Io ho imparato e per anni ho suonato col mignolo nell’anellino. Poi andai a lezione da Fabiano Manierò, che mi suggerì di non mettercelo, e mi trovai molto meglio. Trovo che tenere il mignolo fuori dall’anello in particolare faciliti il suonare con la posizione “corretta”, cioè con le dita leggermente arcuate.
Ora, al di là del fatto che con l’abitudine ci si può adattare a tutto, a me fece fare una prova: provate, con la mano aperta, a muovere da solo l’anulare. Poi provate a mettere il mignolo perpendicolare alle altre dita e poi a muovere l’anulare da solo, e ditemi se avete la stessa mobilità. Io per niente... Se piego il mignolo da solo mi si muove anche l’anulare. Lo stesso mi succede alla mano sinistra, nonostante avendo suonato la chitarra per anni fosse ben abituata al movimento indipendente delle dita... Insomma, il mignolo impaccia il movimento dell’anulare, e credo che la ragione sia fisiologica per come sono fatti i tendini.
L’anello serve solo per poter reggere più facilmente la tromba con una mano e suonare nei cambi di sordina, quando si gira pagina, quando si usa la plunger e via dicendo. Tenere il dito nell’anello sempre di per sé non è necessario e non c’è alcuna vera ragione per farlo. Poi ripeto, se uno è abituato così va benissimo, ma se dovessi spiegare ad un principiante come fare gli suggerirei di tenerlo fuori.