Author Topic: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"  (Read 19997 times)

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Offline Asterix

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #45 on: August 10, 2009, 10:31:34 AM »
Oddio Franceschet mi fai sentire un ignorante mostruoso... :-[ :-[ :-[
Chi sono costoro?
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Offline bubbermiley

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #46 on: August 10, 2009, 10:45:55 AM »
Apprezzo molto la risposta di Franceschet, articolata in questo modo è molto più chiara di quanto non fossero gli interventi precedenti.

La comprendo e accetto , anche se non posso condividerla pienamente nei confronti di Fabrizio. Sarà che forse lo ascolto troppo poco oggettivamente e continuo a farmi trascinare dal 99% delle cose che suona.

Per quanto riguarda la frase "altrimenti i pannolini di mia figlia potrebbero stare al Guggenheim (spero di averlo scritto giusto) perchè dentro c'era tutta la sua arte", caro Sandro, mi è venuto quasi da piangere nel leggerla (e non per le risate):la trovo un concentrato d'amore e dolcezza verso tua figlia e verso la tromba.
In quasi 10 passati ad occuparmi di arte moderna e contemporanea non ho mai sentito frase più bella e intelligente.
Sei sempre il numero uno.  ;)


Offline Asterix

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #47 on: August 10, 2009, 10:58:03 AM »
oddio Tiziano mi fai arrossire! Sai quanto sono grezzo e ignorante ma l'amore per le mie tre donne è il motore della mia vita! Mi inorgoglisce che lo vedano anche gli altri! Io purtroppo con l'arte moderna ho dei grossi problemi: non ho il background culturale per capirla!  :-[ :-[ :-[   Mi devo accontentare di commuovermi davanti alle opere di Michelangelo e di saltere dulla sedia ai concerti di Fabrizio!
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Offline lucap

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #48 on: August 10, 2009, 11:23:01 AM »
leggetevi "la struttura delle rivoluzioni scientifiche" di Kahn;

Scusa, forse non mi dovrei permettere, ma lo sai che hai sbagliato a scrivere il nome del filosofo della scienza confondendolo con quello di un portierone tedesco degli anni '90?
Le citazioni colte sono un'arma a doppio taglio, è essenziale che siano esatte (magari anche aiutandosi con google o un'enciclopedia, come faccio io quando non sono sicuro di un nome)!
In ogni caso l'argomento d'autorità non è un argomento. Che Kuhn o Feyerabend abbiano sostenuto certe cose non dimostra che abbiano ragione. D'altro canto a me pare che tu non abbia dimostrato in che senso, e secondo quali parametri, Bosso non abbia introdotto mutamenti di paradigma. In questo senso c'è una petizione di principio. E poi, le rivoluzioni scientifiche sono uguali a quelle artistiche? non è detto. E ancora, per essere buoni o grandi artisti occorre essere rivoluzionari? Se sì, i grandi orchestrali, che sono riconosciuti per la bontà e la precisione delle loro esecuzioni non sono mai artisti?
Tutti punti che andrebbero approfonditi.
 
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Offline nic

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #49 on: August 10, 2009, 12:36:35 PM »
Per quanto riguarda la frase "altrimenti i pannolini di mia figlia potrebbero stare al Guggenheim (spero di averlo scritto giusto) perchè dentro c'era tutta la sua arte", caro Sandro, mi è venuto quasi da piangere nel leggerla (e non per le risate):la trovo un concentrato d'amore e dolcezza verso tua figlia e verso la tromba.
In quasi 10 passati ad occuparmi di arte moderna e contemporanea non ho mai sentito frase più bella e intelligente.
Sei sempre il numero uno.  ;)

Mi associo e mi piace che bubbermiley si sia esposto prima di me, avevo pudore di commentare questo passaggio.
Per Alessandro: come lascito del 900, esiste anche l'arte concettuale (Manzoni, Fontana, Nouveau Réalisme, Cobra, Fluxus, Beuys, ecc ecc; John Cage, ecc ecc; Godard, Debord, Antonioni, ecc ecc; Gherasim Luca, Sanguineti, Robbe-Grillet, ecc ecc. Sciorino dei nomi per confermare che tutti quelli citati da Franceschet sono azzeccati e hanno senso compiuto all'interno di questo argomento). La tua idea - non lo crederai - è molto stimolante dal punto di vista artistico.

