Author Topic: Film su Chet  (Read 911 times)

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Offline eugeniovi

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Film su Chet
« on: November 15, 2021, 10:30:01 AM »
Ho letto che nei giorni 22/23/24 di novembre uscira' nelle sale Italiane un film dedicato alla morte di Chet che presenta ancora molti punti oscuri. Ieri su Repubblica c'era una recensione di Gino Castaldo, penna storica che scrive di Musica. Ciao a tutti

Offline Zosimo

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Re: Film su Chet
« Reply #1 on: November 15, 2021, 11:20:58 AM »
Credevo di averlo postato.
Ho letto qualche recensione negativa
cioè il solito film che preferisce parlare
di droga che di musica.
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Offline toro

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Re: Film su Chet
« Reply #2 on: November 15, 2021, 03:23:28 PM »
purtroppo Zo', ormai siamo in 4 gatti che leggono e si interessano di musica........invece le piste di coca interessano a milioni:almeno ai tempi miei chi era dedito agli stupefacenti pesanti,aveva tutto un suo rito tra la siringa, il cucchiaio e l'accendino che se non era bic, si diceva che non riscaldava al meglio il prodotto :D
va be', brutte storie e ricordi di conoscenti che hanno perso una vita per un buco.Comunque il film me lo guardero',grazie eugenio...
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline eugeniovi

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Re: Film su Chet
« Reply #3 on: November 15, 2021, 05:44:06 PM »
Ma di niente caro Toro. Penso che alla fine (o all'origine)  ci fossero sempre dei grossi problemi esistenziali con grandissimi conflitti interiori per cercare nella droga la 'soluzione'  alla vita. Leggo ora pero' di droghe dello stupro, di sballi artificiali.... il che mi fa pensare a ben altri problemi esistenziali da risolvere. Ciao

Offline ELIANTO1970

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Re: Film su Chet
« Reply #4 on: November 15, 2021, 05:44:53 PM »
Io lo trovai un po di tempo fa in olandese (lingua originale) Ovviamente non ci ho capito un tubo, sinceramente mi è sembrato assai noioso.

Offline eugeniovi

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Re: Film su Chet
« Reply #5 on: November 16, 2021, 02:20:52 PM »
Che la lingua abbia contribuito?   :)

Offline dirtysound

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Re: Film su Chet
« Reply #6 on: November 16, 2021, 04:22:49 PM »
..Ma...qualcuno di voi, ha avuto modo di conoscerlo, scambiarci due parole ?....
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Offline dirtysound

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Re: Film su Chet
« Reply #7 on: November 17, 2021, 05:03:11 PM »
Mina, Celentano,  Chet Baker 
https://www.youtube.com/watch?v=2h7qB_oY4Sk&t=16s

Per chi volesse sorridere un po' , il film da cui è tratto :
https://www.youtube.com/watch?v=XHdZ0USxB2U&t=4s
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Offline fcoltrane

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Re: Film su Chet
« Reply #8 on: November 17, 2021, 10:19:12 PM »
 pollices pollices

Offline eugeniovi

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Re: Film su Chet
« Reply #9 on: November 20, 2021, 12:34:11 PM »
..Ma...qualcuno di voi, ha avuto modo di conoscerlo, scambiarci due parole ?....

Se intendi aver conosciuto Chet io l'ho gia' scritto il mio incontro con lui ma ho provato a rimandare al link ma su Chet ci sono centinaia di riferimenti e non lo trovo. Spero di non annoiare se lo riscrivo. Era stato organizzato un concerto in prov. di Venezia, tanto per intenderci in un Cinema che quella sera era chiuso e che forse era l'unico posto disponibile. Era il 1981 ed il concerto (organizzato dal circolo Caligola, un gruppo di 'eroi' che ci ha permesso di ascoltare tantissimo Jazz di qualita' e che continua tutt'ora la sua attivita'. Andate nel loro sito per vedere cosa hanno fatto e la loro produzione discografica) ci vedeva puntuali , lui invece sempre in ritardo. Pubblico non numeroso, anzi non so se mi sbaglio ma scarsetto per il nome ma tutti super entusiasti, tanti musicisti, trombettisti e fans. Ricordo in particolare un amico che quando era in carcere organizzo' una colletta per aiutarlo. Dopo il concerto si ando' a cena e per caso l'avevo seduto di fronte, mangio spaghetti e non parlo' quasi mai, mi dava l'impressione che ci fosse ma non ci fosse, i suoi occhi vagavano ma come se non vedesse. Non so se io ero influenzato dal suo passato del quale avevo letto su Musica Jazz, unica rivista all'epoca a trattare l'argomento ma mi dava veramente un senso di tristezza sua interiore. Ogni tanto scambiava qualche parola ed un accenno di sorriso ma sempre in modo molto distaccato, come se la cosa non lo coinvolgesse. Il concerto non fu male, in giugno aveva registrato in Germania in un live con lo stesso pianista di quella sera se non sbaglio, poi continuo' alla grande fino purtroppo alla sua morte. Ciao

