Author Topic: Utilizzo del diaframma  (Read 46168 times)

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Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #60 on: July 09, 2009, 09:31:52 PM »
Cioè?  Quali idee?

Mica lo chiedevo perché conosco teorie differenti. Mi permettevo di chiederlo perché ignoro le teorie sbagliate e ancor più quelle giuste.
L'idea del song and wind, in modo spurio, io già l'applico. Mi capita di sentire un brano, lo provo e lo riprovo. Lo canto, me lo riprovo in testa, soffio ed ecco che puntualmente sbaglio una nota, oppure mi viene male, ecc ecc.
Se mi aiuti sarò grato a te come a chiunque altro.
Diversamente mi dò da solo la spiegazione: sono negato. Pazienza!

Allora per le idee ti consiglio di andarti a leggere l'intervento di Dantes sull'argomento "Chicago school" al link http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=69.0 che condivido appieno.
in particolare mi piace quando dice riferendosi alla Chicago school che è una scuola di MUSICA e di PSICOLOGIA MUSICALE per ottoni.

Quando dici che certe idee tu già le applichi, ma non riesci comunque ad avere dei risultati eccellenti, è normale.
Anche io molte di queste idee già le sapevo, e le leggo da tanti anni. Ma quando sono andato a lezione da Pierobon ho capito un bel pò di cose, che avevo letto si, ma spiegate da lui fanno tutt'altro effetto. Grande giovamento ho trovato anche dalle lezioni con Parodi, che mi ha fatto riflettere moltissimo, e ultimamente anche tante nuove scoperte con una sola lezione da Claudio Gironacci... nonostante erano tutte cose che sapevo...!!!
Quindi è normale che non basta saperle le cose, o applicarle a modo nostro... ti consiglio di andare a lezione da qualcuno bravo, e sicuramente ti sarà di aiuto per migliorarti e suonare meglio! ;)

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #61 on: July 09, 2009, 10:01:40 PM »
Mah...ho i miei forti dubbi su questo.

A che ti riferisci in particolare? che dubbi hai?

Io in America NON HO VISTO UN SOLO SPIROMETRO in tutte le università e scuole dove ho insegnato, e molti grandi trombettisti sorridono quando gli si parla di queste cose.

Ti sembrerà strano, ma nessuno dei trombettisti che ho nominato mi ha mai fatto usare uno spirometro... ;)

A proposito del libro: Tamiati mi ha raccontato che Jacobs gli ha rivelato che alcune cose scritte sul libro in questione, non scritto da lui, non sono affatto come le pensa lui.

Su questo ho i miei dubbi...
Brian Frederiksen era l'assistente di Jacobs!!!
Comunque diversi trombettisti con cui ho fatto lezione, hanno avuto il piacere di fare lezione direttamente con Jacobs...
Tamiati invece mi sa che non ha avuto questo piacere... credo...

Io quando ho avuto problemi d'impostazione avevo un bel da dire che con l'aria si aggiustava tutto, o pensare "sonf and wind"...potevo spostare un carrarmato da quanto soffiavo, ma se non arrivava Ghitalla a darmi una giusta impostazione, col cavolo che oggi sarei qua a suonare la tromba a livello professionale.

Infatti io non credo che basti usare l'aria nel modo corretto per suonare bene. Sono d'accordissimo con te quando dici che sono una serie di cose, un equilibrio fra diverse cose...
Ma io credo che se tu oggi suoni come suoni, sicuramente hanno influito i vari fattori tecnici-fisici, ma credo che abbia influito più di tutto il tuo talento musicale!!!
Sei un musicista coi fiocchi, e questo ti ha reso grande.
Jacobs sosteneva di essere musicisti ancora prima di trombettisti, tubisti, ecc. Lo strumento è solo il mezzo per esprimerci!
questo è sempre e solo il mio modestissimo parere...

Se l'impostazione non funziona o non è settata al 100%, hai voglia a cantare, soffiare, songare e windare...non metterai MAI a posto le cose al 100%.

Sicuramente hai ragione, ma nessuno ha mai detto che l'impostazione non deve funzionare bene per poter essere a posto. Jacobs non ha mai affermato una cosa del genere, nemmeno Parodi, e nessuno di quelli che ho conosciuto io...

