Ste: gente... non ho ancora avuto il tempo di respirare... etc etc
No, dai, a parte gli scherzi, sono proprio contento: quest'anno ci hanno trattato con i guanti sotto tutti i punti di vista.
Complice il fatto, penso, che eravamo di gran lunga il marchio più in vista con lo stanzone costantemente pieno. Forse perché mancavamo da 5 anni, forse perché i grandi nomi ci apprezzano e, evidentemente, parlano con gli organizzatori...
Non so, siamo stati accolti proprio bene sia dal "pubblico" che dai musicisti famosi che dai produttori.
Fa molto piacere perché mentre su FT sghignazzano come i bimbi alle elementari prendendo in giro quello che faccio da ormai 10 anni (si, ogni tanto leggo con la pancia in mano i topic che mi mandate, ammettiamolo...), all'estero ci apprezzano, vengono a complimentarsi, ci chiedono aiuto su come fare alcune cose che, oggettivamente, non fa nessun altro.
Ora ridono per il First Aid, è da un anno che lo usano
fiori di musicisti eppure tocca leggere, con un po' di tristezza, su come ironizzano sui centesimi di grammo.
Evidentemente sanno meglio loro come funzionano gli strumenti
Tolto questo (ennesimo, e non sarà l'ultimo, perché tanto la testa di certe persone non cambierà mai...) sassolino dalla scarpa continuo dicendoti/vi che vivo da un bel po' di anni la sindrome dell'impostore.
Non riesco a capacitarmi del successo pur essendo ben consapevole dell'immenso lavoro che facciamo da tanti anni.
Si parlava con Paolo, del quale vi racconto a breve, di quanto sia facile cadere nell'errore di sottovalutare una serie di fattori che, e Eugenio lo sa bene, devono coesistere perché alla fine si ottenga quello che da fuori viene visto semplicemente come "gli è andata bene".
Mentre chiudevamo per l'ennesima volta la porta per tenere fuori quanta più gente possibile (ma forse dovrebbe raccontarvele lui queste cose) elencavamo cose come il saper parlare perfettamente una lingua straniera (non il Napoletano....), saper usare il CAD, i macchinari CNC, saper riparare qualsiasi cosa si rompa, avere una certa sensibilità nell'ascolto (che evidentemente manca a tanti, purtroppo), saper suonare decentemente lo strumento, farsi volere bene da competitor e clienti, saper trattare gli affari, far contenti anche i più scassaminkia di clienti (alcuni dei quali, oggettivamente, passano il segno...), saper buttar giù bocconi amari quando ne vedi di tutti i colori, lavorare 18 ore al giorno 365 giorni l'anno (o quasi) mentre chi critica vive di espedienti e vede il male ovunque, insomma, saper fare tante, tantissime cose, è la condizione minima per poter sperare di riuscire in un'attività impreditoriale.
Poi ci sono tutti gli altri fattori al contorno, sui quali non sempre hai il controllo. E poi ci vuole tanta fortuna!
Il punto è che sono partito da un forum (quando ForumTromba era ancora un bel forum), sono passato al mio di forum, nel frattempo ho sviluppato la mia passione, ho imparato tutto quello che ho potuto, da chiunque, anche e soprattutto da quelli che mi sono pentito di aver incrociato, ho continuato tenere la testa bassa e ora cominciano a vedersi risultati ai quali non ho mai aspirato.
Chi mi conosce sa che non ho certo iniziato per necessità, men che meno ho continuato per interesse (non ho messo un soldo in tasca per diversi anni, ho sempre reinvestito TUTTO in macchinari e attrezzature) e alla fine mi son trovato con qualcosa che funziona e che porta Hardenberger a infilarsi nello stanzone per chiedermi di provare una delle mie trombe "delle quali ho tanto sentito parlare".
Poi non gli è piaciuta, ma poco conta, perché l'importante è che il marchio abbia raggiunto una notorietà tale da destare l'interesse di uno dei più grandi di sempre.
Paolo: prima di tutto mi fa scassare dal ridere, ha una mimica facciale che racconta più di quanto dice.
