Author Topic: Suonare in casa propria uno strumento musicale  (Read 615 times)

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Offline dirtysound

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Suonare in casa propria uno strumento musicale
« on: January 28, 2024, 10:02:48 AM »
Un saluto a tutti !
Ripropongo un argomento più volte toccato in questo forum:

Suonare in casa propria uno strumento musicale

Questo il link di una domanda rivolta proprio da un trombettista ad uno studio legale :

https://www.studilegali.com/domande/suonare-in-casa-propria-uno-strumento-musicale-acquisizione-diritto

Se leggerete le risposte fornite da più avvocati , noterete che in alcune di esse si fa riferimento al fatto che l'attività musicale debba essere svolta in determinati oroari e non debba essere vietata dal regolamento di condominio.
Io abito in un condominio in cui nel regolamento di condominio è riportato espressamente proprio questo vincolo, che fa divieto  di ,  produrre rumori eccessivi e molesti nei normali orari dedicati al riposo (Qualcuno li conosce esattamente ?), ed espressamente vieta lo svolgere "attività musicale" nelle residenze".

Vorrei chiedere ,( se fra noi è presente qualche avvocato), le seguenti due domande:

1°) Quali sono  gli orari giuridici in cui non si deve produrre rumore molesto olltre le normali soglie di tollerabilità ? (Qualcuno li conosce esattamente ?
2°) La parola "attività" musicale , è da intendersi :
- come il suonare  per svolgere un'attività commerciale, ( ad es. pensiamo ad una attività musicale svolta  da un insegnante di ballo , di musica ecc.) o
-2) deve essere intesa in senso ancora più restrittivo e cioè in maniera tale da impedirmi di esercitare la mia attività musicale (anche se, ad es. suono uno strumento musicale perchè sono uno studente di conservatorio ho la necessità di esercitarmi, o  semplicemente perchè per me svolgere l'attività musicale è un'attività , ludica, mia personale ?

Quale il senso giuridico di attivita' musicale ?

Thanks !  :)
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Offline iMaurizio

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #1 on: January 30, 2024, 01:45:45 AM »
Io abito in un condominio in cui nel regolamento di condominio è riportato espressamente proprio questo vincolo, che fa divieto  di ,  produrre rumori eccessivi e molesti nei normali orari dedicati al riposo (Qualcuno li conosce esattamente ?), ed espressamente vieta lo svolgere "attività musicale" nelle residenze".

Io ho sempre saputo che gli orari del silenzio sono dalle 13 alle 15, e dalle 23 alle 8, però so che un assemblea di condominio potrebbe approvare un regolamento che preveda degli orari differenti.

In generale credo che delle regole ferree alle quali appellarsi in punto di diritto (in un senso o nell'altro) non esistano perché ci sono troppe valutazioni ad alta soggettività e differenze contestuali:
- quand'è che un rumore diventa eccessivo e/o molesto ?
- da' più fastidio una tromba, una chitarra elettrica o una batteria ?
- rompe più le balle un principiante o uno strumentista di livello medio-alto ?
- danno più fastidio gli esercizi ripetitivi di routine o i brani suonati sulle basi ?
- l'edificio ha più piani ?
- gli appartamenti sono isolati acusticamente tra loro ?
- e si potrebbe continuare......

Io vivo in uno stabile di 9 appartamenti, e non ho MAI suonato la tromba in casa, ma non perché non potrei o qualcuno si sia lamentato, ma per la semplice ragione che nei primi mesi in cui cominciai a viverci appurai che mentre l'isolamento acustico verso l'esterno era buono, tra un appartamento e l'altro era ed è inesistente, si capiscono le parole dei vicini, si sentono chiaramente i colpi di tosse, etc....figurati a suonare uno strumento musicale qualsiasi, sono certo che darebbe fastidio anche a me se qualcuno lo facesse.