E in ogni caso, NON C'E' DI NUOVO, credimi...alcune cose che vengono spacciate per nuove o rivoluzionarie il nostro Ghitalla le diceva già più di 20 anni fa.

Certo, lo so! Herseth suonava divinamente già 50 anni fa... Jacobs lo stesso... ma bisogna ammettere che in Italia 50 anni fa non c'era il livello che c'era negli Stati Uniti.
Quelli che ho conosciuto io, non mi hanno mai detto che queste sono idee nuove o rivoluzionarie... anzi! mi hanno detto che in America si suona così da moltissimi anni!!!

Queste sono solo mode e prese di posizione inutili.
Se non fossi STRASICURO CON I FATTI che quello che dico è vero, non starei qui a dirlo e a ribadirlo.
E sono pronto a confrontare I RISULTATI delle idee di insegnamento della scuola ghitalliana con qualsiasi altra scuola, in qualsiasi momento e con qualsiasi trombettista.

Io non ho preso nessuna posizione! sono ben accetto ad ogni consiglio, anzi ben venga. C'è sempre da imparare e ancora ho tutto da imparare... anzi ho pure consigliato ad un mio amico che sta lavorando a Torre del Lago di contattarti per fare lezione con te... ci mancherebbe!
Io credo che Ghitalla suonasse sullo stile di Herseth, di Philip Smith, credo... quindi credo sia la stessa concezione di intendere la musica (song and wind....). Se poi lui a differenza degli altri fosse un esperto di muscolatura (impostazione), è un punto a suo favore... ;)

Offline Asterix

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #62 on: July 09, 2009, 10:02:52 PM »
Negli ultimi due anni ho avuto modo di ascoltare masterclass di trombettisti molto diversi, ognuno con la sua filosofia ma sentendoli suonare credo di aver capito che nella tromba servano l'aria che è il combustibile del suono, la lingua che è la valvola del carburatore, l'impostazione che è il cilindro per creare la giusta compressione e la musica che è il pilota! Togliete uno solo di questi fattori e la macchina non va da nessuna parte... Tofa ha ragione soprattutto (oltre a tutto il resto visti i risultati suoi e dei suoi allievi) su una cosa: Ghitalla è un evoluzione di tutte le altre scuole perchè ha in se tutti i concetti delle altre con in più la massimizzazione del rendimento dovuta a una corretta impostazione! E' un elemento in più non una negazione del resto! Sono sempre più convinto che ognuno di noi deve trovare il proprio equilibrio di tutti i fattori in gioco non pensare solo a qualcuno! Adriano ha ragione: se non pensiamo musica non andiamo da nessuna parte neppure con le note lunghe e la flessibilità (basta un ritmo latin al posto di un metronomo e lo studiare diventa suonare) ma se la messa a punto non è ottimale la musica riesce poi ad uscire dal tubo?
Sia chiaro: è solo l'opinione di un operaio che si diverte a strimpellare la tromba  felicissim
« Last Edit: July 09, 2009, 10:15:45 PM by Asterix »
L'INVIDIA E' UNA BRUTTA BESTIA!

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #63 on: July 09, 2009, 10:16:36 PM »
Adriano, con tutta l'amicizia ma non mi convinci affatto.
A parte il fatto che quattro dei nomi che hai elencato non sono trombettisti (e questa la dice lunga) direi di pensare a Wynton Marsalis, Bill Chase, Steve Burns, Jens Lindemann, Francesco Tamiati, Felice Maniero, (mi autoescludo volontariamente) ecc....sono di provenienza ghitalliana.
E mi sa che questi sono grandi grandi grandi, quasi quanto diceva Mina...

Che vuol dire? che quelli che hai elencato tu sono più bravi??!! :-[
Si ho elencato di proposito anche trombonisti, cornisti, tubisti...
la scuola di Jacobs si riferisce in generale a tutti gli ottoni.
Ma in Italia ne abbiamo diversi esempi!
Anni fa ho fatto un master con il Gomalan Brass Quintet, che è il quintetto d'ottoni più straordinario che abbia mai sentito... tutti i componenti del quintetto hanno fatto lezione, e tutti dicevano più o meno le stesse cose, avevano dei punti in comune... Caracristi, Scipioni, Pierobon, Prader, Braito... tutti cose in comune!!!
In Italia ne abbiamo tanti altri strumentisti non trombettisti che applicano questa scuola: Luca Benucci, Andrea Conti, Massimo La Rosa... per me questi sono esempi di QUALITA' da seguire!

