Il concerto è di Leopold Mozart non Wolfgang..
No Vale, io parlo del concerto di Wolfgang, purtroppo perduto, il famigerato K047c. L'unica traccia che si ha di questo concerto è in una lettera del padre Leopold.
Ti posto un articolo in cui se ne parla:
http://www.mozartforum.com/Lore/article.php?id=094Inoltre il concerto di Leopold è stato scritto nel 1762: risulta da testi storici che Leopold smise, ad un certo punto, di comporre per seguire il figlio, cosa che avvalorerebbe l'ipotesi che quel concerto sarebbe stato scritto dal figlio. La dubbia attribuizione potrebbe essere legata anche al fatto che, attualmente, il concerto consta in soli due tempi, cosa in contrasto con l'uso del tempo del concerto in stile italiano (tradizione iniziata da Bach, che era solito studiare le partiture di Vivaldi, considerato appunto maestro dello stile italiano), ossia con l'alternanza di 3 o 4 tempi lenti e veloci (adagio e allegro). L'aver perso presumibilmente parte del concerto, avrebbe portato ad un'attribuizione spuria di esso, cosa peraltro successa diverse volte nelle composizioni tra padre e figlio. Purtroppo non posso avere un'idea precisa di quest'ultima ipotesi, non essendo musicologo.
Riguardo le altre cose non posso che condividere: si narra che il padre, per costringere Wolfy ad abituarsi al suono della tromba, lo costringeva a sedute di ascolto forzato della tromba, nelle quali il piccolo genio soffriva a tal punto da svenire in diverse occasioni; esiste anche una vignetta in merito, ma non ricordo dove l'ho vista...
Poi non dimentichiamoci come la Rivoluzione Francese abbia segnato un taglio netto con il passato fatto di corti sfarzose e sovrani assoluti: la tromba naturale evocava subito questo passato nella nuova nata borghesia, è quindi naturale come ci fosse un rifiuto anche per questa musica; inoltre il caos seguito alla grande rivoluzione, provocò anche lo scioglimento delle corporazioni dei trombettisti, con la conseguente perdita delle antiche tecniche esecutive di clarino, che rendevano le trombe così simili alla voce umana; i compositori classici si ritrovavano così trombettisti incapaci, per i quali dovevano limitare i casini!
Dulcis in fundo, la rivoluzione industriale a cavallo tra '700 e '800, aveva portato alla nascita della borghesia ed anche al concetto di condominio come casa di consumo per la nuova popolazione di cui sopra: è chiaro che, come anche oggi, le preferenze di studio erano accordate a strumenti meno "litigiosi" e più salottieri come il fortepiano, il clarinetto, il flauto, il violino, ecc... che, guarda caso, ritroviamo nelle composizioni del tempo.