Offline Zosimo

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #2 on: January 30, 2024, 09:58:12 AM »
Io non ho mai abitato in condominio
quindi non mi sono mai fatto problemi
ma sono sempre stato educato a non rompere
quindi, massimo massimo alle 20 interrompo.
Pero quando il sabato mio cognato va a suonare dalla madre
io lo sento, non suona nemmeno male, ma lo vorrei uccidere 8)
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
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Offline fcoltrane

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #3 on: January 30, 2024, 03:05:21 PM »
dal punto di vista giuridico suonare uno strumento musicale in orario "non appropriato" teoricamente  può comportare "conseguenze gravi " sia dal punto di vista civilistico sia per alcuni aspetti penali.
Il reato in questione è previsto dall'art 659 cp Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici(1), è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309.
Nell'ipotesi prevista dal primo comma, la contravvenzione è punibile a querela della persona offesa, salvo che il fatto abbia ad oggetto spettacoli, ritrovi o trattenimenti pubblici, ovvero sia commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità(2).
Si applica l'ammenda da euro 103 a euro 516 a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità(3).

Dicevo teoricamente perché l'accertamento è quasi sempre effettuato dall'arpa (ente pubblico) che ha la strumentazione  utile per capire se il suono supera i limiti imposti dalla legge (e questo accertamento in genere deve essere effettuato di notte) per farla breve non è facile per nulla ottenere un intervento di questo tipo .
Mi è capitato recentemente di difendere delle" persone offese " che vivevano vicino ad una discoteca (locale aperto vicino al mare)  che la notte metteva musica che era in grado di far tremare le vetrate e le finestre  delle abitazioni a parecchi km di distanza ,
Per riuscire ad accertare questo fatto e far intervenire l'arpa non è stato per nulla semplice. (e la musica era diffusa per giorni consecutivi e per parecchi mesi) e più di dieci persone avevano denunciato penalmente ed avevano mandato esposti al comune alla polizia ecc ecc.

tutto questo per dire che per fatti molto più gravi (il volume generabile  da una tromba è molto minore degli amplificatori diffusori di una discoteca ) ottenere una condanna è molto difficile.
e non vi parlo degli altri requisiti necessari.

tutto questo che ho scritto si riferisce solo alla ipotesi di reato.

vi dicevo però che ci sono anche gli aspetti civilistici e riporto un articolo che anche se non esaustivo spiega un po di aspetti interessanti.

confermo ciò che dice IMaurizio perché è vero che le norme esistono ma come sempre vanno interpretate da un giudice e spesso accade che non vengono interpretate alla stessa maniera (neanche da parte del supremo collegio )


Gli strumenti musicali sono vari e differenti per tipologia e per suoni emessi. L’elemento che li accomuna tutti, però, è la loro capacità di diffondere il suono oltre le mura di casa, se non insonorizzate a dovere. E, a volte, l’esercizio metodico casalingo è fonte di diverbi e discussione tra vicini di casa. Soprattutto se lo strumento musicale incriminato è “rumoroso”. Un flauto traverso, ad esempio, sarà sicuramente maggiormente tollerato di un pianoforte o, addirittura, di una batteria.

 

Accanto al diritto del musicista di esercitarsi nella propria abitazione con lo strumento prediletto vi è anche il diritto alla quiete e al silenzio vantato dal condomino accanto. Come far incontrare i diritti di entrambi senza dover penalizzare l’uno o l’altro? La legge, fornisce delle linee guida di comportamento da seguire in tali situazioni.

 

Aldilà di ogni giudizio sulla bravura del musicista, i suoni diffusi da uno strumento musicale vengono catalogati come “rumori”, poiché sono emissioni sonore diffuse che superano il classico rumore di fondo. Come tali, vengono vietati se superano la normale soglia di tollerabilità. L’art. 844 del Codice Civile, infatti, prescrive il divieto delle “immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni” se superano, appunto, tale limite. Qual è, a questo punto, il limite da rispettare? Una regola che vale per tutti i rumori, e quindi anche per quelli musicali per quanto apprezzabili, è il divieto di oltrepassare il normale rumore di fondo di 5 decibel durante le ore diurne e di 3 decibel in quelle notturne.

