Il jazz è una musica rivoluzionaria... ma di quale jazz si parla in questo articolo? E di quale jazz parliamo noi?
Forse l'esistenza della parola jazz è uno dei motivi per cui non ci si può capire.
Il jazz è nato in periodo in cui la segregazione razziale era molto forte, lo schiavismo era stato abolito per legge da 30 anni ma i neri americani, soprattutto negli stati del sud, non avevano ancora un posto nella società
Eppure il primo jazz non aveva intenzione di fare rivoluzioni. La gente si divertiva a suonarlo, ad ascoltarlo, a ballarlo. I neri americani avevano ripreso in mano le loro tradizioni ritmiche, la spiritualità del blues e dei gospel, e le avevano sviluppate su strumenti della tradizione bianca, influenzando e facendosi influenzare da tutti gli attori di quel teatro che era ad esempio la città di New Orleans.
Non solo neri quindi, ma italiani, ebrei, creoli...
Il jazz delle origini non era una musica che divideva, era una musica che univa le persone e le razze.
Quindi questo articolo, come molte delle discussioni che si fanno sul jazz, sviluppa un ragionamento che parte però da un punto di vista parziale (e secondo me sbagliato).
Togliamo la parola jazz e ci capiremo meglio