Io sono un nostalgico e dico che sarebbe bello ma non reggerebbe il confronto. In questo momento sto pensando però che non è necessario confrontare le cose belle, basta godersele. Quindi me la godrei.
La differenza cmq non sta solo nella grandezza dei musicisti (dubito che esista o che sia mai esistito o che esisterà mai un altro Lester Young, o un' altra Billie Holiday) o, come dice Norman, nell'anacronismo di suonare jazz in una società che non è più jazz.
Questi erano amici, si frequentavano, si sono persi e ritrovati decine e decine di volte nella loro vita e nella loro carriera. Frequentavano gli stessi locali, gli stessi amici, mangiavano insieme, si prestavano soldi, facevano tournée insieme, poi non si vedevano più per mesi perché magari uno era finito in galera, o in ospedale. E poi si ritrovavano, e ritrovavano il piacere di suonare con qualcuno che si stima e si conosce bene. Per suonare insieme bene non basta essere bravi musicisti, il ruolo dell'interplay è fondamentale.
Qualcuno potrà dirmi che Ben Webster e Prez non erano molto amici, vero, erano rivali, ma si incrociavano, si affrontavano e si sfidavano fin da giovani in tutti i locali e su tutti i marciapiedi della città, si conoscevano l'un l'altro come le proprie tasche, ed erano completamente diversi, come persone e come musicisti. Il primo solo di Ben Webster è bellissimo, continuo a riascoltarlo e mi piace sempre di più, ma dopo il solo di Lester Young chiunque abbia un paio di orecchie si è ritrovato con la stessa espressione di Billie Holiday: nnamorato del mondo che lui ha creato con uelle poche semplici note. Impareggiabile