Dal punto di vista umano è semplicemente disarmante se penso che l'hai buttata lì a mo' di battuta. Ecco cosa significa essere artisti potenziali: avere delle intuizioni. L'altra metà dell'opera è la tecnica che conduce - appunto - all'opera.
Quindi, o diventi artista plastico e ci posti un jpeg o scrivi un brano dolcissimo ("Pannolino's blues"?) e ce lo posti in mp3.

Battute a parte, questa discussione è molto interessante. Le persone che qui sopra hanno scritto hanno espresso delle idee corrette. Non penso che franceschet sia confuso. Ho sentito Bosso una volta, con Gatto: sono rimasto sorpreso dai suoi soli che erano tecnicamente perfetti e al contempo molto lirici. Quando scrivo lirici non intendo qualcosa di sfatto e prevedibile, e tenete presente che so stare ben lontano dal sentimentale rufiano. Per quello che ho esperito, posso solo applaudirlo e sentirmi consentaneo con Bosso.
Non conosco il progetto che è all'origine dell'argomento, quindi non mi esprimo. Eppure anche secondo me Bosso potrebbe essere in grado di qualcosa di ulteriore.
Mi rendo conto che dando un concerto al giorno diviene difficile trovare la concentrazione per innovare il linguaggio del jazz.
Ma questa è un'operazione da geni veri. Bosso lo è? Io non sono in grado di dirlo. Quello che capisco è che è un interprete di livello mondiale, che quando prende in mano un brano può competere con chiunque quanto a tecnica, espressività e le invenzioni dentro il suo fraseggio sono notevoli.
Posso anche immaginare che questa tensione non sia disponibile tutte le sere.
Inoltre il jazz è pure questione d'interplay. Miles non sarebbe stato Miles senza - fra mille altri pregi - la capacità e la possibilità di scegliersi i componenti dei suoi gruppi.
Concludendo: Bosso è formidabile e per noi è molto agevole vedere un trombettista stratosferico, dato che inanella date su date su e giù per l'Italia.
Può dare di più? Forse. L'importante è che si dica che quel quid in più lo catapulterebbe nelle enciclopedie del jazz, quanto meno di quello nostrano. Quindi, anziché parlare di una carenza, dovremmo augurarci che Bosso crei qualcosa che ancora non conosciamo. Ma senza troppe aspettative perché Bosso va già bene così com'è.

(Free-jazz: sto ascoltando Sun Ra in questo periodo. Ci sono dei trombettisti niente male. Probabilmente sono uno degli intellettuali musoni e quindi vi prego di scusarmi, ma se parliamo di cuore/pancia/emozioni/Viscere/intestino/trippe e simili interiora deputate al sentimento, personalmente a me molte cose del free piacciono)


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Offline nic

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #50 on: August 10, 2009, 12:39:03 PM »
Forse saranno le mie orecchie in questo periodo ad essere inadatte a quel suono, ho la testa piena di John Zorn, Tom Waits, John LUrie, Lounge Lizard e compagnia bella....
 salut

Parlando di creatività: Lounge Lizard e Zorn? io non li metterei sullo stesso livello, concordi?
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Offline Franceschet