 

Teoricamente non ci sarebbe neppure il bisogno di sottolinearlo, ma l’uso degli strumenti musicali è vietato, oltre che inopportuno, durante le ore di riposo. Spesso, però, proprio per evitare spiacevoli inconvenienti, il regolamento condominiale prevede quali siano gli orari entro i quali è consentito suonare lo strumento musicale. In mancanza di regole condominiali, è possibile far applicare quanto previsto dal regolamento di polizia urbana, cioè un documento emanato dal Comune di competenza, che prescrive orari e soglie di tollerabilità in base alla zona geografica. Nonostante le differenze tra gli enti locali, generalmente gli orari consentiti per poter suonare sono compresi tra le 9 e le 12 del mattino e le 16.30 fino alle 19 /20 di sera. Ma, si ribadisce, possono essere differenti da Comune a Comune e tra orario feriale e festivo. Per questo, in mancanza di regole di condominio certe, è bene informarsi su quelle in vigore nel proprio quartiere.

 

In linea generale, quindi, è possibile affermare che possa essere vietato l’utilizzo di uno strumento musicale in appartamento se ciò reca disturbo al vicinato, cioè se si supera il limite della normale tollerabilità, dato che si potrebbe limitare il diritto di proprietà degli altri condomini. Sono diverse, infatti, le sentenze in questo senso, tra cui quella della Cassazione Civile, numero 10735 del 3/8/2001. Una sentenza più recente, sempre della Cassazione, numero 9434 del 2012, sancisce, oltre ad divieto di suonare, anche l’obbligo del musicista al risarcimento per danno biologico e morale. Prescrive anche, però, che se l’immissione di rumore non supera il limite consentito e avviene negli orari consentiti, non è possibile vietare al musicista di esercitarsi.

 

In sintesi, la strada che appare maggiormente percorribile per tutelare i diritti di entrambe le parti coinvolte prevede che il musicista rispetti gli orari decisi dal regolamento condominiale o della polizia urbana e insonorizzi la sala prove domestica: potrà così continuare a suonare indisturbato con gran pace del vicinato


Offline dirtysound

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #4 on: January 31, 2024, 05:01:33 PM »
Un ringraziamento ad iMaurizio ed a fColtrane per gli interventi.
@ iMaurizio :
Curiosità : Hai scritto che non hai MAI suonato in casa, ma ... siccome sei bravo... e non si diventa bravi dal giorno alla mattina, ...e per come suoni sicuramente ti sarai ben esercitato... potresti dirci DOVE hai suonato ...agli inizi,  adesso ,... non credo che sarai andato sempre nelle Sale Prove.... :D
@ fColtrane : grazie per le indicazioni un po' più tecniche, intanto ho riletto meglio il regolamento di condominio ed è scritto che è vietato destinare gli appartamenti ad attività per le quali è richiesta apposita licenza di esercizio (fra le quali ad es. scuole di ballo , musica, laboratori analisi ecc..), per cui è salvaguardata la libertà personale di poter suonare liberamente in casa fatte salve le restrizioni sugli orari, e sulle intensità del rumore , a cui hai dato riscontro , in più sembra che la domenica, sia ancora leggermente più restrittiva, ma lì ci può stare , il rispetto per chi ha lavorato per tutta una settimana... (e  giustamente la domenica ha diritto a riposare in santa pace ).

Dal punto di vista della legge sicuramente le persone più penalizzate sono quelle che svolgono turni di lavoro notturno:
ad es. Guardanie notturne, personale ospedaliero che svolge il turno di notte,  (gli stessi artisti musicali ? ) .

Stavo pensando all'uso del  Box per svolgere attività musicale , ma anche lì ci sono delle restrizioni , qualora il box sia interrato, a causa del CPI ( Certificato Protezione Incendi  ).
Riprenderò  a breve questo argomento .

Per adesso , di nuovo grazie ,ad entrambi, per gli interventi.  :)  :D

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Offline iMaurizio

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #5 on: February 03, 2024, 01:45:13 PM »
@ iMaurizio :
Curiosità : Hai scritto che non hai MAI suonato in casa, ma ... siccome sei bravo... e non si diventa bravi dal giorno alla mattina, ...e per come suoni sicuramente ti sarai ben esercitato... potresti dirci DOVE hai suonato ...agli inizi,  adesso ,... non credo che sarai andato sempre nelle Sale Prove.... :D

Non sono mai stato neanche in una sala prove. Ho avuto la fortuna di potermi ritagliare una piccola area nella casa dei miei genitori dove sono cresciuto, dove con 2 pareti prefabbricate che vanno a chiudere un angolo di un piccolo magazzino è stata creata una stanza di 28 mq circa nella quale posso fare rumore abbastanza liberamente.

