Author Topic: i danni del piffero nella scuola media  (Read 18626 times)

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Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #30 on: August 09, 2009, 05:22:48 PM »
disapprovo il "benaltrismo".
Il "benaltrismo" impaccia la discussione produttiva di risultati, confonde le idee, non porta da nessuna parte.
Anche i politici (in questo forum la politica non è ammessa) i politici, dicevo, che pronunciano "il problema è ben altro" stanno sempre dalla parte opposta alla mia, cioè stanno dalla parte opposta di chi ha ragione. (............e che ragioni forti!    Leporello)
ho scritto così per non scrivere che tu non sai nemmeno cosa sia la teologia della liberazione... le ragioni forti sappiamo cosa portano e cosa anno portato qualche anno fa in Italia...
L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto… la guerra!
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Offline barbagianni

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #31 on: August 09, 2009, 06:40:39 PM »
................ tu non sai nemmeno cosa sia la teologia della liberazione... le ragioni forti sappiamo cosa portano e cosa anno portato qualche anno fa in Italia...

cosa io sappia o no, tu non lo puoi sapere.
Tutti però ora sappiamo che tu non sai nemmeno l'ortografia del verbo avere, figuriamoci la coniugazione.
Troppi libri ci separano, cioè, a scanso di equivoci, troppi ne ho letti più di te.
« Last Edit: August 09, 2009, 06:48:00 PM by barbagianni »

Offline Enricus IX

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #32 on: August 09, 2009, 06:42:10 PM »
ho scritto così per non scrivere che tu non sai nemmeno cosa sia la teologia della liberazione...

Purtroppo la conosco, come conosco la Libertatis Nuntius (1984) e la Libertatis Conscientia (1986) emesse dal Sant'Uffizio, così come le scomuniche pendenti su diversi suoi aderenti...  ;)

Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #33 on: August 09, 2009, 07:08:24 PM »
cosa io sappia o no, tu non lo puoi sapere.
Tutti però ora sappiamo che tu non sai nemmeno l'ortografia del verbo avere, figuriamoci la coniugazione.
Troppi libri ci separano, cioè, a scanso di equivoci, troppi ne ho letti più di te.
Trimalcione ti va bene? pollices
non sai chi io sia nè cosa faccia ti arroghi tanti diritti in tutti i campi, ti incazzi in pubblico, credi di conoscere più degli altri...
ecco a voi Dio...
Ronny James Dio....i libri ce li hai sotto i piedi per sentirti più alto...
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Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #34 on: August 09, 2009, 07:16:02 PM »
Purtroppo la conosco, come conosco la Libertatis Nuntius (1984) e la Libertatis Conscientia (1986) emesse dal Sant'Uffizio, così come le scomuniche pendenti su diversi suoi aderenti...  ;)
doh Ma tu ascolti con un orecchio o con tutt'e (chiedo scusa al barbagianni per la licenza) due? I libri dell'altra parte li conosci? L'allora estensore di quei documenti ha qualche giorno fa pubblicato un bellissimo documento in cui avvalla molte di quelle cose contro cui scrisse 25 anni fa! salut
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Offline barbagianni

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #35 on: August 10, 2009, 12:10:22 AM »
Beh forse non solo la scuola media.......

Be' si scrive con l'apostrofo, non con la "h", perché Be' è: "Bene" abbreviato; non si scrive il "ne" ed al suo posto si mette l'apostrofo.

In questo topic hai messo  la "h" dove non occorre e l'hai omessa laddove è necessaria. Ma chi ti ha dato la licenza elementare? Dei maestri che ne sapevano meno dei bidelli?

Allora, prima di parlare con tanta sicumera fondata sul nulla - se osserviamo le evidenze, e.g. "anno" senza la "h"  - occorrerebbe che tu studiassi ancora qualche decennio, poi, se oltre a studiare avrai assimilato, avrai capito i testi e sarai in grado di ripetere ciò che hai appreso, be', allora ne riparleremo.
« Last Edit: August 10, 2009, 12:19:46 AM by barbagianni »

Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #36 on: August 10, 2009, 08:21:23 AM »
Be' si scrive con l'apostrofo, non con la "h", perché Be' è: "Bene" abbreviato; non si scrive il "ne" ed al suo posto si mette l'apostrofo.

In questo topic hai messo  la "h" dove non occorre e l'hai omessa laddove è necessaria. Ma chi ti ha dato la licenza elementare? Dei maestri che ne sapevano meno dei bidelli?

Allora, prima di parlare con tanta sicumera fondata sul nulla - se osserviamo le evidenze, e.g. "anno" senza la "h"  - occorrerebbe che tu studiassi ancora qualche decennio, poi, se oltre a studiare avrai assimilato, avrai capito i testi e sarai in grado di ripetere ciò che hai appreso, be', allora ne riparleremo.

 
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Offline anrapa

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #37 on: August 10, 2009, 08:55:11 AM »
Ammetto che osservare questa discussione mi diverte parecchio... :D
Se gli altri utenti sono d'accordo (con l'apostrofo...) la lascerei aperta per vedere fino a dove si giunge......... AHAHHAHAHAHHA

(mi raccomando, Franceschet e Barbagianni, non passate alle vie di fatto, la discussione deve essere comunque "civile"...)

