Author Topic: Utilizzo del diaframma  (Read 46174 times)

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Offline anrapa

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #90 on: July 10, 2009, 01:10:37 PM »
Cioè?

Cioè nessuna scuola è più importante di un'altra, tutti valgono per quello che riescono a dimostrare tramite i ragionamenti, è lasciata al singolo la libertà di scegliere quello che PER LUI è meglio.
Qualsiasi prevaricazione non è ben vista, che sia portata avanti da Vizzutti, da me o dalla buonanima di Maynard.
Ho talmente tanto in odio quello che è successo con il TCE e poi con "l'altra storia" che non voglio mai più vedere scene del genere.
Avendo l'invidiabile (ma neanche tanto) potere di mettere a tacere chi si comporta contro il bene comune state certi che il primo che trasgredirà verrà "rimesso in riga" nel giro di pochi secondi.

Continuo a pensare che concorderai.
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Offline Dizzy123

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #91 on: July 10, 2009, 01:59:22 PM »
E tutti fanno usare lo spirometro.

Conosco Parodi da 3-4 anni, non mi ha mai detto, ma neanche parlato di spirometri e cose varie, mi ha fatto usare solo il Berp. Stesso discorso quando ho frequentato il masterclass con Pierobon solo il berp! Per non parlare di Daniele Giardina che mi ripete sempre: TROPPE PIPPE!!!!!
Altro che "no pressing", se non ti "avviti" il bocchino alle labbra non suoni!!!

Offline cariu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #92 on: July 10, 2009, 05:45:01 PM »
Mi sembra che il clima si sia rasserenato, finalmente!

Ne approfitto per scrivere un paio di cose per far funzionare meglio il forum:

1 sarebbe meglio esprimere il proprio concetto o idea in maniera chiara, con un linguggio comprensibile a tutti, ma utilizzando termini precisi per evitare fraintendimenti che allungano inutilmente le discussioni, piuttosto rileggere bene il messaggio prima di inviarlo;

2 cercare di essere oggettivi e lasciare un po' da parte le emozioni, siano esse esuberanza o nervosismo.

3 cercare di scrivere dell'argomento del topic senza andare fuori tema, altrimenti in ogni topic si parla di tutto e di niente;

4 il forum mi piace un sacco, mi diverte, ho conosciuto altre persone (alcune anche di persona): ma oltre al cazzeggio e alle compra vendite è un mezzo di informazione su determinati argomenti e sfruttiamolo al meglio per questa opportunità, parlo soprattutto per quelli come me che conoscono di meno e sono aperti a conoscere.

Grazie
Fabio
Fabio "Cariù"

Offline mildav

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #93 on: July 10, 2009, 06:58:54 PM »
Rapa
non parla del diaframma o delle labbra come fondamentali per il registro acuto da più importanta alla lingua!
Elemento basilare per la flessibilità ed il registro acuto!
Come lo collochiamo nelle scuole trombettistiche?

mi piacerebbe approfondire l'argomento perchè anch'io ho delle idee in merito
giuseppe mariani
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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #94 on: July 10, 2009, 08:39:22 PM »
Conosco Parodi da 3-4 anni, non mi ha mai detto, ma neanche parlato di spirometri e cose varie, mi ha fatto usare solo il Berp. Stesso discorso quando ho frequentato il masterclass con Pierobon solo il berp! Per non parlare di Daniele Giardina che mi ripete sempre: TROPPE PIPPE!!!!!

Bene. Secondo me meglio così.
Ma io non mi riferivo a Parodi.

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #95 on: July 10, 2009, 08:47:56 PM »
La suola americana che tradizionalmente ha "creato" più acutisti, ovvero curando di più l'estensione della tromba, è la Stevens-Costello.
E dice di TENERE LA LINGUA BASSA.
E io condivido.
Basta provare per credere.
Poi, ovviamente, se uno si trova meglio ad alzare la lingua fa bene ad usarla in tal senso.
Visto che avete seguito alcune lezioni di Adam Rapa in questo periodo, da quello che ricordo avendo suonato con lui in Canada, credo che lui la lingua la usi alta per l'estensione anche se non è un acutista vero e proprio.

La regola vuole, infatti, che più la lingua si alza più si schiaccia il suono e si chiude la colonna d'aria.
Questa è fisica.
Provare per credere.
Sono pronto a scommetterci un mese di stipendio al conservatorio.

Trovare un "giusto equilibrio" è invece giusto.
E probabilmente il buon Adam lo trova questo equilibrio.
Ma schiacciare la lingua troppo in su fa solo un gran danno al suono e crea troppa "resistenza" sullo strumento.

Io queste cose ve le dico, senza scrivere metodi e violentare nessuno, poi fate voi.

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #96 on: July 10, 2009, 08:49:32 PM »
Cioè nessuna scuola è più importante di un'altra, tutti valgono per quello che riescono a dimostrare tramite i ragionamenti

Errore: tramite i risultati. Non tramite i ragionamenti.

