Ma insomma Franceschet ci stai prendendo tutti per il c...
Prima ci parli di emozioni , di suono ,di geni che fanno scuola , fai paragoni con Marsalis , che ci stanno , e parliamo di tromba nel jazz ; poi tiri fuori un trombettista che va a suonare alla festa dell'unità di Tijuana (con tutto il rispetto per chi suona la tromba alle feste dell'unità ) e che il jazz non lo vede neanche con Hubble : dì la verità ti stai facendo delle grasse risate alle nostre spalle.
Posso capire una cosa : sei andato a sentire uno spettacolo su Chet Baker , ti aspettavi una tromba languida , un suono soffiato simile ai tanti trombettisti italiani e stranieri che si credono depositari della lezione di Chet e ti arriva Fabrizio che ti dà la sua versione della musica di Baker ,che ha un sprettro molto piu' ampio di suoni e dinamiche .
Questo puo' lasciare interdetto il cultore della musica di Chet Baker , posso capirlo .
Però non ci propinare confronti con pinco e palla
Una curiosità personale , quanti hanni hai Franceschet (se si puo' sapere) ?
Daniele
ho 35 anni, da quando l'età è sintomo di intelligenza? mi misuri dall'età non da quello che sono e che faccio! Questo la dice lunga sulle misure che si usano in italia per misurare i musicisti e l'arte e la gente, devo arrivare a 72 per essere considerato? a 72 sarò vecchio e rincoglionito se ci sarò ancora...
Non so chi sia il tizio di Tijuana e non ho capito il riferimento...
essere trombettista non significa sapere tutto della tromba e basta, sul mio garageband posso fare la stessa cosa perfettamente ma quello è il compito di una macchina non di un uomo.
Essere artista significa conoscere, fare cultura, pescare qua e là, studiare tutto e anche quello che mi appartiene.
Chi ha visto il film "morte di un matematico napoletano", beh vedetelo per capire qual è il rapporto tra la cultura e l'uomo. Se io dico che Bosso è molto tecnico, non sto dicendo che deve cambiare mestiere o che io sono più bravo di lui, voi lo fate in continuazione, questo dimostrerebbe strettezze culturali grandi, sto dicendo che forse se cominciasse a suonare per strada vedendo le facce della gente acquisterebbe molto la sua musica di umanità.
I quattro camerieri del video stanno giocando, Bosso suona e basta. è questo che intendo dire. Tutti i grandi musicisti giocano, recitano e suonano, lui suona benissimo, ma non recita e non gioca. Avete presente Gillespie e Sandoval che duettano e si sfottono? Beh di là nasce la musica, Timi sul palco giocava Bosso suonava, deve crescere ancora molto, deve mettersi in gioco. Provate a leggere quello che scrive Marsalis nelle sue note su facebook, vi ritroverete a leggere roba scritta non da un musicista ma da un artista, da un uomo di cultura, che FA CULTURA, con la musica e non solo!
To play in italiano è recitare, suonare e giocare, forse è un problema linguistico? Forse che nel conservatorio si insegna solo la musica o meglio le tecniche musicali e nessuno insegna ai musicisti la musica?
Li avete visti dal vivo i quadri degli impressionisti, beh fatelo al smetterete di pensare che tutti possono farlo, poi provate a leggere anche le poesie dei pittori, le loro lettere, le loro biografie e capirete chi sono, dove vivevano e quando e che portata avevano allora quei dipinti, NON ADESSO.
Tra gli storici si dice che del senno di poi sono piene le fosse, per dire che la storia non si fa a posteriori e così il riconoscimento di un'artista, nessuno aiuta Bosso se nessuno gli dice, in che cosa deve migliorare...
gli adulatori l'artista se li schifa tutti!!! non gli servono, non sono utili alla sua arte sono solo di intralcio!
Che senso ha cominciare uno spettacolo leggendo una frase di Chet che dice più o meno "tutti misurano i trombettisit dalla velocità, dall'altezza delle note e dalla potenza del suono, ma la musica, il jazz, il cuore del jazz non è quello ma l'armonia dei suoni che sono nella tua testa e che cerchi far capire alla gente, al pubblico, fai un invito a seguire i voli dei tuoi "pensieri musicali" e poi attacchi a suonare sparando centinaia di note a manetta a tutto volume?
Dove sta la poesia? Nella musica di Bosso ce n'è poca, c'è virtuosismi.
Che dire poi della differenza tra l'artista e il tecnico? La risposta lha data Stefano Massari, l'Italia musicale o l'accademia musicale italiana (non solo, l'accademia in genere) si difende parandosi dietro i
parametri, beh tutte le rivoluzioni sono state fatte fuori dai parametri precostituiti, risparmaitemi l'elenco e leggetevi "la struttura delle rivoluzioni scientifiche" di Kahn; John Cage all'inizio era molto fuori dai parametri, persino Beethoven lo era a suo tempo e ora è un classico, attenti ai parametri non usateli come la tv usa le statistiche, per piacere, è un peccato!
Figuriamoci poi se parliamo dei parametri di chi ascolta, è come dire: comprendere la natura dell'uomo attraverso internet. Che problema c'è se ti mettessi nella strada a fare avanguardia? Le avanguardie sono tutte nate per strada e non nei conservatori.
Anche Godard all'inizio era stracriticato dai suoi colleghi, i critici, perchè era uscito dai parametri, un critico che passa dall'altro lato e si mette a afer film non si è mai visto , eppure poi i suoi film fanno scuola...
http://www.youtube.com/watch?v=lbd2JeePwtAquesto è cuore, mui especial, quando ascolti Sandoval senti la sua vita nelle note, no ha bisogno di fare i salti mortali con la tromba in bocca per dimostrare chi è, senti la sua vita uscire dalle sue note sempre, le sofferenze e tutto il resto, questo è l'artista... i suoi suoni quelli altissimi che escono, escono perchè lui li ha dentro li ha trovati per strada nel corso della sua vita e li ha raccolti... dicono Cuba e Miami assieme.
Mo devo a andare a cucinare che sennò no si mangia!
Comunque vedetevi il film "Ma quando arrivano le ragazze?" che è bello...
e smettetela di adulare Bosso aiutatelo a crescere nella sua arte, che è già superlativa ma...
baci e abbracci a tutti!