Author Topic: Utilizzo del diaframma  (Read 46195 times)

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Offline nic

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #105 on: July 11, 2009, 12:57:24 PM »
OT, un'idea per il forum:

Quantunque Flaubert con Madame Bovary abbia mostrato il contrario, io penso che leggere dei libri non faccia mai male.
E visto che questo topic animato ha all'origine IL LIBRO di Jacobs, a questo punto mi piacerebbe leggerlo. Ma costa 30 euro più spese di spedizione. Per una fiammata di curiosità, posso seguire il suggerimento dell'ottimo Adriano? No, non posso. E mettiamo che in quel LIBRO ci sia consegnata - non dico tanto - un'ideuzza che per me si rivela fondamentale? sarebbero 30epassa euro spesi bene.

Ancora: tutti abbiamo tanti libri in pdf, Colin, Clarke, Arban,... Ma Il Nuovo Gatti con cd? Io ce l'ho e lo metterei volentieri a disposizione. Significa che con lo scambio ognuno può farsi la copia di un libro prestato? Questo va alla discrezione del singolo e non del forum. Il singolo decide se tenere un comportamento illegale, dato che la legge vigente vieta la riproduzione integrale ma non il prestito. A me piacerebbe individuare tramite la biblioteca i libri da acquistare a botta sicura, anche perché io preferisco mettere sul leggio un libro e non la solita stampa da un pdf.

Altro problema: si va a Santa Fiora, ci si prenota con Vizzutti e si tira fuori uno dei suoi libri stampato a casa dal pdf. Qualcuno del forum che c'è passato mi ha detto che gente di mondo come Vizzutti non dice nulla, ma le espressioni che assumono gli autori non sono di radiosa felicità.

Quindi l'idea è questa: costituire una biblioteca per scambiarci le pubblicazioni. Per esempio io avrei un po' di libri da mettere a disposizione, libri per debuttanti con tanto di cd. Ognuno contribuisce con quello che ha. E Adriano, per esempio, con l'ormai celebre libro della discordia.

Lasciamo che altri libri siano cause di conflitti penosi per l'intelligenza umana: penso ai libri delle religioni rivelate.
Non permettiamo che un'idea o un libro, seppure importante e a quanto vedo controverso come quello di Jacobs, crei sentimenti di avversione fra di noi.


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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #106 on: July 12, 2009, 11:39:19 AM »
La mia esperienza personale, non assolutistica, è che troppa filosofia rovina il trombettismo.
Più ignorante il trombettista è, e meglio suona.   smil

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #107 on: July 12, 2009, 11:49:20 AM »
Non ti seguo: se la scuola che usa una persona non lo ha portato a raggiungere i risultati più alti al mondo questa non vale nulla? E se qualcuno questi risultati li ha raggiunti con quella scuola ma non fa parte del forum allora quella scuola non vale tanto quanto quella utilizzata dall'elemento più bravo del forum?

Ma perchè non possono esistere due cose contemporaneamente? Perchè bisogna fare a gara a quale sistema è migliore? Ma non è possibile convivere? E' per forza una sola LA Verità?

Nella fattispecie: quello che ho sentito e visto fare è ben oltre qualsiasi cosa mi sia mai capitato di sentire in passato, ma di gran lunga. Eccezion fatta per l'estensione (che si ferma "solo" ad un Sol sopra il Do bisacuto, in pratica due ottave sopra il sol che si trova sopra il pentagramma) non sono riuscito a trovare un solo punto in cui quello che dice e fa Adam Rapa sia inferiore a qualsiasi altro trombettista mi sia mai capitato di sentire.
Mi riferisco al controllo delle note, alla bellezza del suono, agli attacchi, allo staccato, alla precisione in particolare, alla gamma dinamica, alla resistenza alla fatica, alla (non) necessità di riscaldamento, alla refrattarietà ai giorni senza studio, alla costanza di rendimento, agli "attacchini". Ed il tutto avendo un'impostazione di labbra incredibilmente aperta ed usando una quantità d'aria veramente minima...