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #64 on: July 09, 2009, 10:20:28 PM »
Adriano, secondo me qua si "parte male" perche' la responsabilita' che una cosa venga capita e' di chi spiega o parla, non di chi ascolta !! .....non si puo' dire 'giallo' intendendo 'rosso', e aspettarsi pure che gli altri capiscano.

Dico questo perchè qui non abbiamo l'opportunità di fare lezione con Penzarella online sul forum... per capire cosa dice bisogna andarci a lezione!!! non credi???

P.S.: una mia opinione: leggendo sul forum e restandosene a casa si capisce ben poco! Conoscere i grandi è una esperienza straordinaria... bisogna uscire di casa, andare a lezione! solo così si può capire qualcosa. ;)


(piccola parentesi) Penzarella è uno dei più grandi insegnanti di tutti i tempi, nonchè uno straordinario trombettista! ovazion

Offline Asterix

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #65 on: July 09, 2009, 10:21:23 PM »
Scusa ma sono convinto che la tromba è troppo diversa dagli altri ottoni... Nessun altro ottone deve soffiare l'aria nel modo in cui bisogna farlo nella tromba...
L'INVIDIA E' UNA BRUTTA BESTIA!

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #66 on: July 09, 2009, 10:27:02 PM »
scusa ma non capisco: respirazione e lingua non sono una parte dell'impostazione?

Per impostazione intendevo "imboccatura", e quindi respirazione e lingua non fanno parte dell'imboccatura! ;)

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #67 on: July 09, 2009, 10:31:39 PM »
tu stai studiano secondo un certo metodo e con scarsi risultati (non ti conosco ma penso che sia uno "scarso" dettato dalla modestia)
Tofanelli ha studiato con un altro metodo con risultati che sono gli occhi di tutti e quelli che vanno a lezione da lui ne tornano con un bagaglio di consigli da applicare poi con lo studio a casa azzeccati e utili (almeno così mi hanno detto quelli che conosco io)

Tofanelli è Tofanelli!!! che apprezzo e stimo tantissimo...
io sono solo Adriano Taibi... ma non pensavo che dovessimo metterci a confronto in questi termini...!!!
non volevo arrivare a questo, io non ho dato niente per verità assoluta...
ho SOLAMENTE consigliato a tutti (consiglio sincero) di leggere un libro, e ho nominato dei musicisti che seguono quel tipo di scuola, tutto qua!

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #68 on: July 09, 2009, 10:35:46 PM »
Ultima cosa: non ho mai letto il libro di Jacobs ma ho seguito alcuni corsi in cui ne parlavano, però per insegnare la tromba ad un ragazzino o a chiunque altro non mi sembra che basti dirgli "song and wind"  et voilà!! un nuovo marsalis!
Sicuramente è una cosa che può servire per migliorare a suonare quando la tecnica è acquisita ma non per il contrario.

Chi ha detto questo? chi ha detto che diventiamo tutti Marsalis? chi ha detto et voilà???

E comunque mi sono appena abilitato all'insegnamento della tromba nelle scuole medie: ho studiato pedagogia, psicologia, pedagogia musicale, psicologia musicale, e tante altre materie... inoltre ho fatto ben 120 ore di tirocinio... un bel pò di esperienza... e ti dirò... mi sono trovato benino applicando le idee di Jacobs...
ma è solo la mia esperienza, che non ha niente a che vedere con quella del grande Andrea Tofanelli...

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #69 on: July 09, 2009, 10:37:37 PM »
Inoltre ultimamente mi sono accorto di una cosa, che, badate bene, potrebbe essere solo una mia impressione, o potrebbe essere giusta solo per me: se soffio bene, senza forzare, ma sempre in grande quantità, l'impostazione rimane bene da sola, se soffio male tende sempre a muoversi troppo.

Condivido, succede lo stesso a me! ;)

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #70 on: July 09, 2009, 10:40:07 PM »
Scusa ma sono convinto che la tromba è troppo diversa dagli altri ottoni... Nessun altro ottone deve soffiare l'aria nel modo in cui bisogna farlo nella tromba...