Se non avessi avuto questa possibilità ovviamente mi sarei mosso diversamente.

Per chi vive in condominio e non ha altre possibilità conosco sia casi di chi ha fatto interventi di isolamento in una stanza, che di chi ha comprato dei box che vengono semplicemente montati e poggiati nella stanza, diventando di fatto una stanza nella stanza.
In entrambi i casi si tratta di interventi sempre abbastanza costosi, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Da poche a molte migliaia di euro.

Offline dirtysound

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #6 on: February 04, 2024, 01:23:31 AM »
Ciao iMaurizio, grazie di aver condiviso questa tua informazione ( di vita privata ) riguardo il luogo dove hai/hai avuto la  possibilità di poter esercitare questa  comune passione per il nostro strumento.  ;)

Intanto due dovute rettifiche : Si scrive
1) guardiania  (e non guardania )
2) CPI sta' per Certificato Prevenzione Incendi  ( e non Certificato Protezione Incendi ).

Una piccola nota/osservazione  a ciò che viene chiamato : " rumore di fondo " e che viene presentato come  il
"riferimento " rispetto al quale viene stabilita la soglia di rumore ( da non superare )  oltre la quale l'intensità del rumore  viene definita  fuori norma / molesta :

Intanto osserviamo che il rumore di fondo ( che ricordiamo è comunque un valore mediato) non è sempre lo stesso durante  l'arco di tutta la giornata,  generalmente  di giorno assume un valore più alto rispetto al valore assunto di notte.

Come ha scritto fcoltrane:

- di giorno è fuori norma se supera di 5 dB  il valore del rumore di fondo diurno
- di notte è fuori norna se supera di 3 dB il valore del rumore di fondo notturno.
 ed inoltre, bisogna prestare attenzione al fatto che possano esserci  luoghi ( ad es.città ) più rumorosi di altri.

La conseguenza ovvia è che chi vive (ad es.) in una  città rumorosa ,
avrà di partenza, un valore di riferimento del rumore di fondo, sia diurno che notturno, più elevato 

rispetto a chi vive in una città/paesino, più tranquilla,
( e che conseguentemente porterà ad avere un valore di riferimento del rumore di fondo, sia diurno che notturno, più basso.

Tutto ciò, ovviamente, condurrà  alla considerazione per la quale  , chi si trovi a vivere in un luogo  più rumoroso, avrà la beffa di avere una soglia (di rumore molesto) ancora più alta, rispetto a chi viva in un luoghi più tranquilli.

In generale, credo che, nel fare una denuncia, sia utile portare a corredo e supporto , delle misurazioni del rumore "certificate" da parte di enti pubblici o accreditati.

Per quello che ne so l'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) , è preposta ad interviene su problematiche di ordine pubblico, purtuttavi, in alcune città, fornisce  servizi di misurazioni delle fonti sonore  a pagamento , per i privati.

- Poi c'è la questione di come , queste misurazioni, possano essere effettuate, perchè un conto è effettuarle su un mandato di un giudice un altro è effettuarle su un mandato di un privato (questo per quanto riguarda la possibilità di accedere ai luoghi dove verranno effettuate le misurazioni , (luoghi che potrebbero anche essere aree private);

- Per non parlare poi del fatto che spesso, colui che produce il rumore molesto,  viene informato in precedenza con  comunicazioni in riferimento alle date e agli orari in cui verranno effettuate le misurazioni, ( o potrebbe accorgersene mentre vengono eseguite)  e proprio in queste occasioni, ridurre i livelli sonori emessi (per non farsi prendere in castagna).

Passiamo oltre...

iMaurizio scrive :
Quote
Se non avessi avuto questa possibilità ovviamente mi sarei mosso diversamente

Eh....già ! .....( a potersi muovere differentemente ! ....se ne hai la possibilità !.....)
Infatti la domanda che gli avevo rivolto non era intesa per avvallare una curiosità della/nella sua vita privatata,  ci mancherebbe ! ...(...e  chiedo scusa se possa essere stata intesa o percepita in questi termini) ma bensì come una curiosità per trovare delle possibili (nuove ? ) soluzioni a dove e come poter suonare , passatemi il termine... "meno castrati "... rispetto a come stiamo già suonando, perchè purtroppo le possibilità, volendo andare/suonare a norma di legge, sono veramente esigue.

