Concordo, suonare in una band ed in sezione (non come solista ) è una ottima palestra. (Io ho iniziato con il M° Dino Blasi ) proprio così.
All'inizio l'ho vissuta un po' male , nel mio immaginario mi vedevo già proiettato come solista ....
.
Devo dire, ovviamente, che col passare del tempo inizi veramente a capire cosa è una prima tromba ed un bravo....solista... (...ed il tempo ti castiga e ti ridimensiona...
),
ma al di là degli entusiasmi (giovanili), non è facile suonare in sezione. Intanto agli inizi rosicavo perchè ero
costretto a contare e contare bene per le entrate , gli stacchi, gli attacchi , non potevi entrare , non dico dopo, ma neanche un attimo dopo. Poi inizi a "suonare" con gli altri , inizi a sentire che cosa vuol dire essere un tutt'uno con una sezione fiati e aggiungo per onestà intellettuale, che rispetto a quando ho suonato io , la velocità dei fraseggi delle sezioni di oggi è veramente critica,notevole, ... devi essere quasi :...un " professore d'orchestra !".
....( Va dato e riconosciuto il giusto merito a chi suona in sezione oggi !
)....
In conclusione nella band devi avere il "timing nelle dita ( e non vuoi rimanere indietro...per cui ti impegni e sei costretto ad impegnarti
).
Torno un attimo sul perchè per me il lavorare cromaticamente è/è stato così importante.
Intanto come ho detto agli inizi si tende a studiare ( o ti hanno detto di studiare...) le scale più semplici ad eseguirsi, e quindi si è teso ad allontanare da te le scale più scomode (o non ti è stato suggerito bene di pratricarle anch'esse alla stessa stregua delle comode...) .
Questo modo di lavorare/studiare porta a vari problemi :
1) educhi l'orecchio e (2) le emissioni solo su queste note/scale più comode , conseguentemente questo porta, purtroppo/ovviamente anche a non saper cogliere i suoni di queste note/semitoni meno utilizzate/i e meno comode/i ed inoltre anche ad non aver imparato la corretta e sicura diteggiatura e relative emissione per ottenerle.
La conseguenza è che quando cominci a utilizzarle ti trovi "rallentato" con la consapevolezza di renderti conto di dover ricominciare tutto daccapo.
Ma pensiamo anche all'improvvisazione dove spesso si procede cromaticamente, per collegare delle note, con progressioni di accordi cromatici, con gli aggiramenti : un semitono sotto o sopra per atterrare poi sulla nota che si desidera, per cercare delle dissonanze...
Capire gli accordi (e quindi gli arpeggi e non solo ) è fondamentale specie quando vuoi ottenere delle dissonanze, infatti se ti cambia l'accordo, quella nota può perdere tutta la sua "magia".
Così mi permetto , con molta umiltà e rispetto di dire che anche i vari patterns e licks, bisogna capire come inquadrarli /utilizzarli...
...Si torna
sempre alla conoscenza dell'
armonia (ed anche all'
incameramento dei suoni che essa produce ( ed un bravo solista questo dovrebbe capirlo/saperlo ) .
La bellezza di un lick, un pattern, del tuo liguaggio,
può variare fortemente a seconda di che accordo /tonalità c'è sotto.
Per questo secondo me, incamerare "
cromaticamente i suoni delle singole note" (nel senso più completo per ottenerle/suonarle), così come anche il "
suono che ogni accordo ha" ,(
anche nelle sue estensioni) è assolutamente importante" perchè ti permette , quando stai suonando di
immaginare la nota , ...
l'effetto che vuoi ottenere, ...la
dissonanza che vuoi ottenere sopra quell'accordo (...e anche qui mi permetterei ancor più sottilmente di dire :...non necessariamente con l'uso di un accordo ... Chet Baker docet...) .
Spero di essere riuscito a spiegarmi con sufficiente chiarezza su ciò che ho voluto dire.