Io non dico questo, e Jacobs non dice questo... non interpretate male!!!
Nel libro fa riferimento proprio alle differenze sul modo di soffiare sui vari ottoni, ma ci sono delle idee che valgono per tutti. (se non avete letto il libro non sapete quali sono, quindi evitate di parlare senza sapere...)

Offline ataru

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #71 on: July 09, 2009, 10:44:03 PM »
Ciao a tutti . Intanto vorrei ringraziare Andrea Tofanelli , per aver cominciato a scrivere attivamente sul forum : ascoltatelo , da lui c'e' sempre da imparare !

Se posso apportare il mio piccolo contributo , bhe se avete il terzo capitolo della collana "Jazz istruzioni per l'uso" di Massimo Nunzi , guardate lo speciale in cui Bosso spiega come si respira e come usare il diframma a seconda dell'altezza delle note ,provate a fare esattamente quello che dice . E' una cosa semplicissima , ma i risultati si sentono (sempre che non abbiate altri problemi trombettistici ) .
Personalmente mi aiuta molto prendere aria con la parte bassa , ma con i muscoli addominali un po' in tensione , in maniera che l'aria sembri riempire inizialmente la zona renale (insomma se vi mettete le mani sulla parte bassa della schiena , sembra che l'aria arrivi proprio li').
Ciao,

Daniele

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #72 on: July 09, 2009, 10:45:16 PM »
Mi scuso con tutti per il numero eccessivo di risposte, ma ho ricevuto una valanga di attacchi... dovevo rispondere!
Ne approfitto per dire che la discussione ha preso una piega che non mi piace, apprezzo tantissimo Andrea Tofanelli che si mette a discutere con noi di queste cose, ma non apprezzo chi risponde giusto per dare ragione ad Andrea, o chi parla delle cose senza nemmeno aver toccato mai con mano...

Inoltre mi scuso se ho usato dei toni un pò eccessivi, forse ero un pò arrabbiato, in particolare mi scuso con te Andrea, se ti sono sembrato un pò troppo presuntuoso, ma nei miei primi interventi avevo solo consigliato di leggere il libro, tutto qua!

Ora vi lascio e grazie per la discussione.

Adriano

Offline cariu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #73 on: July 10, 2009, 10:01:31 AM »
Mi scuso con tutti per il numero eccessivo di risposte, ma ho ricevuto una valanga di attacchi... dovevo rispondere!
Ne approfitto per dire che la discussione ha preso una piega che non mi piace, apprezzo tantissimo Andrea Tofanelli che si mette a discutere con noi di queste cose, ma non apprezzo chi risponde giusto per dare ragione ad Andrea, o chi parla delle cose senza nemmeno aver toccato mai con mano...

Inoltre mi scuso se ho usato dei toni un pò eccessivi, forse ero un pò arrabbiato, in particolare mi scuso con te Andrea, se ti sono sembrato un pò troppo presuntuoso, ma nei miei primi interventi avevo solo consigliato di leggere il libro, tutto qua!

Ora vi lascio e grazie per la discussione.

Adriano
In effetti a volte la discussione sembrava un po' tesa, ma penso che sia dovuto in parte al mezzo stesso che usiamo che porta un po' a fraintendere i concetti e il modo con cui sono espressi.
Io ho apprezzato i tuoi interventi e spero che tu voglia continuare ad intervenire su questo argomento, interessante per me e penso anche per altri.
Fabio "Cariù"

Offline StefanoMassari

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #74 on: July 10, 2009, 10:33:48 AM »
Condivido quello che dice Adriano Taibi, non tanto in merito al libro di Jacobs che non ho letto per cui non posso dare un parere ,ma per il clima che si sta  instaurando poco sereno,
Anch'io avrei da dire molte cose su impostazione ,aria ecc ma ho smesso di chiedere o portare la mia esperienza " pur modesta" perchè appena ti muovi fuori dai binari vieni subito cassato e criticato " a volte per partito preso".
Non vorrei che un clima  poco  sereno ci portasse  alle cattiverie e alle  assurdità   della discussione " Strappati"  forum tromba!
Ciao!
Stefano Massari
Stefano Massari