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #51 on: August 10, 2009, 04:20:48 PM »
Parlando di creatività: Lounge Lizard e Zorn? io non li metterei sullo stesso livello, concordi?
no, infatti... lo scrivevo per far capire i miei rumori mentali, da dove partono a dove arrivano, più o meno.
Ci sono troppi argomenti di cui parlare e io mi scoccio a scrivere al computer, mi sento un coglione che parla da solo!
Ci provo.
Allora, quoto completamente, rigo per rigo, (anche le parentesi) il penultimo intervento di Nic.
Innanzi tutto, vorrei dire che se scrivo delle cose, nomi, film, libri non lo faccio per far vedere che so qualcosa ma perchè credo che questa sia una comunità di persone molto serie che possano comprendere e sviluppare eventuali idee che nascano dalla riflessione di tutti, anrapa è una persona molto seria, quando ho scoperto questo forum in alternativa all'altro su quello non ho più scritto perchè, qua sembra di essere tra adulti, a parte le stronzate che ho scritto in altri post per giocare o per provocare, ma mi sembrava che si stesse usando lo stesso tipo di provocazione, un divetissement (lucap si scrive così?).
Io non parlo come scrivo, quando scrivo al pc mi imputtano con le parole, scrivo sempre di fretta e non ho mai voglia di correggere perchè dovrei cambiare completamente le strutture delle frasi, e non sempre ho il tempo di e  la possibilità di fare le correzioni.
Io amo Sun-Ra l'uomo venuto da Saturno, ma amo anche Mahler e Sibellius, un mio amico un po' svizzero e un po' no, parlava poco l'italiano e bene il latino, parlavamo in latino... mi diceva che è strano per un italiano amare Mahler e comprenderlo... per cui credo che il mondo della musica è un mondo bello da esplorare, mi ritengo una fogna che divora tutto e non un intellettuale.
Due anni fa ho deciso di suonare la tromba, ne ho comprata una su ebay e sono andato a lezione. Ho cominciato con il solfeggio sulla poltronieri e mi sono rotto abbastanza, sono passato al monachino e idem... per suonare ho sofferto sul Gatti e dopo due anni ho deciso di non suonare più la tromba e le ho messe in vendita tutte. Nel frattempo avevo imparato a pulirle e sistemarle, ne ho comprate altre 4 su ebay e ripulite e rimesse in condizione di suonare.
Poi un giorno un mio amico mi ha detto portati la tromba in vacanza che io porto la tastiera e abbiamo suonato insieme e mi è piaciuto e ho ripreso a  suonare.
Ora, che c'entra tutto ciò?
Be' (giusto così?) io sono convinto che la pratica venga prima della teoria!!!
Però poi bisogna sistematizzare, studiare, prima imparo a suonare poi mi metto a studiare la teoria altrimenti quello che faccio non lo capirò, lo saprò.
Bosso, sa già tutto e fin troppo bene, sarà ora in grado di sistematizzare il tutto ed entrare tra i classici? Questa è la questione che ponevo. Secondo me per quello che suona ora, no. Gli manca ancora quel che non so nemmeno io cosa sia, perchè io la tromba non la so suonare. scampat
Per Asterix: http://www.pieromanzoni.org/IMAGES/Archivio/merda.jpg
quando lo hai scritto ho reso davvero di gusto, te la immagini una installazione di quelle moderne, una vecchia torre circolare, una grande altalena al centro a forma di pannolone, un  trombettista sopra che suona "pannolino's blues" (sei tu), luci ad intermittenza tutt'attorno, quelle di natale impermeabili nel tubo, blu e gialle, tante, e tanti pannolini pieni appesi al soffitto che pendono sulle teste dei fortunati visitatori.
Lucap, di calcio non ne so niente, Kahn era un grande architetto statunitense, lo avrò confuso nella concitazione dello scrivere. Io i cambiamenti di paradigmi in Bosso non li vedo, proprio quello è il problema: è un genio o un grande talento? Per essere artisti e non meri ripetitori bisogna stravolgere non solo fare rivoluzioni ma STRAVOLGERE, l'artista è tale quando è una furia, se un concerto non ti ha cambiato dentro non è servito a nulla, se dopo che hai visto un'opera d'arte sei lo stesso di prima, non era arte.
Una volta ho ascoltato alla radio un programma di musica classica, si parlava di Stravinsky, delle sue indicazioni sulla partitura de La sagra della primavera, c'era scritta una cosa del tipo piano con sentimento, non ricordo quale fosse il passaggio, ma fecero sentire diverse interpretazioni, Muti, Boulez, Abbado, Von Karajan e un'altra, indovina un po'? Erano tutti mosci, tranne le ultime due, l'ultimo era portato con molta più forza di quello di Karajan, era Stavinsky che dirigeva. Le rivoluzioni hanno tutte la stessa STRUTTURA, e anche gli artisti, infatti sono poche le rivoluzione e pochi gli artisti, molti i musicisti!!! I grandissimi orchestrali sono grandissimi musicisti, ma  non artisti, non è detto che uno debba essere per forza artista e se non lo è, è manchevole di qualcosa, è un musicista molto bravo e ta bene così.
Mi sono stancato. Statevi benne tutti quanti.