Ora, pur ammettendo che sia Adam Rapa ad essere un alieno e che quindi quello che fa funzioni solo su di lui, mi chiedo in primo luogo cosa succederebbe se tenesse la lingua bassa (secondo me non riuscirebbe a far uscire una nota decente perchè la sua tecnica si basa proprio su un uso diverso di questa), ma soprattutto mi chiedo che senso abbia cercare di affermare la superiorità di una scuola piuttosto che un'altra.

Sono discussioni che sinceramente non mi interessano e se proprio mi devono interessare e devo quindi andare a vedere i risultati non sono certo che quello che dice Adam Rapa sia "dannoso", anzi!
Io è una vita che cerco di ottenere risultati usando, senza saperlo, un 90-95% di quello che fa Adam Rapa. Fortunatamente ho capito quali fossero i parametri che mi impedivano di sbloccarmi da un punto morto.
Ieri sera ho fatto le mie solite 3 ore di concerto con il gruppo Funky e ho sperimentato un po'... risultato: a fine concerto ero fresco come se non avessi affatto suonato (letteralmente), il suono era MOLTO migliore, l'intonazione idem, la precisione negli attacchi e sui ppp incredibilmente migliore. Persino il pubblico (abbiamo dei fan che ci seguono ad ogni concerto) ha notato la differenza a sono venuti sul palco a fine concerto per chiedermi cosa fosse successo.
Certo ho fatto le mie belle stecche ma semplicemente perchè devo ancora imparare a coordinare in modo incosciente due nuovi movimenti che Adam mi ha spiegato appena 1 settimana fa.
Inoltre ieri sera, per la prima volta dopo 22 anni, sono riuscito a fare degli shake (fatti bene)!!!

Tutto quello che ho detto non vuole dimostrare assolutamente che i consigli che ho ricevuti siano ASSOLUTAMENTE i migliori al mondo. Semplicemente per me funzionano ad un livello superiore rispetto a quello che ho raggiunto con quelli che mi hai dato tu (che a loro volta sono serviti a sbloccarmi rispetto alla "fase Chicago").
Insomma, è una evoluzione continua, non escludo che fra 1 anno io sia pronto per tornare a quello che San Ghitalla dice, ottenendo risultati ancora migliori. Se così sarà non sarà una "vittoria" di una scuola rispetto ad un'altra, sarà piuttosto una vittoria mia: persona disposta ad ascoltare apertamente qualsiasi teoria cercando di cogliere il meglio di tutte.

Non vorrei mai trovarmi nella condizione di quel tizio nella caverna che può osservare il mondo solo attraverso le ombre proiettate su un muro (qualche "studioso" mi può dare una mano a ricordare quale filosofo aveva parlato di questa metafora?).


Insomma, non è una guerra di religione, non è una critica a Ghitalla, non è una critica ad Andrea Tofanelli, non a "Chicago" o "TCE" e tanto meno un "gloria" per quello che mi ha detto Adam Rapa.


Semplicemente non mi piacciono gli assolutismi perchè castrano la voglia degli utenti di dire la loro o anche solo di chiedere consiglio.




(ed il fatto che io abbia sentito la necessità di scrivere un messaggio del genere la dice LUNGA...)












P.S.
E se il metro di paragone per decidere quale scuola sia la "migliore" fosse la tecnica alla Nakariakov? Buttiamo alle ortiche Chicago, Ghitalla e Adam Rapa? Insomma, tutta questa discussione è assolutamente insensata.


Troppa confusione, che porta a troppi ragionamenti contorti. supposizioni e fraintendimenti. E il tutto diventa antipatico.
Direi che è meglio lasciar perdere per non inoltrarsi in un ginepraio.
Tanto alla fine ognuno sceglie la strada che vuole, oppure (ancora meglio) prende un pò da tutti come un ape che sugge di fiore in fiore.....

