Torno un attimo sull’argomento “Fresu”.
Mauro, in realtà sono totalmente d’accordo con te: i gusti sono gusti, e non c’è niente di cui discutere, ci si possono scambiare impressioni sul perché ci piace quello che ci piace, ma è una questione assolutamente personale.
Io mi riferivo piuttosto ad un certo atteggiamento di chi tende a dare un giudizio di valore (che è cosa diversa dal gradimento) su un artista legandolo alla sua abilità tecnica.
Quanto alla domanda di Francesco, un esempio per me chiarissimo è Dylan, che se valutato per le sue doti canore o come chitarrista dovrebbe essere considerato zero, invece è giustamente considerato uno dei più importanti artisti dello scorso secolo. Per me Fresu è un po’ il Dylan del jazz italiano, un musicista non certo virtuoso, sinceramente trascurabile se guardiamo l’aspetto tecnico, ma che nonostante questo si è ritagliato un ruolo da protagonista. Fresu piace, e molto, a molte persone, ed anche a veri appassionati di jazz, ed i motivi per cui piace trascendono ovviamente l’aspetto tecnico. Io non sono un fan, ma ci penso bene prima di “svilire” il valore di un consenso che sta molto più dalla sua parte che dalla mia…
Ma ribadisco che bisogna tenere ben separati il gusto personale, che è soggettivo ed insindacabile, l’aspetto tecnico, che invece è oggettivo, ed il giudizio di valore artistico, che è determinato dall’insieme dei giudizi di pubblico e critica nel corso del tempo, e quindi pure va considerato un dato di fatto che prescinde dal gusto personale del singolo, anche se può essere certamente oggetto di discussione, ma non certo sulla base del gusto personale, ma piuttosto sul piano dell’impatto che un artista ha sul mondo che lo circonda.