Author Topic: Il bocchino più profondo del mondo  (Read 808 times)

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Offline Mar

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Il bocchino più profondo del mondo
« on: October 06, 2020, 03:48:06 PM »
Oggi è un bel giorno, ho ripreso a suonare.

E subito la prima scoperta.

Non so se vi ricordate della mia personale posizione riguardo al buzzing, con e senza bocchino, che consideravo inutile e dannoso. Consideravo dannoso più che altro creare volontariamente la vibrazione delle labbra, creando tensioni che quando invece si usa anche la tromba non si creano, perché la resistenza stessa provvede a far nascere la vibrazione semplicemente soffiando.

Beh, oggi mi sono dovuto ricredere: le labbra possono vibrare senza forzatura anche in assenza di resistenza.

Armeggiando nel cassetto ho trovato un cerchio di un bocchino svitabile che nemmeno ricordavo più di avere, tipo questo

https://images.app.goo.gl/ojyRQGGAQFwEXoak9

È bastato un appoggio gentile, un po' di aria, angoli fermi e centro delle labbra rilassato, e voilà, ecco che le labbra sono entrate in vibrazione, senza forzare nulla, solo soffiando.
Ci ho passato 5 minuti, e la vibrazione è andata facendosi via via sempre più concentrata.
Inutile dire che la tazza era profondissima (avevo anche la finestra aperta) e il backbore era largo come tutta la mia stanza, ma il controllo era sempre su un punto preciso delle mie labbra (e questo potrebbe anche andare a sfatare il mito che è più faticoso suonare trombe con canneggi larghi o bocchini con gole grandi).

Non lo so, oggi non avevo voglia di tirare conclusioni, ma se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito lo ascolto volentieri

Offline fcoltrane

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #1 on: October 06, 2020, 05:07:59 PM »
Intanto complimenti perché hai ripreso a suonare . Il quesito che fai dal mio punto di vista ha una risposta univoca. Più è grande lo strumento meno resistenza avrai prima che l’emissione si trasformi in suono. Se prendo il flicorno cinese con il bocchino per tromba riesco a produrre suono con una leggerezza che non ho con nessuna tromba che ho mai provato. C’è però un aspetto che rileva : la tecnica di produzione del suono che utilizzi. Perché purtroppo ci sono molti modi di produrre suono. Non vi è dubbio poi che la vibrazione del solo labbro nel buzzing di solo labbro o quella col solo  bocchino Sia “forzata “ nel senso che se hai lo strumento completo il suono si produce “prima“ con meno “energia“.   Il principio è un po’ quello degli ostacoli se riesci a correre con i pesi sulle gambe poi senza pesi vai più veloce. Capisco però pure l’idea opposta perché studiare con i pesi sulle gambe  quando puoi affinare la tecnica senza?   Io personalmente invidio gente come marsalis o porter che sanno far vibrare le labbra seMia bocchino o Pierobon che riesce a fare gli esempi di buzzing con aria dietro o senza forzando la vibrazione. Ma poi la prova del nove è sempre il suono della tromba. Ci sono musicisti che non ho mai ascoltato fare buzzing e però suonano in maniera eccelsa . Giuffredi è uno di questi. I miei two cents

Offline Norman

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #2 on: October 07, 2020, 09:33:38 PM »
Beh, direi che vuol dire che hai una buona vibrazione, d’altronde se non sbaglio avevi già detto in passato di aver fatto molto lavoro col pianissimo, giusto?

Per fcoltrane: Giuffredi fa un buzzing pazzesco, ha il suono bello anche solo col bocchino.
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Offline fcoltrane