Il cammino nella formazione di un trombettista è molto lungo, spesso costellato da eccitanti scoperte ma anche da brucianti delusioni. Alcune volte si pensa di aver imboccato un'autostrada dove filare veloci verso la meta finale e invece poi troviamo addirittura il cartello "strada chiusa" senza nemmeno il casello e non sappiamo nemmeno come tornare indietro.   polliceg

Altre volte invece una stradina di campagna si trasforma in un'autostrada a 4 corsie senza traffico.  pollices

Non esistono strade sicure al 100%, e molto dipende da noi come le mettiamo in atto.
Ma la legge dei grandi numeri, pur senza dare la sicurezza al 100%, dà sempre un'indicazione in più di tranquillità.


Offline Asterix

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #108 on: July 12, 2009, 01:10:15 PM »
Secondo me stiamo come al solito arrampicandoci sugli specchi. Per quel poco che ci ho capito la scuola migliore è quella che ha i concetti più flessibili per adattarli alle esigenze diverse che ogni allievo ha. Tutti i concetti finora espressi sono utili per tutti ma in proporzioni diverse per ognuno di noi: la grandezza dell'insegnate sta nel dosarle a seconda delle caratteristiche dell' allievo. E' vero che è un grande allievo che fa risultare grande l'insegnante ma se un insegnante ha l' 80% di allievi che fanno carriera molto probabilmente sa fare il suo lavoro qualunque sia il metodo che usa. Poi i geni nascono e davanti a quelli  ovazion
A me quello che ha detto Adam torna utilissimo per cercare di suonare più rilassato: mi ha detto che uso la forza di due energumeni quando basterebbe quella di un bambino. La stessa cosa me la disse Andrea tempo fa. In questo caso sono due insegnanti alle prese con la stessa capra che non capisce un ca**o. Quando mi rilasso (come dicono entrambi) metto la carne nel bocchino come dice Tofa e soffio libero come dice Adam volano via i tromboni dalla fila davanti poi però mi concentro e tutto va a ramengo! Chi ha ragione qui allora? Tofa, Adam, Jacobs, Ghitalla? Ve lo dico io: il mio Babbo che mi ha detto di fare l'elettricista!
L'INVIDIA E' UNA BRUTTA BESTIA!

Offline nic

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #109 on: July 12, 2009, 02:18:33 PM »
Più ignorante il trombettista è, e meglio suona.   smil

Dave Douglas? Wadada Leo Smith?
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Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #110 on: July 12, 2009, 02:28:53 PM »
La mia esperienza personale, non assolutistica, è che troppa filosofia rovina il trombettismo.
Più ignorante il trombettista è, e meglio suona.   smil
In questo caso io dovrei essere Marsalis sbellicars
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Frank Zappa

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #111 on: July 12, 2009, 03:32:19 PM »
Dave Douglas? Wadada Leo Smith?


Arturo Sandoval? Dizzy Gillespie? Maurice Andrè? Jens Lindemann? Andrea Dell'Ira? Andrea Giuffredi? Davide Simoncini?
Fai te. Le liste di nomi non servono.
Le parole e la filosofia trovano ragion d'essere nei libri e nei forums, poi con la tromba in mano serve suonare.
Meglio parlare meno e suonare di più.
Comunque, per chi non avesse capito, la mia è una battuta che dico da secoli, l'ho sempre detta anche sull'altro forum, per far capire che...meno chiacchiere e SUOOOOONAAAAAAAAAA!!!!!!!
 smil

Offline ataru

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #112 on: July 13, 2009, 12:31:49 AM »
Mi sembrava interessante proporvi questo :

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=45YsHqoTiaY[/youtube]

Offline anrapa

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #113 on: July 14, 2009, 10:10:43 AM »
E' un video che avevo, forse, già commentato in passato. Vale sicuramente la pena commentarlo un'altra volta: Nick in questo video dimostra quanto poca aria sia necessaria per suonare la tromba e, soprattutto, quanto meno ce ne voglia tanto più in alto si va (contrariamente alle credenze popolari). E' solo una questione di efficienza. Spiega inoltre come non sia necessario, secondo lui, riempirsi completamente d'aria se bisogna suonare delle brevi frasi. Un altro argomento che tocca è la cosiddetta respirazione "Wedge" inventata da Bobbt Shew. In pratica si permette alle spalle di alzarsi in modo da potersi riempire di più rispetto al solito e, successivamente, si aumenta la pressione interna dell'aria comprimendo gli addominali. Solo successivamente si lascia andare tutta la pressione. Non capisco il senso di questo pre caricamento (anche se a volte l'istinto mi porta a farlo) se comunque è possibile ottenere gli stessi risultati senza questa compressione.