E' straordinariamente preparato sullo strumento, quando fa quattro note sale in cattedra anche senza volerlo. Lo vedi cheto cheto, poi prende il trombino per far sentire le differenze fra le penne, e si ammutoliscono
fiori di trombettisti.
Peccato solo che ancora non ci acchiappa abbastanza con l'inglese, altrimenti sarebbe molto meglio di me a spiegare tutto quanto!
Poi, non è che lo devo lisciare, perché sa benissimo quanto lo apprezzo, ma è sempre educato con tutti ed ha una pazienza che io, onestamente, ho perso tanto tempo fa. Forse a causa di troppa esposizione ai trombettisti?
Ed è impagabile vederlo in mezzo a 3 o 4 trombettisti esordire con "alooora... the mautpiiss for you...". Epico.
Quest'anno avevamo pensato di fare qualcosa tutti insieme, magari suonare uno degli arrangiamenti di Valter, ma non c'è stato proprio modo. Però siamo riusciti a registrare due pezzi con Sipiagin, Tinkler e Chad con i flicorni. Hanno fatto il circo equestre... appena ho un attimo carico i video su YT.
Chad, a proposito, era uno dei 6 collaboratori/rivenditori che sono volati a Los Angeles per darmi una mano. Anche lui è un mito assoluto, mi ha aperto il mercato americano 9 anni fa, non gli sarò mai abbastanza grato. Ha una pazienza rara, conosce la testa degli Americani molto meglio di me, sa come prenderli, è molto più competente di me sui marchi che da noi si vedono poco, insomma, sono veramente fortunato ad avere così tanti amici che mi aiutano.
Infine, Donna Elisa, la vera star della Resonaz!
Ad un certo punto volevo spararmi in testa perché ne avrò avuti una decina in fila che aspettavano di farsi piazzare il First Aid sulla tromba e mi giro, disperato, cercando il suo sguardo.
Era ad uno dei tavoli che ne gestiva 5 contemporaneamente spiegando le misure dei bocchini e l'influenza dei materiali su suono e risposta. Una roccia!
Neanche lei parla benissimo inglese ma non ha paura di nulla!
Senza di lei sarei completamente panato...
Da stamattina ha preparato, riempito, piegato, svuotato e pulito una decina di campane. Un vero carro armato.
Considerando che, a parte qualche saltuario aiuto da parte di un caro amico del Lussemburgo, siamo soli soletti a fare tutto è veramente un miracolo che non siamo ancora esplosi.
Anzi, a dirla tutta, abbiamo assunto una segretaria da un mese e mezzo (è cambiato il mondo, passavamo le notti a fare le spedizioni e le fatture...) e a Settembre viene un altro amico dall'Australia per quasi un mese per imparare a fare le trombe (per il secondo anno di seguito).
A luglio ci spostiamo nel mega magazzino che abbiamo sotto casa, così ci allarghiamo, e pensiamo a breve di assumere un paio di persone.
Abbiamo resistito per 10 anni ma è oggettivamente impossibile andare avanti così, troppo lavoro, troppe cose a cui badare, stiamo rallentando un'espansione che potrebbe essere molto più veloce.
Abbiamo messo da parte (per il momento) l'acquisizione di due altri marchi perché non siamo in grado di tenere testa alla produzione.
A breve compreremo un paio di macchinari nuovi perché ormai quello principale gira a ciclo continuo, giorno e notte.
Se riesco a trovare un po' di tempo cerco di installare un braccio robotico (Valter mi sta aiutando!) così da poter produrre i bocchini "interi" automaticamente al 100%.
Abbiamo tante altre idee per nuovi prodotti e nuovi strumenti ma dobbiamo andare con calma, siamo indietro nella consegna di circa 25 flicorni e una trentina di trombe.
Quest'anno dovremmo arrivare ad un centinaio prodotte nei 12 mesi che, per noi, sono veramente una montagna.
Se va in porto una certa collaborazione con un personaggio appena appena famoso dovrebbe partire un altro business molto interessante che ci darebbe ulteriore lustro, che non fa mai male!
Sono stato troppo lungo come al solito ma è anche vero che non vi aggiornavo da tantissimo tempo.
Spero di non avervi annoiato!
P.S.
Grazie Zio Eugenio!