Caro Tony, i messaggi in privato li ricevo anch'io, vai tranquillo. E si lamentano anche con me (nel senso che si rivolgono a me per avere conforto) per cose che vengono scritte.
Io non mi metterò a rileggere tutti i posts per andare ad inviduare le fandonie scritte, non ne ho assolutamente tempo a meno che tu non voglia sostituirmi nei concerti e nell'insegnamento, quindi calmati. Se ti dico che ne sono state scritte, e te lo dico io, puoi starne certo. Fidati.
Posso però prometterti che le prossime che vedrò scritte te le segnalerò in privato (se le leggo, non sto sui forum 24 ore su 24...), o se preferisci in pubblico. Giurin giurello.
Tempo fa scrissi che davo fastidio a qualcuno su questo forum, e in molti dissero apertamente che volevano che continuassi a scrivere.
Detto questo, direi di chiudere questa parentesi che tu stai volutamente cercando di incendiare, mentre tutti stanno facendo il contrario, chiudendola con poche considerazioni.
Prima considerazione.
La dignità di ogni di noi, professionista o no, non si discute affatto!
Il discorso riportato dal buon Conti è indirizzato ai rompimaroni, che ne conoscete anche voi tanti (ne sono sicuro) che si atteggiano a deus ex machina della tromba e non ne hanno nè i titoli nè le capacità.
Seconda cosiderazione.
Purtroppo la definizione di professionista si rifà al lavoro che facciamo. Nella società, ognuno di noi ha una professione. Ad esempio, sulla dichiarazione dei redditi mia e dei professionisti ai quali mi riferisco c'è ben chiaro che viviamo e guadagnamo suonando la tromba.
La riprova? Se i Carabinieri irrompono in questo momento a casa vostra e vi sottopongono ad un interrogatorio perchè siete sospettati di un reato, oppure vi trovate in tribunale interrogato davanti al giudice, alla domanda secca "Lei che lavoro fa?" quanti sono quelli che possono rispondere "Sono un trombettista professionista?".
Detto questo, ribadisco che conosco anche io molti non-pro che suonano meglio dei pro...e anche di me.
Terza considerazione.
E' un peccato che tanti trombettisti di talento (qua ce ne sono alcuni) non scelgano la strada del professionismo a tempo pieno, che darebbe loro tante soddisfazioni. Non farlo significa lasciare ferite aperte nel cuore, e capisco bene perchè una cosa detta possa scatenare dolore dentro.
Quarta considerazione.
Tony, tu che sembri il più colpito dalle mie affermazioni, vuoi gentilmente e sinceramente dire a tutti quante volte ti ho ripetuto di iscriverti al conservatorio, magari a Torino da Paolo Russo, perchè è un peccato che un trombettista con le tue qualità non abbia un titolo di studio e quindi non possa accedere a concorsi, audizioni o qualsiasi altra possibilità di lavoro? Anche da privatista. Ti ho addirittura invitato anche a Modena. Lo so, risponderai che non ti interessa e che è una scelta di vita, ma tu rispondi ugualmente.
Ultima, ma amara, considerazione.
Non ho altro da dire su questa parentesi, che non capisco ancora perchè si è aperta. Per me l'argomento è esaurito. Secondo me, per voi è meglio tornare a parlare di respirazione totale che è più utile.
Chi mi conosce bene sa che io non dò peso ai titoli. Per me conta la persona, non il foglio di carta che mette davanti per farsi bello e forte. Chi mi conosce, ripeto, lo sa bene.
In questa ottica, non mi interessa avere amici potenti o in vista solo perchè sono potenti o in vista. Se sono belle persone tutto ok, altrimenti non mi interessano.
E sempre in questa ottica, sono molto dispiaciuto per il deterioramento del mio rapporto con Tony. Mi dispiace perchè ai tempi della "Bibbia del Trombettista" era tutto molto diverso e più godibile. Se dovessi ripercorrere le tappe, ufficiali (scritte) e non ufficiali (non scritte ma telefonate o parlate) di questo deterioramento non riuscirei a risalire al perchè oggi siamo messi così.
Comunque sia, perdere un amicizia fa sempre male, soprattutto quando in posts come questi si legge un astio che all'inizio non c'era.
Passo e chiudo.