questo è un consiglio che può servire per aprire un po la mente quando il nostro cervello è un po atrofizzato.
una piccola premessa:
è possibile che sia capitato anche a voi : avete studiato le scale partendo sempre dalla tonica e poi quando vi trovate un accordo una sigla le dita spesso e volentieri partono proprio da li rendendo l'improvvisazione povera e ripetitiva.
il primo consiglio che avete ricevuto è suonare la scala avanti e indietro e lo avete fatto ma poi quando vi capita di dover improvvisare ed utilizzare il materiale che avete studiato non sapete cosa fare se non andare avanti ed indietro.
il primo esercizio per suonare le scale è il seguente.
si sale con una scala dorica e si scende con quella mezzo tono sotto .
ad esempio se salite do re mib fa sol la sib do (da qui vi spostate mezzo tono in basso e quindi suonerete la scala di si dorico a scendere si la sol# fa# mi re do# si (da qui la scala di sib a salire ecc..).
questo primo esercizio vi insegna a collegare le scale ed a spostarvi di mezzo tono .
il secondo esercizio è una evoluzione di questo.
partite dalla 5a e scegliete una direzione :
quindi ad esempio sol la sib do re mib fa sol (è sempre do minore dorico a salire ) quindi vi spostate di mezzo tono in basso Fa diesis e suonate la relativa scale a scendere. (che ovviamente sarà la scala di si dorico ) .
questo esercizio vi mette in condizione di imparare quale è la quinta su ogni scala o accordo e vi insegna a non essere vincolati : una maggiore apertura mentale .
imparerete anche i suoni della scala dorica non solo partendo dalla tonica ma anche dalla quinta.
l'evoluzione ve la spiego tra un po di tempo perché già suonare questo col flicorno non è per nulla facile.
cito i due insegnanti : uno è il sassofonista Jerry Bergonzi l'altro Giovanni Amato