Come mi diceva un maestro che ho avuto qualche anno fa, ci son persone che hanno pi? attitudine per uno strumento piuttosto che per un altro. Io, con gli strumenti piccoli, mi trovo molto meglio... e poi il trombino mi stimola tantissimo: esile, elegante, raffinato...
Ora, sul Brandeburgo ho ancora dei problemi (quel maledetto LA!!!), ma studiarlo, come dicevo, mi ha portato grossi benefici. In primo luogo la resistenza. In quanto strumento piccolo, il trombino richiede molta pi? resistenza rispetto alla sib. Si ? sempre nel registro acuto, bisogna lavorare con leggiadria... questo ha portato, di riflesso, ad un irrobustimento del registro medio-acuto nella sib, ad un'ampliamento di estensione, e ad una resistenza maggiore rispetto allo stato precedente. E non ? poco (considera che ho comunque sempre suonato sul bianco)!
Poi, purtroppo, per un periodo ho dovuto staccare forzatamente da tromba e trombino e ho perso un po'... nella ripresa mi ? stato utile il trombino stesso per ricercare un po' di eleganza e di suono!
Fidati che sul Brandeburgo il La ? l'ultimo dei problemi!!!
Sul suono a me non ha aiutato, anzi...per la resistenza un p? si, ma poi ho dovuto consolidarla sulla sib.
Riguardo alla penna grande, a me non piace molto: mi dai l'idea di essere pi? "dispersiva", invece la penna piccola pi? focalizzata, forse ? una sega mentale...
Per lo Shilkino mi hanno consigliato di montare il leadpipe Louisville della Blackburn, fatto apposta per il P5-4, che dovrebbe migliorare intonazione e morbidezza di suono, ma essendo a penna grande non mi garba...
Anche il selmer (quello usato da Maurice Andr?) ? a penna grande
Grazie a tutti per questa bella discussione!!!
Sai che pensavo la stessa cosa