Spesso è meglio un incertezza/imprecisione in una frase suonata con l'emotività di quel momento,
piuttosto che magari una frase precisa/completa ma che suona come un compitino ben eseguito
In questa affermazione sono presenti ( e si presta ) a tante considerazioni:
una frase suonata con l'emotività di quel momento
Qui si vedono/si esprimono due diverse concettualità.
- Se stai suonando una frase con una emotività , sicuramente stai esprimendo qualcosa di proprio.
suonata con l'emotività di quel momento
- Su questo si aprirebbe un dibattito, (che era anche un'aspetto che volevo sollevare nell'introduzione del post), relativo ad es. alle emotività che dovrebbero essere "catturate" nell'istante in cui si producono... (...il dopo... potrebbe essere un compitino...).
...Ma soffermiamoci un attimo su questo aspetto...Spesso abbiamo letto (sui libri, nelle interviste) che quando si effettuano/si effettuavano le registrazioni, in particolar modo quelle dove sono/erano presenti delle improvvisazioni, le migliori, a detta degli addetti ai lavori, risultano/risultavano essere le prime, quelle più fresche, quelle della prima (o seconda ) improvvisazione registrata (il primo Take o il secondo Take )...E personalmente credo che ci sia del vero in questo...
Qui mi riallaccio a quello che ho precedentemente scritto e che diceva il mio amico che si occupava di registrazioni. A volte le terze , le quarte registrazioni , perdono il filo emotivo , e ... allo stesso modo... l'insistere con tempi di registrazione troppo prolungati dell'improvvisazione in termini di tempo di ore o per l'intera nottata ) fa perdere il filo emotivo/emozionale nell'interpretazione..
Ma quanti di noi sono in grado di tradurre istantaneamente le emozioni in musica,...e anche chi ha la tecnica, a farlo bene ?.. E lungo tutto l'arco del brano ?...
Fissare istantaneamente le frasi belle che hanno un impatto emotivo, non è una cosa che la moltitudine/maggioranza dei musicisti ha sotto le dita...e lo stesso è per " averla lungo tutta la durata dell'interpretazione"...... è dei grandi... e non sempre... "
Qui forse bisognerebbe interrogarsi se sia invece più utile (a livello della moltitudine) :"lavorarci su" per "fissare" provare, cercare di "congelare ", l'istante delle emozioni , come quando si compone un brano..
Anche per capire dove la tua identità musicale ti sta portando...
Ed allora fare il " compitino " , ( se l'emozione è Tua e sai come farla vivere ), ... è utile...
Vorrei aggiungere un aspetto che spesso rilevo e che in generale , riguarda noi trombettisti...(Parlo per me, se qualcuno possa sentirsi offeso...) :
Come tutti, immagino, ho avuto/abbiamo avuto amici musicisti di altri strumenti : pianisti, chtarristi ..sassofonisti...
Spesso li vedi / li abbiamo visti "cercare" le note, perdere tempo a..."cercare.. il passaggio", "cercare la frase " , " cercare l'esposizione dell'intero brano"...( sassofonisti compresi )...
Devo dire che ho sotto gli occhi, pochi/pochissimmi esempi di trombettisti che si fermano a " parlare " con il proprio strumento, che si fermano a "cercare le note", a "cercare il passaggio"... a "cercare la tonalità nella quale lo strumento rende meglio".... a "cercare le emozioni da trasmettere"...
Tutti lì a cercare la tecnica o qualche bella frase....ma altrettanto importante è ( o forse è anche più importante ) il Cuore e la vista d'assieme di come esso si realizza ( aprendosi nel curare / nell'osservare anche quegli aspetti nei quali questo si realizza.