Offline dirtysound

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Re: Film su Chet
« Reply #10 on: November 21, 2021, 08:55:07 PM »
Che bella testimonianza , eugeniovi ! grazie di averla condivisa !
Giusto una chiarificazione, quando dici :
 "mi dava l'impressione che ci fosse ma non ci fosse,....come se la cosa non lo coinvolgesse."
ti riferisci , ad es. ,  come  ad una persona che non si sente coinvolta nel momento di aggregazione della cena, perchè magari non conosce le persone con le quali è a tavola ( magari Chet era una persona riservata) e si sentiva estraneo o hai pensato (o avuto l'impressione) che ci fossero altre situazioni, differenti, di altra natura...
Questa domanda è più per chiarire  meglio il contesto nel quale hai avuto l'occasione di incontrarlo , e non toglie niente all'idea peraltro molto alta che ho di Chet Baker sia come artista e ,ragionevolmente, penso anche come persona .
Tra l'altro mi è capitato di vedere un video  in cui Chet Baker era presente in un locale  molto rumoroso,  e poco prima che  iniziasse a suonare, chiedeva  ai giovani presenti, con molta educazione, di fare silenzio , " perchè la musica che si apprestavano ad ascoltare richiedeva una ascolto attento....."
Credo che lui avesse una considerazione molto alta  di quello che metteva ed esprimeva nei brani che eseguiva ... come di un artista che ti vuole  regalare  sempre  ogni volta qualcosa di unico del suo modo di eseguire un brano, ed il non suonare banale sia stata una scelta, la scelta sempre di essere se stesso.
Le sue interpretazioni non le ho trovate mai  banali uguali o scontate,... anche quelle suonate con le big Band, dove  il canovaccio dello svolgimento del brano è a volte un po' più stringente.
Quando riuscirò a trovare il momento giusto e tempo a sufficienza, vi racconterò dell'occasione che anch'io ho avuto di incontrare Chet Baker
(Più o meno nello stesso periodo di tempo, anche se non mi ricordo più esattamente quando.. )
Grazie , Eugeniovi !
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Offline fcoltrane

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Re: Film su Chet
« Reply #11 on: November 22, 2021, 09:54:06 AM »
bel racconto Eugeniovi grazie  pollices pollices

Offline eugeniovi

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Re: Film su Chet
« Reply #12 on: November 22, 2021, 12:26:06 PM »
La mia impressione ,ma pur sempre di impressione si tratta e' che fosse veramente 'assente' ma non per le persone, eravamo penso al massimo una quindicina tra organizzatori ed amici, ma per altri motivi. Forse per il concerto che se non ricordo male aveva pubblico non numerosissimo o se fosse lui sempre cosi, distaccato dalle cose. Come ho scritto poi il periodo era anche quello buono perche' proveniva da tour ed incisioni in Europa e non ha poi girato male musicalmente per lui. Ricordiamoci che in Italia ha ripreso inizi anni 60 si andava verso i 70 e  l'interesse del grande pubblico per il Jazz si sarebbe concentrato piu' sul suo  suo significato politico che altro. Musicisti che oltre che con la musica diffondevano idee 'politiche'. Questo per dire che nonostante il periodo 'particolare' lui incidera' bellissime cose.  infatti questa e' uno di quei ragionamenti che mettono in dubbio la tesi del suicidio. Perche' proprio ora dopo che ne aveva viste e fatte di cotte e di crude? Dopo che si era sempre rialzato persino dalla rottura di tutti i denti? Che non fosse questo l'atteggiamento normale di Chet, invece che distaccato come ho visto io, ma fatalista? Sopporto tanto penso solo a me stesso? Mi dispiace non vedere il film ma sono in quarantena forzata , spero arrivi su qualche piattaforma. Ciao a tutti

