A chi critica Marsalis, lo manderei a suonare la zampogna al circolo anziani la notte di natale, almeno fa una buona azione
Io Marsalis lo critico eccome. Marsalis sta al Jazz come Nakariakov sta alla classica: Livello assoluto, con punte inarrivabili, ma gelo totale. Incapacità di comunicare una benchè minima emozione. Esecutori infallibili macchine da guerra, macchine, appunto. Il Marsalis barocco nemeno lo considero, in quanto il confronto con Maurice Andrè è impietoso. Maurice è stato il più grande. Poco filologico ma grande. Segue a ruota Hardenberger. Per il Jazz, in ordine sparso, Vizzutti, Blanchard, Faddis, Lester Bowie (il compianto Lester Bowie odiato alla grande da Marsalis) ... tutti trombettisti che arrivano al cuore, che sconvolgono, che ti fanno chiudere gli occhi ed immergerti nella musica. Marsalis e Nakariakov gli occhi te li fanno tenere bene aperti per vedere come suonano, per immergerti nella loro stratosferica tecnica ma la musica? Avete sentito Chet Baker di My Favourite Songs, il suo ultimo grande concerto pochi giorni prima di spiccare il volo? My Funny Valentine da brividi? Poesia allo stato puro: soffiare senza denti dentro la tromba e cantare senza voce ma trasmettere uno tsunami di emozioni. Marsalis con la Battle è ridicolo. Si, ridicolo. Le arie di Scarlatti suonate da Gabriele (Cassone) mettono Winton Knock Out. Non c'è storia. Devo andare a suon are la zampogna per i nonni la notte di Natale? Che problema c'è? Trasmetterei sicuramente più calore di quanto ne trasmetta il fighettino della famiglia Marsalis. E cosa sarà mai?