1°)Insonorizzare una stanza.
    In genere questa soluzione, se non vuole essere particolarmente onerosa, lascia fuori soffitto e (quantomeno ) il pavimento, (da sotto potrebbero lamentarsi).

2°)Ricavare una stanzetta, con due pareti ad angolo.
   Se non hai un appartamento, con almeno una stanza sufficientemente larga da poterla suddividere, non è una soluzione praticabile.
3°) Le Sale Prova
  Sono una possibile soluzione, ma alla fine sono scoccianti da raggiungere e alla lunga diventano onerose, e... sopratutto ti limitano in quella sana voglia che hai e che a volte ti prende di prendere lo strumento e suonare  ....ah si!  ;D   nel momento del bisogno !   :D  ;) .
4°)...Rimane il Box !
   L'uso del Box per suonare , in genere è ammesso, purchè anche qui si rispettino i limiti sonori e gli orari per farlo . Ed è tollerata l'insonorizzazione, .... (Ma anche qui , la situazione a norma di legge ( è bella incasinata ! ).
Infatti il CPI (Certificato Prevenzione Incendi) che agli inizi era una certificazione già scontata e rilasciata con l'agibilità di tutto il palazzo , negli anni ha subito parecchi aggiornamenti sulle normative di sicurezza della realizzazione dei Box (specie con riferimento ai Box situati ai piani interrati, ed in più adesso è una certificazione che è diventata obbligatoria (ed ha un suo costo ) per i condomini.
Ha validità quinquennale, passati i quali , l'amministratore ha " l'obbligo " di richiederla nuovamente per verificare, insieme agli organi preposti (Vigili del Fuoco) che non ci siano state variazioni dello stato dei luoghi rispetto a quando il Certificato era stato precedentemente rilasciato e/o verificare che siano stati effettuati eventuali aggiornamenti, degli impianti o dei luoghi, in base a nuove disposizioni di legge sulla sicurezza, promulgate nel frattempo.

Il CPI valuta : conformità edilizia dei luoghi, pareti, finestre , aperture per l'evacuazione dei fumi e del calore in caso di incendio nei luoghi comuni e nei Box privati, serrande,  conformità degli impianti elettrici ( nei luoghi comuni e nei Box privati), conformità degli impianti antincendio (estintori o impianti idrici antincendio automatici) anche qui sia nei luoghi degli spazi condominiali comuni che nei Box privati.

Faccio presente che, eventuali suddivisioni interne dei Box, non devono cambiare la destinazione d'uso, non devono alterarne l'impianto elettrico , altrimenti esso va ricertificato da un tecnico installatore, e consegnata la relativa certificazione all'amministratore, si deve prestare attenzione a che vengano rispettati almeno i valori minimi delle superfici di aereazione per l'evacuazione dei fumi e del calore in caso di incendio, alcune delle quali devono essere obbligatoriamente prive di qualsivoglia serramento (in questo tipo di superfice è vietata l'installazione di finestre /vetri di qualsiasi tipo)( e quindi come si fa ad insonorizzare un Box se devi obbigatoriamente lasciare aperte delle superfici per favorire l'evacuazione dei fumi e del calore in caso di incendio?), ed in più è obbligatorio l'uso e l'utilizzo di appropriati materiali ignifughi certificati anche per eventuali pareti divisorie.

E' Amara !.... perchè qualsiasi variazione che si vada ad apporre, (che sia non conforme alla legge), potrebbe far perdere la validità del Certificato Prevenzione Incendi e si potrebbe essere sanzionati e chiamati a risponderne ( in caso di danni penalmente rilevanti verso terzi ) oltre il dover sostenere le spese per rimettere in sicurezza i luoghi e le spese per richiedere una nuova certificazione CPI.
( Infatti, se al controllo per ottenere il CPI  il condominio dovesse ottenere esito negativo, questi potrebbe essere sanzionato , (anche eventuali singoli condomini non in regola  ) e comunque , dopo essersi rimessi a norma, si dovrebbero risostenere le spese per chiedere una nuova visita per ottenere la Certificazione Prevenzione Incendi.
Nel prossimo post proverò a scendere un po' di più nel dettaglio. :-[
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Offline iMaurizio