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Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #38 on: August 10, 2009, 09:23:34 AM »
Ammetto che osservare questa discussione mi diverte parecchio... :D
Se gli altri utenti sono d'accordo (con l'apostrofo...) la lascerei aperta per vedere fino a dove si giunge......... AHAHHAHAHAHHA

(mi raccomando, Franceschet e Barbagianni, non passate alle vie di fatto, la discussione deve essere comunque "civile"...)

;)
ci mancherebbe...
pratico ju jitsu judo e aikido da 10 anni!!! ovazion os
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Offline lucap

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #39 on: August 10, 2009, 10:31:08 AM »
Io sinceramente una discussione così la chiuderei, ma non esprimo un suggerimento, solo un'opinione personale legata al fatto che mentre un nesso tra l'insegnamento del flauto di plastica e la nostra condizione di trombettisti è individuabile, non se ne vede nessuno tra questa e l'opera di teologi-attivisti dell'America Latina.
Gli errori ortografici sono antipatici, ma personalmente li trovo interessanti solo quando hanno risvolti semantici. Non è curioso ad esempio sostenere che qualcuno oggi "avvalla" cose contro cui ha scritto in passato? Ammesso che di un verbo come "avvallare" ci si possa servire, tutto quello che potrebbe significare è che l'estensore di tali critche è non solo costante, ma è anche stato premiato da un pieno successo essendo riuscito a respingere a valle l'attacco della teologia socialista e mondana. Ma questo è l'esatto contrario di ciò che Franceschet voleva sostenere - e tutto ciò è molto interessante nonostante l'argomento per sè mi lasci del tutto indifferente.
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Offline Andrea Tofanelli

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #40 on: August 10, 2009, 10:44:56 AM »
Mi intrometto un attimo su Allevi.
Lo conosco da quando, ancora ragazzino, fu scoperto e prodotto da Jovanotti e Michele Centonze (Soleluna). Quando feci parte del tour "L'Albero" di Jovanotti nel 1997 (tour fantastico...bellissima esperienza) Allevi apriva i concerti intrattenendo il pubblico per quasi un'ora.
Era sconosciuto al pubblico, eppure saliva sul palco, si metteva a suonare DA SOLO di fronte a 10.000, 20.000, addirittura negli stadi anche 40.000 e 50.000 persone e con la sua musica incantava il pubblico, che facilmente avrebbe potuto ignorarlo o fischiarlo. E invece riceveva applausi incredibili.
Ed era esattamente com'è adesso: un ragazzo gentilissimo, rispettosissimo, umile, stravedeva per noi musicisti che salivamo sul palco con Jovanotti, ed era esattamente come adesso "tra le nuvole", cioè viveva e sognava per la musica nel suo mondo musicale fatato che cercava di portare alla gente.
L'ho incontrato di nuovo, recentemente, sia a Crozza Italia che a Sanremo, e ho ritrovato lo stesso Allevi che conoscevo, io.
Carinissimo, gentilissimo, esattamente con gli stessi gesti e le stesse piccole cose che ha sempre fatto in concerto da sempre (il bacio rubato al pianoforte, ecc...), con le sue piccole fobie da pianista un pò pazzo ma sicuramente positivo, e con la sua innegabile bravura.

Ho visto e sentito il concerto che ha fatto dal Senato (era il Senato? Non ricordo bene, scusate se magari sbaglio il luogo) e confesso che mi è piaciuto da morire.

Credo ognuno abbia il diritto di dichiarare se una cosa gli piace o meno. Quindi Allevi può giustamente avere sostenitori ma anche avere una fetta di pubblico al quale la sua musica non piace, o magari lui come personaggio non piace.
E' normale!
Non si può piacere a tutti!

La cosa che mi colpisce, personalmente e profondamente, è l'attacco rabbioso di alcuni critici, giornalisti e musicisti di rango.
E' un attacco talmente violento e offensivo che, se ci pensiamo bene, sembra quasi offensivo anche nei confronti del pubblico che lo segue e lo apprezza, come se fosse composto da caproni.

Quando un artista colpisce le corde dell'animo di un pubblico così vasto in più di 10 anni di concerti live senza l'ausilio di trasmissioni televisive ma semplicemente costruendosi un proprio pubblico sul passaparola generale fino ad arrivare, oggi, ad essere conosciuto e riconosciuto anche dal grosso pubblico e a guadagnarsi le platee anche televisive, significa che ha qualcosa di buono da dire. Cioè: oggi lo vediamo oggetto di attenzione da parte dei media, ma si è guadagnato questa attenzione in tanti anni di concerti sul campo di battaglia.

Non mi interessa quello che l'industria discografica o i giornali possono avergli messo in bocca (affermazioni, paragoni, ecc...), io ascolto quello che lui suona. E a me, sinceramente, piace! Forse sono io stesso un sempliciotto!