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #3 on: October 08, 2020, 08:04:00 AM »
Norman un po mi sono espresso male un po il correttore del telefono mette del suo un po non  ci vedo bene senza occhiali  ;D.
Intendevo che alcuni musicisti basano la tecnica di produzione del suono anche con il buzzing di labbro.
(tra gli altri su you tube ho trovato Marsalis Nakariokov Porter)
altri preferiscono il buzzing con il bocchino (l'esempio per me particolarmente interessante quello di Pierobon) perché  ti fa sia l'ipotesi negativa e poco coerente per suonare sia quella utile per suonare . ed ancora sia le labbra che vibrano quasi senza flusso di aria sia l'ipotesi con la colonna d'aria.
poi ci sono musicisti come Rapa che in realtà non ho ho capito se considera un elemento rilevante per l'apprendimento (difficilmente il buzzing di solo labbro ) per quello con il solo bocchino c'è uno splendido esempio ma solo sino al do della seconda ottava. Per salire ancora non fa buzzing ma spara l'aria in una direzione precisa.
Giuffrdi per l'idea che mi sono fatto non dubito che sappia fare tutto ciò che riguarda la tromba (buzzing di tutti i tipi e qualità) ma se ho capito bene non considera il buzzing di solo labbro utile per l'apprendimento della tromba , e quello con il solo bocchino "moderatamente utile".
purtroppo però non ho trovato nessun esempio in rete di suo buzzing.


La mia personale opinione è che si possa produrre suono con la tromba in molti modi e alcuni prevedono un impegno che definisco "muscolare", ma non vi è dubbio che ogni tecnica ha costi e benefici, e quello che prendi da una parte la perdi dall'altra anche ad alti livelli.

Offline Mar

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #4 on: October 08, 2020, 09:51:49 AM »
Io personalmente non ho mai avuto problemi a fare buzzing solo con le labbra, mi è sempre venuto facile, e lo facevo molto. Nei tragitti in macchina per andare e tornare da lavoro buzzavo tutte le canzoni che mi venivano in mente, o che passavano alla radio, con soddisfazione. Un po' come fischiettare. Avevo pressappoco l'estensione che avevo sulla tromba (forse un paio di note in meno)
Buzzing col bocchino l'ho utilizzato meno, solo d'estate quando non avevo con me la tromba, mi allenavo con the buzzing book, con buoni risultati. Anche con il bocchino mi divertivo a puzzare tutte le canzoni che mi venivano in mente, e anche con il bocchino l'estensione era quasi quella che avevo con la tromba.

Poi ho scoperto che la vibrazione dipendeva strettamente dalla resistenza, e ho smesso di forzarla. Ho smesso quindi di fare qualsiasi tipo di buzzing, e mi sono limitato a soffiare nella tromba, lasciando che la fisica facesse il resto.

Ora, nella nuova puntata, ho scoperto che con il solo appoggio su un cerchio le labbra possono vibrare senza forzature. Forse questo traguardo è figlio del lavoro fatto finora, nel senso che se non avessi imparato a rilassare la parte centrale delle labbra e a tenere gli angoli stretti forse non sarei riuscito a fare un buzzing senza forzature solo con il cerchio.
Per me questo è evidentemente un passo avanti nella comprensione, e un ulteriore stimolo a ripensare i luoghi comuni, e non mi riferisco solo alla resistenza del sistema tromba/bocchino (quindi gola backbore canneggi etc).
Quando avrò le idee più chiare proverò magari a condividerle.





Offline Mar

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #5 on: October 08, 2020, 10:03:12 AM »

Una cosa non vi ho detto: buzzando il solo cerchio (dopo un anno di inattività) ho un'estensione maggiore di quella che mai ho avuto sulla tromba nei periodi migliori.

Cosa significa?
Ancora non lo so ma qualcosa vorrà pur dire.

E il titolo del post può essere uno spunto di riflessione


Offline eugeniovi

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #6 on: October 08, 2020, 11:59:30 AM »
Una cosa non vi ho detto: buzzando il solo cerchio (dopo un anno di inattività) ho un'estensione maggiore di quella che mai ho avuto sulla tromba nei periodi migliori.

Cosa significa?
Ancora non lo so ma qualcosa vorrà pur dire.