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #7 on: February 04, 2024, 12:55:55 PM »
Sì io non sarei così fiscale perché aldilà dell'acustica se andassimo a vedere tutte le piccole modifiche che la gente fa negli appartamenti in cui vive dovremmo chiamare sempre degli ispettori a verificare che siano a norma.  ;D

Conosco svariate persone che si sono ricavate o fatte fare un piccolo box all'interno di una stanza; anche se acusticamente un pochino funzionano e magari ti permettono di essere tollerato dal condominio, secondo me restano comunque una soluzione insoddisfacente.
Sono piccoli, angusti come spazio ma anche come risposta sonora, per cui con uno strumento ad ottone ti puoi divertire un po' solo se suoni in un microfono e ascoltandoti in cuffia, ma alla lunga stancano e sono poco salutari perché non c'è ricambio d'aria e uno strumentista a fiato ha bisogno di aria nuova.

La soluzione più pratica, legale e durevole è quella di chiamare un azienda e fare dello contropareti di cartongesso con intercapedini isolanti, generalmente si ottiene un risultato ben tollerato da tutti per suonare negli orari standard.

Se uno vuole invece poter suonare a qualsiasi ora del giorno e della notte deve rivolgersi a soluzioni come queste
https://vicbooth.vicoustic.com/ultra
https://www.boxysystem.com/it/trattamenti-acustici-broadcast/
https://b-ear.it/misure-b-ear.html
https://boxinsonorizzato.it

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #8 on: February 09, 2024, 07:32:07 PM »
Riprendo gli aggiornamenti.....! :)
Purtroppo,....tutte le osservazioni di iMaurizio, hanno tutte una buona dose di consistenza...!  :)  ;)  :-[
... E devo dire che dopo aver aperto i link postati,... appena ho letto la 1^ cifra (5) dei costi delle soluzioni prospettate,....mi si è chiusa la bocca dello stomaco.... :P.... ;D. (Se proprio dovessi morire su quell'ordine di cifre , preferirei mille volte di più comprarmi una Signora TROMBA ! ---e Buona Pace ai vicini ....!  ;D ).
Purtroppo se queste cifre , potrebbero avere un senso, per chi magari fa una scelta di vita professionale, sono veramente proibitive per chi,  come me, vive in appartamento e suona per diletto ! ).
Detto questo continuerò a illustrare alcuni aspetti che ho scoperto, si debbano considerare qualora si pensi di uilizzare un Box auto.

1°) Impianto elettrico.
   Con le nuove norme  edilizie , il Box dovrebbe essere dotato di : interrutore generale differenziale salvavita,  interruttore magnetotermico sulle linea delle prese , interruttore magnetotermico sulla linea delle luci, interruttore magnetotermico sulla linea di aperture/chiusura serranda. (non sarebbe male prevedere e far realizzare da un tecnico abilitato che certifichi l'impianto, un interruttore magnetotermico alla linea dedicata alla eventuale suddivisione del Box , nella quale collegare prese ed interruttori per (ad es.) un mixer, amplificatore, e quant'altro.
Le line elettriche è prescritto che siano o interne o esterne ai muri, ad una certa altezza da terra, ma comunque dentro canaline certificate ed impermeabili.
Gli interruttori utilizzati devono anch'essi essere ad una specifica altezza da terra.
Centralini degli interruttori , prese e interruttori luce e di apertura/chiusura della serranda devono essere  predisposti con una protezione che garantisca l'impermeabilità. (come quelli che si utilizzano all'aperto, o nei bagni e/o nelle piscine o comunque negli ambienti umidi.
I box situati nei piani interrati hanno spesso  sistemi idrici automatici anticendio che sono presenti anche all'interno dei singoli box.
( immaginiamo cosa accadrebbe se andassero in funzione spruzzando acqua su prese o interruttori non protetti dall'acqua ).