Con i teatri mezzo vuoti di pubblico in tutta Italia, le orchestre classiche che rischiano di chiudere per i bilanci in rosso e la cancellazione di tutto ciò che è Cultura che nel nostro Paese si sta progressivamente attuando, direi che è benvenuto un Allevi che cita i Mozart e i Puccini e compagnia bella e magari fa incuriosire una bella fetta di ignaro pubblico al punto di domandarsi "Ma chi è sto' Mozart? E Puccini? Aspetta che vado a comprarmi qualche disco e me li ascolto", scoprendo una tradizione musicale colta che va a perdersi.
Allevi può essere un prodotto che agisce da trait d'union col vasto pubblico, che ha sempre meno possibilità di ascoltare musica colta ed è rimpinzato invece sempre più di immondizia musicale.

Questa è la mia umile, modesta, ma personale opinione.
Scusate se magari vado controcorrente, anche con la maggior parte dei miei colleghi.
Ma ho scoperto che tutti quelli che conoscono Allevi da quando era ragazzo ed era esattamente così genuinamente identico a com'è adesso, la pensano come me.
Saluti, e scusate ancora.


Offline barbagianni

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #41 on: August 10, 2009, 11:56:02 AM »
caro Andrea, cari trombisti, nell'articolo sull'Osservatore romano si legge:

"In un Paese come l'Italia, dove c'e' chi, come Alessandro  Baricco, arriva a scrivere e dirigere film per spiegare che Beethoven  e' sopravvalutato, e' abbastanza frequente che si cada nel tranello  dell'artista svagato. Certo  non e' colpa dell'artista in questione, ma di un sistema scolastico  fatto di flauti dolci e Fra Martino campanaro che spesso non fornisce  gli strumenti per distinguere Arisa da Billie Holiday, figuriamoci  Puccini da Allevi'."

Io ho avviato il topic per indirizzare la discussione non tanto sul povero Allevi, così lapidato da suscitare un sentimento di solidarietà, ma piuttosto per innescare il dibattito su alcuni aspetti della (dis)educazione musicale in Italia.
Attribuisco molta responsabilità alla pratica del piffero, che considero nociva e fuorviante rispetto alla educazione dell'orecchio e del gusto musicale. E aggiungo che proibirei l'impiego della chitarra a tutti coloro che prima non imparano un altro strumento, uno strumento di quelli seri, uno strumento che non sia limitato alla produzione di suoni brevi e deboli, oltretutto disturbati dal rumore di un plettro, ma uno strumento vero da cui possano uscire anche suoni prolungati e ad alto volume. 
Nei conservatori prima di imparare a suonare il clavicembalo occorre avere il diploma di pianoforte o di organo.
« Last Edit: August 10, 2009, 01:35:50 PM by barbagianni »

Offline Andrea Tofanelli

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #42 on: August 10, 2009, 03:50:35 PM »
Ovvio! Infatti ho detto "Mi intrometto un attimo su Allevi", visto che comunque era citato ed rientrava nel topic.

Offline Franceschet

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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #43 on: August 10, 2009, 04:27:51 PM »
caro Andrea, cari trombisti, nell'articolo sull'Osservatore romano si legge:

"In un Paese come l'Italia, dove c'e' chi, come Alessandro  Baricco, arriva a scrivere e dirigere film per spiegare che Beethoven  e' sopravvalutato, e' abbastanza frequente che si cada nel tranello  dell'artista svagato. Certo  non e' colpa dell'artista in questione, ma di un sistema scolastico  fatto di flauti dolci e Fra Martino campanaro che spesso non fornisce  gli strumenti per distinguere Arisa da Billie Holiday, figuriamoci  Puccini da Allevi'."

Io ho avviato il topic per indirizzare la discussione non tanto sul povero Allevi, così lapidato da suscitare un sentimento di solidarietà, ma piuttosto per innescare il dibattito su alcuni aspetti della (dis)educazione musicale in Italia.
Attribuisco molta responsabilità alla pratica del piffero, che considero nociva e fuorviante rispetto alla educazione dell'orecchio e del gusto musicale. E aggiungo che proibirei l'impiego della chitarra a tutti coloro che prima non imparano un altro strumento, uno strumento di quelli seri, uno strumento che non sia limitato alla produzione di suoni brevi e deboli, oltretutto disturbati dal rumore di un plettro, ma uno strumento vero da cui possano uscire anche suoni prolungati e ad alto volume. 
Nei conservatori prima di imparare a suonare il clavicembalo occorre avere il diploma di pianoforte o di organo.

Certo che conoscere le notizie sulle persone cambia completamente tutto, grazie mille Andrea Tofanelli!!!  ovazion

Per quel che riguarda la chitarra: la musica è di tutti e per tutti non solo di alcuni e per alcuni, tra un po' parleremo di razza prescelta per suonare e di razza prescelta per ascoltare e di razza prescelta per comporre  doh doh doh

http://www.youtube.com/watch?v=4nCPA3-HURw&feature=PlayList&p=BC32302A081EB400&playnext=1&playnext_from=PL&index=6
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Re: i danni del piffero nella scuola media
« Reply #44 on: August 10, 2009, 04:55:58 PM »
grazie Andrea per il tuo pezioso contributo del quale, come sempre, tutti ne siamo grati.