Che sei un grande suonatore di 'cerchio'  :)

Offline Mar

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #7 on: October 08, 2020, 12:03:19 PM »
Ah come suono i cerchi io... 😁😁😁

Offline fcoltrane

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #8 on: October 09, 2020, 01:25:21 PM »
a me capita esattamente il contrario  :)
se suono con la tromba posso suonare ore ed ore senza stancare il labbro (soprattutto suonando con poco volume )
(magari mi stanco fisicamente , il braccio  e la spalla mi si blocca ma respirazione e labbro sono a posto)
quando invece provo in macchina ad emulare il suono del buzzing col bocchino e quindi con volume anche sul registro acuto le labbra dopo poco sono cotte.
C'è ad esempio un bellissimo esercizio di Pierobon che fa una scala  col bocchino su due ottave  prima partendo dal fa diesis basso e fino al fa.
Io sino al do do diesis riesco a stargli dietro ma quando sale ancora re re diesis mi e fa ancora non ci siamo e le mie labbra tendono a stancarsi dopo pochi minuti.
Poi trovo grande coerenza da parte di chi sa suonare tra suono col solo bocchino e suono con la tromba .
Rapa sul do o Pierobon ancora più su hanno un suono meraviglioso anche col solo bocchino.
Mi sono convinto infine che sia un po come per il sax nel senso che più è grande e più ha volume il suono più è difficile sostenerlo.
Controllare un armonico schiacciato e compresso è un conto riuscire ad aprire il suono sul registro acuto è un altro conto.
Magari sono mie farneticazioni  ;D


Offline Mar

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #9 on: October 10, 2020, 12:18:13 PM »
Io sulla questione stanchezza non mi sono proprio pronunciato Francesco, anche perché credo che sia un altro argomento su cui si potrebbe aprire una bella discussione.

Sento parlare spesso di labbra stanche, di labbra cotte,
e sono espressioni che mi fanno pensare a una pressione eccessiva. La pressione eccessiva infatti finisce per compromettere temporaneamente la corretta circolazione del sangue nei tessuti, provocando irrigidimento e/o gonfiore che mal si sposano con la necessaria mobilità che le labbra devono avere per vibrare.
È un tipo di problema che potrebbe (e dovrebbe) essere benissimo evitato controllando la pressione, la tensione del braccio sinistro, e frazionando i tempi di studio.

Anche riguardo a questo bisognerebbe aprire un'altra parentesi, perché io per i primi anni suonavo ore e ore senza mai fermarmi e senza accusare problemi alle labbra, o cmq senza sentire gli effetti della stanchezza sul suono. Ma era vero o ero io che non ero in grado di sentire le differenze?  Una volta che ho imparato a distinguere una buona vibrazione da una meno buona, ho cominciato a inserire pause sempre più frequenti e più lunghe nello studio, in modo da suonare sempre su labbra fresche, ben irrorate di sangue, reattive e sensibili al filo d'aria che le mette in vibrazione.

Detto questo, la stanchezza con cui mi trovo invece a fare i conti ora riguarda quasi esclusivamente la muscolatura intorno agli angoli della bocca. Sono fuori allenamento, mi ci vorrà qualche mese...


Offline fcoltrane

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #10 on: October 10, 2020, 03:40:20 PM »
Per capire se sto procedendo correttamente ho un metodo che per me è infallibile. Se riesco a suonare una scala cromatica su due ottave andata e ritorno con una unica emissione e tutta legata vuol dire che sto respirando bene e sto emettendo correttamente. Se invece non ci riesco vuol dire che da qualche parte sto forzando  . Ed in genere sono le estremità il problema .  Condivido il discorso sulle labbra e sono certo che quando le sforzo il problema è l’aria inadeguata

Offline Mar

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #11 on: October 10, 2020, 05:12:48 PM »
È un ottimo esercizio quello che fai Francesco, ed è praticamente una semplificazione dello studio tecnico 1 del Clarke, quindi per me la base delle basi.
Se hai problemi con le estremità prova a spezzare l'esercizio in intervalli più piccoli, lo stesso Clarke che non è l'ultimo arrivato li prepara così

Offline fcoltrane

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Re: Il bocchino più profondo del mondo
« Reply #12 on: October 11, 2020, 09:33:34 AM »
In effetti per me due ottave sono il punto di arrivo . Il mattino parto con una ottava solo a salire . Poi solo a scendere . Poi salire e scendere ecc... la sera a volte riesco a suonare le due ottave Ed allora vuol dire che sto procedendo bene . Se comincio a cazzegiare e sto un po’ sul registro alto forzando poi tutta la leggerezza scompare e devo ripartire daccapo 😂😂 note lunghe e pianissimo.    Il buzzing invece lo faccio solo in macchina quando non ho la tromba e cerco di emulare i miei riferimenti.