Offline dirtysound

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Re: Film su Chet
« Reply #13 on: November 22, 2021, 08:15:03 PM »
Grazie eugeniovi, più o meno la mia esperienza è simile alla tua. All'incirca negli anni '80 a Bari  fu presentato un evento musicale tenuto dalla Jazz Studio Orchestra diretta dal m.° Paolo Lepore. Questa Big Band, da quello che mi posso ricordare , era (e forse lo è ancora ) costituita per la maggior parte da professionisti diplomati al conservatorio e in quel periodo avevano il merito di aver introdotto a Bari, ma anche in Puglia, la gente all'ascolto degli standard Jazz nello stesso modo di come venivano suonati dalle Big Band Americane ( forte anche di sovvenzioni del comune e della Regione per gli eventi musicali). In molte occasioni erano riusciti ad invitare grossi nomi del Jazz ad esibirsi con loro, come Art Farmer, Eddie Davis, Errnie Wilkins, Chet Baker, Joe Newmnan, Dizzy Gillespie, Lee Konitz, Sal Nistico, Marcello Rosa, Giorgio Gaslini, Gianni Basso, Maurizio Giammarco, Massimo Urbani, Paolo Fresu, Bob Mintzer, e tanti altri, con i i quali la Jazz Studio Orchestra ha dato prova di efficienza e professionalità. In questa occasione l'ospite era proprio Chet Baker e l'esibizione si svolse in città all'aperto vicino al centro, in uno slargo prospicente il mare. All'epoca, ero poco più che ventenne e suonavo e prendevo lezioni dal M° Dino Blasi (trombonista, che come ho avuto modo già di dire in un altro post, aveva accompagnato Luis Armstrong quando si esibì a Roma), e che aveva formato una piccola Band di allievi. Alcuni di questi erano stati iscritti a lezione dai loro genitori, i quali erano cultori di Jazz e assecondando il desiderio dei figli di imparare a suonare uno strumento li avevano iscritti a lezione dal Blasi, altri allievi invece erano studenti di conservatorio e volevano avvicinarsi al Jazz). Il papà di uno di questi allievi aveva saputo per tempo di questa esibizione e ci aveva invitato ad andarla a sentire. Andammo a sentire questa esibizione con i padri ed  i figli . Era la 1^volta che ascoltavo degli standard dal vivo suonati da una Big Band ! Non so perchè ma il suono della tromba suonata da Chet Baker  aveva proprio il suono di quelle trombe Americane che si sentono nelle registrazioni, scintillava era chiara e nitida, pulita e scintillante , (non so come dire , a volte le trombe sul registro medio alto sembrano, suonate da altri, spernacchiate , ma non è questo il termine è come se fossero suonate con troppa forza e il suono si rompe, è difficile descriverlo a parole quello che si sente...  ) E Chet fece i suoi brani alla sua maniera e mi diede proprio il senso che mi avesse lasciato qualcosa dentro con le sua esibizione. Mi ricordo che mi lasciai scappare che era stata un'esibizione bellissima e che mi sarebbe piaciuto avere un' autografo da Chet Baker, ma la piazza era piena ed il palco distante. Il papà di uno degli allievi mi sentì e disse : E vai , ma come viene Chet Baker e non gli vai a chiedere un autografo ? Ed io gli dissi : Ma come si fa è distante, poi figurarsi se viene a farmi un autografo, anche se lo chiamo. Aspetta qui, mi rispose, io conosco uno della Jazz Studio Orchestra , vediamo se lo faccio venire ... ed andò ... Dopo pochi minuti, tornò con un componente della Jazz Studio Orchestra e con Chet Baker , il quale si vedeva che era venuto per educazione  e non dispiacere all'invito dell'amico musicista. Quest'ultimo mi invitò a rivolgermi a Chet dicendo di non preoccuparmi che Chet conosceva un poco l'italiano e che gli avrebbe fatto piacere ricevere i complimenti se glieli avessi rivolti. Era evidente che lui si aspettasse di ricevere i soliti , e già ascoltati mille volte, complimenti, rivolti sia lui che alla bella esecuzione del brano che aveva eseguito, e con pazienza e cortesia aspettava che glieli rivolgessi.
