Author Topic: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.  (Read 219 times)

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Offline fcoltrane

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la registrazione del suono è purtroppo molto brutta, ma i concetti ed il punto di vista è chiarissimo.
Il musicista non ha bisogno di presentazioni e con una frase dice quello che per lui è jazz e quello che non lo è.
Io ho una  idea parzialmente diversa su cosa sia jazz e cosa non lo sia  (e sono in minoranza  ;D )ma per l'autorevolezza del musicista lo condivido qui . a 14 minuti questo discorso.
https://www.youtube.com/watch?v=iye2mOnTIIg

bellissimo il mi preso con il primo ed il secondo pistone (esempio negativo)
e poi l'esempio positivo (solo col terzo)

Offline Mar

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #1 on: November 14, 2020, 01:27:35 PM »
Non capisco una cosa... mi è capitato spesso di leggere che l'inglese è un tuo limite... se un libro è in inglese dici "peccato che sia in inglese"... e poi posti video in inglese che durano ore (e che commenti con senso compiuto). Ci spieghi?

Offline fcoltrane

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #2 on: November 14, 2020, 02:34:40 PM »
Mar io non capisco quasi nulla in inglese ma sono curioso.
Ti faccio un esempio su tutti i video e le masterclass su YouTube che ascolto e seguo.
Prendo il cursore e lo faccio scorrere velocemente fin dove il musicista smette di parlare e suona .
(fin quando parla capisco poco o niente.....poi ascolto cosa suona e cerco di capire il messaggio )
in questo modo capisco a volte come in questo caso cosa dice.
(ma spesso non ne sono neppure sicuro ;D :'( )
in questo caso l'esempio è chiarissimo prende una nota e la suona sostenuta senza piegarla io lo definisco un suono fermo.
Poi fa un esempio e imita il suono del canto piegando le note.
Poi ti confesso che questa linea di pensiero esplicitata nel video non è la prima volta che la ascolto.
Potrei citarti altri musicisti italiani e stranieri  che la pensano alla stessa manierae (nel corso degli anni mi è capitato di parlarne , con gli stranieri con l'interprete purtroppo)

Offline fcoltrane

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #3 on: November 14, 2020, 02:42:15 PM »
dimenticavo... poi lo inserisco nel forum proprio per avere conferme di quello che ho capito e spunto di discussione per parlare dell'argomento . che in questo caso è cosa è jazz e cosa non lo è , posto che questa discussione la fanno pure i pianisti i sassofonisti ecc...

Offline Norman

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #4 on: November 16, 2020, 07:38:53 AM »
Prima di tutto grazie per aver postato questo bel video, davvero molto interessante. Anche io mi ero segnato la parte al minuto 14, oltre che un esempio a 4 e rotti.

Faccio una piccola correzione: lui non sta dicendo cosa è jazz e cosa no, ma in tutta la presentazione vuole sottolineare quanto sia importante “riempire” le note di senso musicale, e come il modo principe sia di affidarsi al canto: le note cantate sono musica, le altre no, a prescindere dallo stile e dal genere. Lui mostra quello che è il suo stile e background, che è quello del gospel, ma lo stesso discorso vale per qualsiasi musica, anche la classica. Gli esempi che fa mi ricordano alcune lezioni che ho ricevuto io e che mi sono rimaste scolpite in testa su quanto sia importante avere questo senso del canto in testa quando si suona, se non c’è questo nella testa dalla tromba uscirà, nella migliore delle ipotesi, qualcosa di simile ad un sequencer, e di quelli rudimentali... Fa anche un bellissimo esempio di quanto questo sia importante anche quando si suona veloce.

Un’altra cosa a mio parere molto importante è quando cita una frase di Marsalis, che parlando di tecnica gli disse che la massima difficoltà tecnica sta nel “nuance”, nel dettaglio, nelle sfumature. Suonare bene frasi “semplici” come quelle di questo video è tutt’altro che banale, anzi, forse è la cosa più difficile di tutte, ma è la base per poter dire veramente di “suonare” nel vero senso della parola. È l’ennesima conferma di una cosa che mi disse il mio compianto primo maestro di tromba, Claudio Bolli, cioè che la cosa veramente più difficile da suonare sono le ballad, perché lì sei a nudo, non hai modo di nasconderti con trucchetti, cliché o fuochi d’artificio, non c’è la mezza misura, o sai veramente far uscire la musica o fai cagare.

La musica di cui si parla in questo video sarebbe una palestra straordinaria per chiunque volesse imparare il jazz, ma queste cose qui da noi sono troppo spesso trascurate, se non proprio misconosciute. Tutti impariamo a suonare il blues “stile Aebersold”, ma invece dovremmo spendere molto più tempo a cercare di far suonare come si deve delle semplici scale blues.

Last but not least... il video di Mahalia Jackson e Louis Armstrong alla fine è una cosa meravigliosa e commovente da quanto è bella.
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Offline fcoltrane

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #5 on: November 16, 2020, 09:07:53 AM »
 ;D ;D ;D
meno male che c'è Norman

avevo capito poco e male ;D ;D
così come spiega Norman condivido parola per parola .
Importanza delle  frasi semplici , far suonare una frase semplice, importanza delle ballad ecc..
Ho conosciuto musicisti che sono in grado di far "cantare" una semplice scala maggiore.
(se non addirittura una singola nota).
E' mia personale opinione che il background non rappresenti il discrimine.
Per essere ancora più chiaro se Coltrane Bergonzi o Liebman o Blake propongono un brano jazz o un blues e lo fanno senza vibrato con un suono fermo per ciò solo non sono meno jazz o meno blues o meno "cantato"  di Hodges .Carter o Blanding o Pennicot ,  così come Davis ,Sipiagin o Douglass rispetto ad Armstrong o l'ultimo Marsalis ecc....

Offline Norman

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #6 on: November 16, 2020, 11:55:53 AM »
Non è che perché una nota sia ben interpretata debba per forza essere vibrata! Allo stesso modo anche un vibrato non “cantato” come si deve fa schifo.
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Offline fcoltrane

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Re: Il blues il gospel il linguaggio la tromba un interessante punto di vista.
« Reply #7 on: November 16, 2020, 01:12:40 PM »
Per me questo che dici è scontato , io poi facevo un discorso ancora più estremo (per me puoi suonare alla grandissima eliminando proprio il vibrato il bending il piegare le note il grovling  ecc...).
Una delle critiche maggiori che hanno fatto a Bergonzi era che suonasse le note tutte eguali  (e che assomigliasse tropo a Trane)
(per me pregiudizio e null'altro)
In fin dei conti per me c'è Armstrong c'è Coleman Hawkins ma c'è pure Davis e Coltrane ecc.... e non penso che gli uni siano migliori degli altri