Il problema stà nel far vibrare le labbra con quell'aria
non solo, anzi, a dirla proprio tutto, forse far vibrare le labbra e' la cosa meno problematica.
La verita' e' che la respirazione ciclica sconvolge completamente l'impostazione (o assetto) con cui siamo abituati a suonare. Ad esempio: muscoli delle guance con la respirazione ciclica sono chiamati a fare un lavoro che normalmente non fanno (a meno che non suoniate con l'impostazione di Dizzy Gillespie ;-) ), ossia devono fornire la spinta per far "correre" l'aria immagazzinata. Questo fatto di per se, cambia completamente l'assetto interno del cavo orale, con drammatici effetti sulle labbra stesse e sul modo di usare la lingua. In generale l'imboccatura diventa meno "stabile" con tutti i relativi rischi ed effetti collaterali. Spesso uno dei problemi che si incontrano in chi e' agli inizi dello studio di questa tecnica, sono relativi all'estensione, alla precisione ed all'intonazione delle note, proprio perche' i muscoli delle guance, dovendo rilassarsi per immagazzinare l'aria e poi contrarsi per spingerla fuori, interferiscono con quelli attorno alle labbra. L'effetto tipico che si riscontra e' ad esempio quello del cuscitetto d'aria che si puo' grare tra i denti e le labbra...
Va da se che, per cimentarsi nel suo studio, e' necessario avere gia' una ottima impostazione e sensibilita' delle labbra. Bisogna studiarla come se fosse una nuova impostazione e non come se fosse una "estensione" della vecchia. Ma sopra ogni cosa, bisogna studiarla con qualcuno che gia' la padroneggi alla perfezione e sia in grado di dare, da osservatore esterno, le dritte giuste.
L' esempio del bicchiere e della cannuccia e' carino e si fa spesso, ma in realta' rappresenta la punta dell'iceberg di questa tecnica ;-)