Partire dal registro acuto è l'impostazione Stevens/Costello (poi portata avanti da Ghitalla). La insegnava anche il grande e compianto Aldo Bassi. Io, che non sono un acutista, ho risolto acquisendo le note che mi servivano con un "mio" metodo. E' importante: suonare ad mentula canis note acute, magari deboli e fischiate piano serve solo a cazzeggiare in compagnia, se devi fare la nota secca - SBAM! - nel punto preciso della partitura, a tempo, solida e intonata per me (e intendo dire per la mia limitatissima esperienza) c'è solo un modo. Farla e poi rifarla ancora e ancora in tutte le dinamiche finchè non ce l'hai sulle labbra ed esce sicura.
Costruisci le fondamenta, fai i pedali, le note alte arriveranno etc. etc. per me è una cazzata (almeno con me non funziona). Prendi la nota e falla 100, 200, 300 volte al giorno, ripetila in terzine, quartine, piano forte etc. Non esce "quella nota"? parti dalla nota più vicina che hai con sicurezza e sali di mezzo tono al giorno (AL GIORNO) con la stessa modalità, alla fine uscirà (e avrai anche consolidato la muscolatura). Poi fai anche i pedali, le scale etc. ma dopo.