P.s. è possibile secondo voi scrivere una partitura per tromba da eseguire come una partitura di acusmatica?

p.p.s. Nic ma sei mancino? Se si, hai trombe per mancini?
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Offline StefanoMassari

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #52 on: August 10, 2009, 05:05:33 PM »
I Lounge Lizard li ascoltavo già nei primi anni 80', non penso che  in quel periodo ti interessavi di musica d'avanguardia, visto che se molto più giovane di me.
Non ti preoccupare non sono argomenti o gruppi che conosci solo tu, se parliamo d'avanguardia jazz o jazz Rock preferisco il polistrumentista Anthony Braxton o il geniale trombettista Kenny Willer ai Lounge Lizard, bravo il saxsofonista ma musica più commerciale che d'avanguardia.
In merito alla tua domanda se esistono trombe per mancini, penso che su ordinazione ti invertano la campana e le pompe,  anch'io sono mancino al 100 % 100, e con fatica mi sono adattato a suonare con la mano destra e solo questione di tempo.
Ciao!
Stefano
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Offline lucap

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #53 on: August 11, 2009, 12:42:31 AM »
per Franceschet:
anch'io non vedo mutamenti di paradigmi in Bosso, ma mi pare che fosse un punto non argomentato del tuo discorso.
Per me gli artisti che fanno rivoluzioni sono artisti rivoluzionari, banalmente, ma dire 'artista rivoluzinario' non è un pleonasmo perché, secondo me, ci sono anche artisti non rivoluzionari. La mia lista è insomma pià ampia.
Io sono d'accordo che Bosso non può essere messo alla pari di Miles o di Pops, ma i tuoi esempi erano di vario tenore e riguardavano anche artisti non rivoluzionari, che tu chiami ottimi musicisti. Il fatto di dare emozioni è indiscutibilmente prerogativa anche di questo genere di musicisti. Come sta Bosso rispetto a Tom Harrel? Io preferisco il secondo, ma, dal tuo punto di vista, è una lotta tra poveri, perché nessuno è seriamente etichettabile come rivoluzionario.
Secondo me se proprio una distizione la dobbiamo fare, dovremmo tracciarla in base alle emozioni che suscitano, ma ne verrebbe una gerarchia molto soggettiva.
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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #54 on: August 11, 2009, 01:00:08 AM »
Apro una parentesi per dire che adoro il perfetto uso della logica booleana e del concetto di necessarietà che permea ogni messaggio di Lucap. Saresti un bravissimo matematico (oltre che controllore di volo... poi questa magari te la spiego in privato, è lunga)!
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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #55 on: August 11, 2009, 01:06:20 AM »
E io, intanto, ti ringrazio, aspettando le spiegazioni private che verranno, magari in un nuovo incontro con il nostro mentore di Boston!  smil
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Offline Asterix

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #56 on: August 11, 2009, 08:52:01 AM »
Rivoluzionario o no Bosso è il miglior solista attualmente in circolazione! Poi potete dire che non vi piace ma la sua grandezza è innegabilmente sotto gli occhi di tutti! Il resto sono chiacchiere!
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Offline Franceschet

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #57 on: August 11, 2009, 10:06:12 AM »
per Franceschet:
anch'io non vedo mutamenti di paradigmi in Bosso, ma mi pare che fosse un punto non argomentato del tuo discorso.
Per me gli artisti che fanno rivoluzioni sono artisti rivoluzionari, banalmente, ma dire 'artista rivoluzinario' non è un pleonasmo perché, secondo me, ci sono anche artisti non rivoluzionari. La mia lista è insomma pià ampia.

