie, conservatori , lezioni private su skype,(  già a 4-5 anni aveva un orecchio micidiale e un senso del tempo come gente che suonava da 30 anni)  però con lo strumento in mano non suonavano creavano . Ripeto al netto che le biografie dicano il vero nei grandi, non negli esecutori, ma i grandi quelli che hanno ''inventato'' il tutto leggo sempre due cose senso del ritmo innato come se per loro era normale come camminare e orecchio fotonico sin dalla tenera età. Ripeto le mie sono idee per parlare del nostro amato jazz, non dogmi. daje tutta ragà
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