Non volevo questo modo di ringraziarlo, e dopo avergli, comunque fatto, i "soliti  complimenti" mi affrettai a dirgli che mi aveva colpito sopratutto il "modo" in cui aveva suonato i brani, come se ci avesse "comunicato" le sue emozioni con la sua interpretazione, e che suonando come aveva suonato lui, questa serata, per noi che eravamo dei giovani trombettisti, era e costituiva  un esempio da prendere a modello. Io non ero sicuro che mentre stessi dicendo queste cose,  lui le capisse o afferrasse quello che volevo dirgli, ma invece, con sorpresa, lo capì benissimo, perchè, mentre parlavo, proprio alla fine gli si illuminarono gli occhi e fece un mezzo sorriso di sincero ringraziamento, (dovessi dirla tutta ebbi la  sensazione che avesse afferrato quello che avevo appena detto e avesse pensato (e lo esprimesse con un mezzo sorriso) : E' arrivato, quello che sentivo e che  volevo comunicare con la mia musica , con la mia tromba, è arrivato, e ne era felice . Dopodichè mi accorsi che anche l'amico era contento delle parole che gli avevo rivolto. A questo punto, fu  Chet Baker stesso che chiese  un pezzo di carta, ed in quel momento, manco a farlo apposta, non si riusciva a trovare, ma poi, non so come, alla fine uscì fuori una cartolina sulla quale scrisse : Grazie mille Chet . Sembrava quasi che, mentre la stesse scrivendo, fosse lui a ringraziare. Fu un momento molto bello e particolare,
L'amico , a questo punto, mi chiese se conoscessi qualche posto dove Chet potesse andare a dormire. Sembrava quasi che mi chiedesse : Potresti ospitarlo Tu? Ma io vivevo ancora a casa con i miei e non ci sarebbe stata la possibilità di ospitarlo. La domanda per la verità mi trovò spiazzato, perchè in quel momento pensai: Ma come se è un ospite della Big Band , non gli avranno dato un onorario per la partecipazione, con il quale pagarsi un albergo ? Poi mi venne il dubbio : forse l'hanno solo invitato e lui ha accettato e adesso non sa' dove andare. (All'epoca pensavo che fosse venuto solo per l'esibizione e non sapevo che risiedesse in Italia , pensavo che finita l'esibizione sarebbe andato via, come altri prima di lui.) Devo, ad onor del vero, dire che avevo  anche qualche timore sulle voci che avevo letto del suo personaggio, che anche mi frenavano. Non è facile prenderti carico di una persona, così da un momento all'altro e anche perchè, se devo dirla tutta, ho avuto conoscenti che hanno avuto a che fare con gli stupefacenti ( non so se in quel momento lui ne facesse uso) ma tre che facevano parte di una larga comitiva che frequentavo, della Bari bene, ci hanno poi lasciato le penne ( e partendo dagli spinelli , si sono fatti tutta la scala... fino alla fine...) , un altro paio, dopo aver passato serate e serate a parlare per farli ragionare, alla fine della serata se ne uscivano con : Si, ma adesso ho un problema, non è che puoi prestarmi 20-30mila lire , adesso non ce la faccio... domani ti prometto che smetto e proviamo a riparlarne...Come mi disse un amico prete, che poi mi ha sposato (e si occupava di recupero di tossicodipendenti,) , se non parte da loro , la volontà di smettere, è difficile che tu li possa aiutare , ma per aiutarli dovresti fare dei corsi specifici di formazione per operatore del settore, per sostenerli nel momento della debolezza, seguendoli con operatori medici qualificati per gestire il momento dell'astinenza, ed avere esperienza perchè alcuni sono bravi anche a "sfruttare" la pietà di chi vuole aiutarli e bisogna saper riconoscere  chi ha bisogno di aiuto e vuole uscirne da chi può anche usarti . Fatta questa parentesi, l'impressione che ne ho ricevuto  di Chet Baker, (così come di un altro paio di musicisti che ho avuto occasione di conoscere nella mia vita (ma non al livello di Chet) è che Lui fosse una persona per bene, riservata, e che parlasse poco, ma che parlasse , però, molto con le sue note a chi sapeva ascoltarlo.
Scusate la lungaggine. Bye...
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Offline fcoltrane

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Re: Film su Chet
« Reply #14 on: November 22, 2021, 08:50:27 PM »
Bel racconto Dirtysound  pollices pollices