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Offline genuzzu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #114 on: July 14, 2009, 10:26:10 AM »
E' un video che avevo, forse, già commentato in passato. Vale sicuramente la pena commentarlo un'altra volta: Nick in questo video dimostra quanto poca aria sia necessaria per suonare la tromba e, soprattutto, quanto meno ce ne voglia tanto più in alto si va (contrariamente alle credenze popolari). E' solo una questione di efficienza. Spiega inoltre come non sia necessario, secondo lui, riempirsi completamente d'aria se bisogna suonare delle brevi frasi. Un altro argomento che tocca è la cosiddetta respirazione "Wedge" inventata da Bobbt Shew. In pratica si permette alle spalle di alzarsi in modo da potersi riempire di più rispetto al solito e, successivamente, si aumenta la pressione interna dell'aria comprimendo gli addominali. Solo successivamente si lascia andare tutta la pressione. Non capisco il senso di questo pre caricamento (anche se a volte l'istinto mi porta a farlo) se comunque è possibile ottenere gli stessi risultati senza questa compressione.

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Offline DarioT

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #115 on: July 14, 2009, 10:54:32 AM »
Gang,
in molti interventi si parla di "tanta" o "poca" aria, ma penso che la cosa sia fuorviante se non si aggiunge almeno la "sezione" e la "pressione" o "velocita' " !!   Il risultato di un filo d'aria pero' compresso fa, in ogni caso, "tanta"....
(bisogna ammettre che qui i clarinettisti sono piu' bravi, parlando di aria "calda" e "fredda"  ;D)

L'unico che non lascia adito a dubbi e' il Tofa: tanta aria, compressa, in una colonna d'aria compatta !!
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Offline genuzzu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #116 on: July 14, 2009, 10:56:12 AM »

(bisogna ammettre che qui i clarinettisti sono piu' bravi, parlando di aria "calda" e "fredda"  ;D )
E tu ne sai qualcosa, vero? sbellicars

Offline anrapa

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #117 on: July 14, 2009, 11:10:41 AM »
Gang,
in molti interventi si parla di "tanta" o "poca" aria, ma penso che la cosa sia fuorviante se non si aggiunge almeno la "sezione" e la "pressione" o "velocita' " !!   Il risultato di un filo d'aria pero' compresso fa, in ogni caso, "tanta"....
(bisogna ammettre che qui i clarinettisti sono piu' bravi, parlando di aria "calda" e "fredda"  ;D)

L'unico che non lascia adito a dubbi e' il Tofa: tanta aria, compressa, in una colonna d'aria compatta !!


Quando parlo di TANTO o POCA aria mi riferisco solo ed esclusivamente alla QUANTITA', non alla velocità o compressione. E nella fattispecie, giusto per non doverlo scrivere nel prossimo messaggio (sono maligno, lo so...), in genere specifico se si parla di aria PRESA prima di suonare o di aria EMESSA mentre si suona.
Al riguardo ci sono varie scuole di pensiero, ognuna ha i suoi pro e contro.
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Offline Zosimo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #118 on: July 14, 2009, 12:40:15 PM »
Ma quando dite aria compressa cosa intendete precisamente?
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline DarioT

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #119 on: July 14, 2009, 01:16:46 PM »
Ma quando dite aria compressa cosa intendete precisamente?

Per come la intendo io e' la differenza tra quando ti soffi sulle mani per riscaldarle, e quando invece soffi su una candela per spegnerla: la seconda e' aria "compressa" o, sicuramente ancora meglio, aria emessa con piu' velocita' !!

E, se Bernulli non era uno stupido, non si puo' parlare di quantita' se non si parla anche di velocita'...  ;)
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