2°) Superfici di aereazione per l'evacuzione dei fumi e del calore.
In un ipotetico incendio sono le principali cause di morte dell'uomo (Intossicazione per i fumi prodotti nella combustione e calore ).
Quest'ultimo (il calore/la temperatura ) gioca un  importante ruolo anche nella resistenza dei materiali (pilastri e strutture portanti).
Pensiamo che la resistenza del cemento si annula intorno agli 800° ed un incendio può arrivare anche a 1200° 2000° a seconda di quali materiali stiano bruciando. (Se vi ricordate le torri gemelle non sono crollate per l'impatto, ma molto tempo dopo... :-[ )
Ecco , quindi che l'evacuazione dei fumi e del calore svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione/gestione di un incendio...
...ed i Box in genere sono sotto i palazzi....
I valori che definiscono le superfici di aereazione minime che devono essere garantite in un Box , hanno subito degli aggiornamenti nel tempo, e gli stessi ingegneri spesso hanno anche loro i loro bravi dubbi !

Anche per gli appartamenti vengono definite e garantite, per legge , delle superfici per arearli, mediante finestre e lo stesso vale per i Box (quindii metto le mani avanti e non mi assumo nessuna responsabilità e Vi consigliandovi fortemente di affidarvi a bravi professionisti ):

-Sembrerebbe che la superfice totale di aereazione debba essere calcolata come 1/25 (il 4%) della superfice calpestabile .

- Una quota di superfice  pari allo 0,3% della superfice calpestabile deve essere considerata come un'area  aperta priva di qualsiasi serramento (non deve essere presente nessuna anta di finestra ). A questo 0,3% , concorrono  (in parte ) anche le superfici di eventuali asole presenti sulla saracinesca.

- Una quota di superfice pari a 1/100 (lo 0.1%) della superfice calpestabile deve essere riservata ad aperture in alto ed in basso.
in alto per l'evacuazione di fumi/gas e del calore, in basso pechè sembrerebbe che in caso di incendio, così facendo si creerebbe uno strato d'aria  di una decina di cm che potrebbe far respirare persone eventualmente a terra ed eventualmente permettergli di allontanarsi;
 certo l'aria fresca alimenterebbe le fiamme ma potrebbe salvare delle vite, si sceglie il male minore, oppure potrebbe servire anche per l'evacuazione di gas infiammabili e più pesanti dell'aria prima di un ipotetico incendio.

Sembrerebbe (e dico sembrerebbe) che sulla superfice risultante dalla differenza fra la superfice totale  e la superfice priva di serramenti , possano quindi essere utilizzate serramenti ,in forma di finestre ( che devono essere frangibili ai Vigili del Fuoco ).
Leggevo che in caso di incendio è molto probabile che il calore faccia scoppiare il vetro di queste finestre, quindi aumentando di fatto la superfice priva di serramenti.

E' un terreno terribilmente scivoloso e pericoloso  ed è per questo che qualsiasi eventuale variazione  posssa essere introdotta sulle superfici di aereazione, rispetto alla situazione originaria prevista dal costruttore dell'edificio, venga fatta da un tecnico qualificato (ingegnere /architetto) ed inviata ai Vigili del Fuoco per sapere se, queste eventuali variazioni , possano far decadere la Certficazione Prevenzione Incendi dello stabile .

3°) Possibile suddivisione all'interno di un Box. (che eventualmente può anche essere anche insonorizzata ).
Da quello che ho potuto vedere , sembrerebbe una cosa possibile a farsi, ma ci sono delle limitazioni.
Non si deve cambiare la destinazione d'uso,( se la destinazione d' uso è un box non lo si può trasformare in tavernetta, altrimenti cambiano proprio le normative edilizie di riferimento e catastali.)
La eventuale suddivisione del Box deve essere fatta con pareti amovibil ed ignifughe certificate.
Non ci devono essere imbullonamenti a parete e pavimento (se no cade il requisito di amovibilità e si configurano le pareti fisse per cui ci vuole la relazione di un tecnico la SCIA  ecc.ecc. (Ricordo che la normativa di vendita degli immobil è cambiata , e la vendita di un immobile con un abuso edilizio o non a norma  porta alla nullità dell'atto di vendita....
Non possono farsi pareti in legno , MDF,  infatti nei box è vietato detenere materiali infiammabili, vernici, liquidi infiammabili, legna per il caminetto, pellet, e .... conseguentemente ... mobili in legno... o altro di simile....
Eventuali pannelli fono assorbenti, devono essere ignifughi, ...i famosi cartoni delle uova in voga tanti anni fa, (che detto fra noi non schermavano proprio niente) non si possono utilizzare.
Sto' provando a vedere cosa costa un fai da te con 2 pareti amovibili  a L, inframezzate con lana di roccia da 5 cm, e schermate internamente ed esternamente da lastre di alluminio da 1 mm. , con 1 porta ed 1 finestra doppio vetro.