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #97 on: July 10, 2009, 09:48:51 PM »
Qualsiasi prevaricazione non è ben vista, che sia portata avanti da Vizzutti, da me o dalla buonanima di Maynard.

Non capisco.
Quindi secondo te io sto facendo prevaricazione a dare dei consigli che invece funzionano su allievi trombettisti in gran parte del mondo?
Qui non si parla di scuole: si parla di cose che funzionano o non funzionano almeno nel 90% dei casi.
La prevaricazione, in questo caso, sta nello zittire chi dice le cose giuste. O no?

Offline StefanoMassari

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #98 on: July 10, 2009, 11:26:04 PM »
Andrea , hai spiegato dettagliatamente e in modo preciso quello che ha detto Rapa, e condivido anche che non è un acutista puro, lui stesso ha detto che su  certi registri non ci arriva, ma il suo suono " vuoi perchè come dici tu, ha trovato il giusto equilibrio"  non  è assolutamente schiacciato , mi ha dato l'impressione che l'aria  non trovi ostacoli corre sempre, senza  impedimenti di qualsiasi genere.
Ciao!
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Offline Zosimo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #99 on: July 11, 2009, 12:47:36 AM »
Su queste tematiche è difficile trovare una soluzione. Nel senso il  Tofa dice lingua bassa e suona alla grande, Adam rapa dice di usarla e suona alla grande altri dicono che la lingua è meglio lasciarla da parte e suonano alla grande. Quindi boh doh
Ps: Ma non potevo suonare uno strumento non a fiato maremma bucaiola smil
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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #100 on: July 11, 2009, 01:34:14 AM »
Andrea , hai spiegato dettagliatamente e in modo preciso quello che ha detto Rapa, e condivido anche che non è un acutista puro, lui stesso ha detto che su  certi registri non ci arriva, ma il suo suono " vuoi perchè come dici tu, ha trovato il giusto equilibrio"  non  è assolutamente schiacciato , mi ha dato l'impressione che l'aria  non trovi ostacoli corre sempre, senza  impedimenti di qualsiasi genere.
Ciao!
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Adam mica è scemo. Sa come far uscire il bel suono comunque, e usa strumenti pesanti. Secondo me, sentendolo suonare, se abbassasse la lingua aumenterebbe notevolmente anche l'estensione. la prossima volta che ci suono insieme provo a parlargliene. La lingua è un'arma a doppio taglio e influisce sul suono, se si esagera il suo uso. Suonando piano va benissimo, ma se si vuole aprire il registro acuto la famosa "i" diventa un bell'ostacolo. Questo è un dato di fatto e, ripeto, tutto ciò che affermo posso provarlo sui trombettisti in qualsiasi momento.
Ormai sono anni che questo tipo consiglio funziona alla grande almeno sul 99% dei trombettisti che vengono a lezione.
E pensa che su questo DIFFERISCO DA GHITALLA, perchè lui diceva di fare una specie di THS sibilato, mentre io sperimentando su di me ho trovato che la lingua bassa fa correre meglio l'aria e la velocizza di più tenendo sempre e comunque una bella colonna d'aria. Poi, nel tempo, ho scoperto che l'80% delle cose di Ghitalla erano prese dalla Stevens-Costello la quale indicava come condizione fondamentale per aprire il registro acuto la POSIZIONE DELLA LINGUA ASSOLUTAMENTE BASSA. E io condivido.

Offline anrapa

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #101 on: July 11, 2009, 07:40:06 AM »
Errore: tramite i risultati. Non tramite i ragionamenti.
Non ti seguo: se la scuola che usa una persona non lo ha portato a raggiungere i risultati più alti al mondo questa non vale nulla? E se qualcuno questi risultati li ha raggiunti con quella scuola ma non fa parte del forum allora quella scuola non vale tanto quanto quella utilizzata dall'elemento più bravo del forum?

Non capisco.
Quindi secondo te io sto facendo prevaricazione a dare dei consigli che invece funzionano su allievi trombettisti in gran parte del mondo?
Qui non si parla di scuole: si parla di cose che funzionano o non funzionano almeno nel 90% dei casi.
La prevaricazione, in questo caso, sta nello zittire chi dice le cose giuste. O no?

Ma perchè non possono esistere due cose contemporaneamente? Perchè bisogna fare a gara a quale sistema è migliore? Ma non è possibile convivere? E' per forza una sola LA Verità?

Nella fattispecie: quello che ho sentito e visto fare è ben oltre qualsiasi cosa mi sia mai capitato di sentire in passato, ma di gran lunga. Eccezion fatta per l'estensione (che si ferma "solo" ad un Sol sopra il Do bisacuto, in pratica due ottave sopra il sol che si trova sopra il pentagramma) non sono riuscito a trovare un solo punto in cui quello che dice e fa Adam Rapa sia inferiore a qualsiasi altro trombettista mi sia mai capitato di sentire.
Mi riferisco al controllo delle note, alla bellezza del suono, agli attacchi, allo staccato, alla precisione in particolare, alla gamma dinamica, alla resistenza alla fatica, alla (non) necessità di riscaldamento, alla refrattarietà ai giorni senza studio, alla costanza di rendimento, agli "attacchini". Ed il tutto avendo un'impostazione di labbra incredibilmente aperta ed usando una quantità d'aria veramente minima...

