In realtà io ero rimasto alla diatriba fra CD e Vinile, non mi ero spostato sulle ovvie considerazioni riguardo l'utilità di un hardware di alto livello, o di un adeguato piazzamento di questo per farlo rendere al meglio. Quelle sono sempre valide, in ogni stagione e indipendentemente dal supporto in uso. Per questo non vale la pena discuterne (o, meglio, vale la pena ma in un thread apposito).
Riguardo l'onestà intellettuale: ho avuto la Sfortuna di assistere a diverse prove con impianti di alto livello, effettuati in sale d'ascolto appositamente costruite, nei migliori laboratori specializzati, sia per mia curiosità personale e sia accompagnando l'amico di cui sopra. Non voglio dire di essere una persona difficilmente influenzabile (lo sostengono tutti poi, immancabilmente ci facciamo influenzare...) ma ho riso con la pancia fra le mani vedendo come dei sedicenti esperti facevano figure da cioccolataio valutando come magnifici dei file MP3 campionati a 16Bit e 128Khz e dicendo invece che i vinili suonavano male... "Dall'alto" di queste esperienze empiriche e soprattutto dopo aver sentito con le mie orecchie mi sono convinto che l'effetto placebo giochi un ruolo fondamentale in queste questioni (un'allitterazione!!! evviva!!!
).
Sono però un inguaribile San Tommaso e non mi sono fatto bastare le esperienze vissute in passato e riguardo al test del vocabolario sul lettore ho riesumanto il CD di In Gabriel's Garden e l'ho messo a suonare sullo stereo di casa (un Panasonic modulare con lettore CD, del 1992), sull'impianto sorround (un Samsung di 4 anni fa dotato di ventolone fantozziano), sul lettore CD portatile della Sony, sul portatile Mac Book comprato 2 mesi fa, su quella schifezza "Kevler" che sostiene essere un lettore CD, Radio e lettore MP3...
Tutte queste fonti le ho collegate allo stesso impianto audio e quindi anche alle stesse casse. Il volume di uscita è stato sempre lo stesso, così come il mio posizionamento rispetto alle casse.
Ho fatto diversi ascolti dello stesso spezzone di 30 secondi (giusto per non farmi influenzare magari dalla variabile dinamica del brano), prima con il riproduttore "libero", poi sotterrato dai Sig. Castiglione e Mariotti (Latino) e poi dallo Zingarelli.
Nel caso del lettore portatile ho dovuto appoggiarli sui fianchi altrimenti il disco toccava la lente (mannaggia a te!!!). Poi ho ripetuto lo stesso test poggiando i riproduttori su un tappeto di quelli alti e "pelosi" (è di pecora). Non contento ho usato come base anche il puffo del divano. Quindi ho variato le superfici da rigide e direttamente connesse con il pavimento in parquet fino al puffo, il più morbido e "smorzante".
Risultato del faticoso test: ho ragione io.
Non si sente nessunissima differenza. Ma neanche mettendoci tutta la buona volontà di questo mondo.
Certo, posso anche ipotizzare di non avere un orecchio adeguato per cogliere le differenze (cosa che ho ammesso nei primissimi messaggi) ma allora mi chiedo se non sia deontologicamente necessario effettuare dei test sulle capacità uditive degli acquirenti dei vinili... (e comunque ho un udito particolarmente fine, nelle prove audiometriche obbligatorie che faccio ogni anno per lavoro riesco a sentire sempre tutti i La che ti suonano in cuffia, differentemente dalla stragrande maggioranza dei miei colleghi)
Ora mi chiedo: mi devo fidare della fisica, della logica e di quello che sentono le mie orecchie o di quello che leggo in un sito (sicuramente serio)?
Non metto in dubbio la tua buona fede ma non riesci ancora a convincermi (quindi ti esorto a continuare con questa discussione, secondo me è interessantissima!)