Ci sono due problemi legati alle saldature.
Quello che in molti citano è quello delle cosiddette "saldature fredde". E' un problema ma ho l'ardire di pensare che ormai nessuno fa più questo errore, neanche fra i saldatori della domenica.
La saldatura fredda avviene quando la temperatura dei due pezzi da saldare non è adeguata (va controllata in funzione dello spessore e tipo dei materiali, perché hanno una diversa inerzia termica).
Il problema della saldatura fredda è, in sostanza, che questa "cristallizza" e risulta facile alla rottura.
In realtà "poco male", perché al limite la devi rifare (che non è certo bello ma non impatta direttamente sulla performance dello strumento).
Il vero problema è l'accoppiamento delle parti, questo è un problema di gran lunga più grave perché se le parti non sono morfologicamente "parenti" dovrai usare la saldatura per fermarle in posizione e questo significa che lo strumento sarà in tensione fino alla fine dei suoi giorni.
Mi spiego meglio: ipotizziamo che i braccetti debbano coprire una distanza fra campana e cannello di 8cm (sparo a caso, sono troppo pigro per controllare quanta distanza c'è in media), e ipotizziamo che i nostri braccetti siano fatti a stampo, in grandi numeri, magari per coprire una vasta gamma di modelli (economie di scala).
Se il braccetto è largo 7.8cm la distanza mancante la si coprirà con abbondante saldatura (che tende a tirare) oppure spingendo campana e cannello verso il braccetto (con quegli aggeggi che si vede usare spesso nei video su YouTube). Apparentemente i pezzi combaciano ma solo perché li si forza in quella posizione.
Per ottenere una saldatura fatta per bene si dovrebbe andare ad agire sui braccetti piegandoli non solo perché le due estremità arrivino a distare 8cm ma, cosa MOLTO più importante, bisognerà fare in modo che nel frattempo queste due estremità mantengano un angolo tale per cui vadano ad aderire a campana e cannello rimanendo loro "paralleli".
In realtà sarebbe più corretto dire "facendo in modo che le superfici interne di queste estremità vadano completamente a contatto con le relative parti".
Un lavoro del genere richiede non solo una certa manualità ma, soprattutto, molto tempo e molta cura.
Nel mio caso io spendo facilmente mezz'ora per braccetto per essere certo che non vi sia alcun gioco fra le parti e che queste vogliano naturalmente rimanere in posizione anche senza saldatura.
Se siete avidi compulsatori di videini sul tubo avrete certamente visto che si usano o delle "molle" o, peggio ancora, del fil di ferro per tenere insieme le parti durante l'assemblaggio.
Quello è il campanello d'allarme principe per questo problema. Quando saldo un braccetto o un pezzo in generale non ho mai bisogno di due molle contemporaneamente. Ne basta sempre una sola perché l'altra parte deve naturalmente aderire al suo tubo/ricevitore/campana.
Insomma, più che la saldatura (fredda, tiepida o bollente) quel che conta è quanto combaciano i pezzi fra di loro.
Ci sono celebri video di arcinoti scienziati con mega blasone che mostrano e spiegano in diretta come saldano le trombe ed in uno di questi "l'artigiano" dice con un certo orgoglio qualcosa sulla linea di "ed ora vi faccio vedere come si salda la campana al resto della tromba: come vedere i pezzi non sono paralleli e la campana non verrebbe allineata al resto della tromba. Siccome non possiamo controllare questo fattore (PERCHE'
?) nel momento in cui salderò dovrò fare leva in modo da forzare la campana in posizione e poi fermarla con la saldatura stessa."
Ecco, questa è la definizione di "ad capocchiam".