Ora, pur ammettendo che sia Adam Rapa ad essere un alieno e che quindi quello che fa funzioni solo su di lui, mi chiedo in primo luogo cosa succederebbe se tenesse la lingua bassa (secondo me non riuscirebbe a far uscire una nota decente perchè la sua tecnica si basa proprio su un uso diverso di questa), ma soprattutto mi chiedo che senso abbia cercare di affermare la superiorità di una scuola piuttosto che un'altra.

Sono discussioni che sinceramente non mi interessano e se proprio mi devono interessare e devo quindi andare a vedere i risultati non sono certo che quello che dice Adam Rapa sia "dannoso", anzi!
Io è una vita che cerco di ottenere risultati usando, senza saperlo, un 90-95% di quello che fa Adam Rapa. Fortunatamente ho capito quali fossero i parametri che mi impedivano di sbloccarmi da un punto morto.
Ieri sera ho fatto le mie solite 3 ore di concerto con il gruppo Funky e ho sperimentato un po'... risultato: a fine concerto ero fresco come se non avessi affatto suonato (letteralmente), il suono era MOLTO migliore, l'intonazione idem, la precisione negli attacchi e sui ppp incredibilmente migliore. Persino il pubblico (abbiamo dei fan che ci seguono ad ogni concerto) ha notato la differenza a sono venuti sul palco a fine concerto per chiedermi cosa fosse successo.
Certo ho fatto le mie belle stecche ma semplicemente perchè devo ancora imparare a coordinare in modo incosciente due nuovi movimenti che Adam mi ha spiegato appena 1 settimana fa.
Inoltre ieri sera, per la prima volta dopo 22 anni, sono riuscito a fare degli shake (fatti bene)!!!

Tutto quello che ho detto non vuole dimostrare assolutamente che i consigli che ho ricevuti siano ASSOLUTAMENTE i migliori al mondo. Semplicemente per me funzionano ad un livello superiore rispetto a quello che ho raggiunto con quelli che mi hai dato tu (che a loro volta sono serviti a sbloccarmi rispetto alla "fase Chicago").
Insomma, è una evoluzione continua, non escludo che fra 1 anno io sia pronto per tornare a quello che San Ghitalla dice, ottenendo risultati ancora migliori. Se così sarà non sarà una "vittoria" di una scuola rispetto ad un'altra, sarà piuttosto una vittoria mia: persona disposta ad ascoltare apertamente qualsiasi teoria cercando di cogliere il meglio di tutte.

Non vorrei mai trovarmi nella condizione di quel tizio nella caverna che può osservare il mondo solo attraverso le ombre proiettate su un muro (qualche "studioso" mi può dare una mano a ricordare quale filosofo aveva parlato di questa metafora?).


Insomma, non è una guerra di religione, non è una critica a Ghitalla, non è una critica ad Andrea Tofanelli, non a "Chicago" o "TCE" e tanto meno un "gloria" per quello che mi ha detto Adam Rapa.


Semplicemente non mi piacciono gli assolutismi perchè castrano la voglia degli utenti di dire la loro o anche solo di chiedere consiglio.




(ed il fatto che io abbia sentito la necessità di scrivere un messaggio del genere la dice LUNGA...)












P.S.
E se il metro di paragone per decidere quale scuola sia la "migliore" fosse la tecnica alla Nakariakov? Buttiamo alle ortiche Chicago, Ghitalla e Adam Rapa? Insomma, tutta questa discussione è assolutamente insensata.
AR Resonance

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Offline Dizzy123

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #102 on: July 11, 2009, 09:10:09 AM »
Bene. Secondo me meglio così.
Ma io non mi riferivo a Parodi.


Ok allora, però leggendo la parola tutti credevo fosse riferito anche a lui!
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Offline Asterix

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #103 on: July 11, 2009, 12:04:56 PM »
Io non dico questo, e Jacobs non dice questo... non interpretate male!!!
Nel libro fa riferimento proprio alle differenze sul modo di soffiare sui vari ottoni, ma ci sono delle idee che valgono per tutti. (se non avete letto il libro non sapete quali sono, quindi evitate di parlare senza sapere...)
Scusami Adriano... Mi sono spiegato male: intendevo dire che secondo me un trombettista non deve andare a lezione da un trombonista o un tubista. Peggio ancora da un cornista (ma questa è una mia vendetta personale  sbellicars sbellicars sbellicars)
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Offline Zosimo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #104 on: July 11, 2009, 12:12:31 PM »
Il filosofo era Platone nel mito della caverna. Ignorantone fenomen
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