Carlo, la mia era una battuta.
Comunque il trombino nasce proprio per riuscire ad eseguire più facilmente
le parti della tromba naturale, che è mostruosamente difficile.
La storia di tale strumento musicale segue da vicino quella della riscoperta della musica barocca avvenuta durante il Periodo Romantico ad opera di insigni musicisti quali Felix Mendelssohn e proseguita per tutto l'Ottocento.
La necessità per i trombettisti romantici di raggiungere i difficilissimi registri acuti (detti anche di clarino) richiesti nell'esecuzione delle opere barocche di J. S. Bach (come il 2º Concerto Brandenburghese, la Messa in Si minore, il Magnificat, ecc.), di Telemann, di Handel, di Vivaldi, e così via, segnò la nascita del trombino inteso come strumento musicale a sé stante, riservato esclusivamente a tale scopo.
Va detto infatti che le particolari tecniche esecutive dei trombettisti barocchi, in grado di eseguire parti di complessità estrema con semplici trombe naturali prive di pistoni e per questo considerati nei secoli XVII e XVIII musicisti di inarrivabile virtuosismo, si persero completamente nel periodo caotico seguito alla Rivoluzione francese e all'ascesa di Napoleone. In quel periodo di grandi cambiamenti la tromba, che per tutto il periodo barocco fu lo strumento favorito di re ed imperatori, di papi e principi, largamente utilizzata in tutta Europa in ogni momento pubblico, con importanti funzioni celebrative, di rappresentanza, di richiamo, ecc., e quindi strettamente legata alle loro fortune, subì un forte declino, anche in seguito alla soppressione delle corporazioni dei trombettisti e alla perdita delle loro antiche tecniche esecutive.
L'affermarsi poi del nuovo ceto borghese che prediligeva strumenti più versatili ed adatti a contesti familiari, come il pianoforte, il violino, il flauto, ecc., fece precipitare la tromba in una grave decadenza dalla quale si risollevò soltanto nella seconda metà del XIX secolo dopo l'invenzione dei pistoni, avvenuta nel 1815, poi applicati progressivamente a tutti gli ottoni naturali, e l'entrata stabile nella grande famiglia degli strumenti dell'orchestra sinfonica.
I trombettisti romantici però, nonostante l'enorme miglioramento tecnico e costruttivo dei loro strumenti, quando dovevano eseguire musica barocca nelle tonalità originali (solitamente re maggiore), si trovavano di fronte a parti di tale complessità e difficoltà da essere ritenute addirittura impossibili da eseguire, tanto che abitualmente esse venivano trascritte per altri strumenti (ad esempio l'oboe) oppure eseguite all'ottava inferiore.
La sfida era aperta: per questo motivo a partire dalla seconda metà del XIX secolo si iniziò a progettare e a costruire trombe di taglie più piccole, quindi in grado di eseguire note più acute, per tentare di ovviare a tali problematiche.