Secondo me se proprio una distizione la dobbiamo fare, dovremmo tracciarla in base alle emozioni che suscitano, ma ne verrebbe una gerarchia molto soggettiva.
non potevo scrivere di paradigmi aprendo un post in un forum in cui sono nuovo... ho lanciato il post un po' a capocchia, per aprire la discussione... ora però so di non essere l'unico a pensarla in quel modo! felicissim
Per la rivoluzione, è il problema di sempre nel campo dell'arte, il problema che divide le scuole di pensiero, artista è colui che campa d'arte, io faccio parte di quella scuola che vuole l'artista distruttore  e creatore insieme, fino a che  non creo una cosa nuova, ma ripeto ciò che già c'è sono un artigiano dell'arte. C'è addirittura chi ha detto <se voglio distruggere una cosa devo prima distruggere me stesso!> Ma se dobbiamo attenerci ad un linguaggio e a "paradigmi" oggettivi hai ragione tu, forse!
Per le emozioni purtroppo non si può fare, il gusto è legato alla conoscenza, alla cultura, ed alla vita delle persone, troppo soggettivo. polliceg
Per il resto, sono d'accordo con Anrapa.
Per Stefano massari: negli anni ottanta agli inizi vedevo goldrake in tv e mazinga... alla fine però ascoltavo i cure...
Per la tromba sx, ma per l'impostazione: io se tengo la tromba con la destra ho una impostazione che non si muove mai, bella e stabile ma quando tengo con la sx, scivola va giù non sta mai ferma...
DOMANDA STUPIDA: secondo te/voi è possibile creare una partitura per tromba da eseguire dal vivo come se fosse un concerto di acusmatica?
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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #58 on: August 11, 2009, 11:06:46 AM »
Non so rispondere alla domanda, perché non ho mai sentito un concerto di acusmatica  smil. Di conseguenza mi sfugge il senso riposto... lascio agli altri l'onere.

Comunque per sintetizzare il mio punto di vista, visto che per adesso mi sono limitato alla pars destruens (come è mio (mal)vezzo), credo che Bosso sia un grande trombettista, musicista, artista, creatore - in un senso di "creatore" che usiamo quando parliamo di chi crea un'opera d'arte, distinto dal senso per cui si "crea" un nuovo concetto di arte.
Mi sembra ovvio che la sua importanza, ad oggi, non sia quella di Miles o Clifford Brown (che tralaltro hanno il difetto di essere morti e di conseguenza non più in grado di apparire in una lista di gente da andare a sentire), ma se lo paragoniamo ad altri, il cui status di artista pure nessuno chissà perché mette mai in discussione, come Fresu, la scelta è solo questione di gusti.
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Offline StefanoMassari

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Re: Fabrizio Bosso e Filippo Timi "come se avessi le ali"
« Reply #59 on: August 11, 2009, 11:17:00 AM »
Franceschet, il problema dell'essere mancino e tenere la tromba con la mano sinistra se ho capito bene non riesci a sostenere la tromba per un lungo periodo perchè lo strumento e ti scivola in basso? E' solo questione di allenamento, è molto più complicato come nel mio caso che muovere le dita della mano destra con una certa regolarità e velocità ho faticato parecchio, mi venivano i crampi alla mano, in quel caso a 14 anni avrei dovuto farmi fare una tromba per mancini per evitare queste difficoltà.
La musica elettronica e l’arte acusmatica che si ascolta tramite altoparlanti, è un argomento che non ho mai approfondito, quindi non saprei cosa risponderti, ma essendo un amante del suono puro penso che non gradirei questa tecnica, figurati che la tromba suonata con la sordina dopo due brani mi da già un certo fastidio, non ho mai capito perchè Davis negli anni 60' facesse spesso uso della sordina " questione di gusti" ma io lo preferivo senza.
Ciao!
Stefano
Stefano Massari