La lana di vetro, così come la lana di roccia (anche se quest'ultima in misura molto minore) potrebbe disperdere nell'ambiente micro fibre che potrebbero essere respirate e provocare la malattia dell' asbestosi. E' importante perciò inglobarla in qualche cosa che non le disperda nell'aria.
( la Lana di roccia resiste alla fiamma ossidrica quasi senza infiammarsi, ed è fono assorbente;  è la migliore soluzione )
Il costo viene alzato molto dalla struttura portante in alluminio, con profili portanti tipo gazebo.
Solo di materiale stiamo sui 1000 euro .

Considerazioni finali:
Ho visto su internet che si vendono delle cabine in perspex (tipo plexiglass) per batteria. Fanno qualcosa , ma non granchè.
Un installatore di serramenti in alluminio mi ha detto che se non imbulloni bene le pareti a muro la isonorizzazione "buona" te la puoi scordare".
Se però consideriamo che siamo in un box, ad un piano interrato, anche se ci fosse un po' di dispersione sonora, tuttosommato ci potrebbe anche stare.

....Il fai da te è un grosso rischio....

Alla luce di voler fare qualcosa , sufficientemente a norma di legge , .....Come la vedete .....?

( Lasciamo tutto come sta' , apriamo la porta dell'armadio della camera da letto e vai a suonare....!  ;)   :)   ;D

 Ciao ! ;)
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Offline dirtysound

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #9 on: February 10, 2024, 04:11:21 PM »
Ho trovato questa DItta :

www.ormacs.it

Sembra interessante, ha anche soluzioni per pareti ad L , per pareti  amovibili a soffitto  (ma qui le soluzioni che propone sono veramente di alto livello e credo di alto costo ), usa lana minerale per l' isolamento acustico, ed ho visto che ha anche delle soluzioni per il montaggio Fai da te...

Devo provare a contattarla, chissà se presentandogli le esigenze dei giovani (....nell'animo .... :D .. ) musicisti spiantati, possa presentare dei prezzi ragionevoli ed interssanti ....    ;)  :D
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Offline iMaurizio

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #10 on: February 11, 2024, 06:18:01 PM »
La Ormacs è sicuramente interessante, e infatti io mi rivolsi ad un azienda di quel genere, più piccola ma che offriva servizi simili.

Dal momento che i materiali sono abbastanza standardizzati ormai, degli installatori si trovano anche nella propria città/provincia.

Riguardo al fai-da-te è una possibilità, tenendo conto però che la fonoimpedenza è piuttosto diversa dalla fonoassorbenza.

Fare un intervento in fai-da-te per migliorare un po' la risposta acustica di un ambiente è relativamente semplice (e anche economico) perché in commercio esistono molti pannelli/elementi pronti di facile applicazione alle pareti/porte/infissi etc...

Impedire invece al suono di diffondersi all'esterno di una stanza è un tipo di intervento più complesso e costoso. Esistono anche in questo caso pannelli e attrezzature pronte per il montaggio, però occorrono conoscenze tecniche un po' più specifiche per fare un buon lavoro.

Il box auto, rispetto ad una stanza dell'appartamento, potrebbe essere un po' più semplice da "mutare". Anche una cantina potrebbe essere più facilmente "bunkerizzabile". Insomma dipende molto dal contesto e da quanti Db occorre concretamente abbattere per rendersi accettabili da un condominio o anche dai propri familiari.

Offline dirtysound

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Re: Suonare in casa propria uno strumento musicale
« Reply #11 on: February 22, 2024, 03:13:49 PM »
Mi sono accorto di aver commesso un errore, chiedo venia e correggo:

 ho scritto (erroneamente):

- Una quota di superfice pari a 1/100 (lo 0.1%) della superfice calpestabile deve essere riservata ad aperture in alto ed in basso.
 
invece di scrivere correttamente :

- Una quota di superfice pari a 1/100 ( 1%) della superfice calpestabile deve essere riservata ad aperture in alto ed in basso.

Sorry !

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