Allora gente, sono reduce da una splendida serata nel castello di Roccabianca (PR).
Inizio col dire che c'era il tutto esaurito per una serata che voleva unire il meglio della gastronomia locale (in questo caso il Culatello) col meglio del jazz italiano (in questo caso Fabrizio Bosso in trio). Il convivio è iniziato con gli aperitivi a base di parmigiano reggiano, verdure fritte e Otello dry al quadrato (un buon vinello bianco spumante).
Una volta seduti a tavola abbiamo degustato del culatello con riccioli di burro, dei tagliolini al burro di affioramento delle vacche rosse reggiane e culatello, un filetto di maialetto nero di Parmacon croccante di culatello al profumo del "Brandy del Castello", un gelato alla crema con amarene sciroppate, crostata di mandorle della Bassa.
Alla fine della cena è partita la degustazione di distillati e infusi, sigari Davidoff e cioccolato Amedei.
Ora che avete l'acquolina in bocca vi servo il piatto che aspettate:
sale sul palco il trio delle meraviglie: Luca Mannutza alle tastiere Hammond, Lorenzo Tuci alla batteria e Fabrizio Bosso alla tromba.
Era la prima volta che sentivo Bosso dal vivo, devo dire che sono impressionanti la facilità di fraseggio, la fantasia e la tecnica. A volte si è divertito con gli "effetti speciali", glissando e frullando.
Ha eseguito alcuni brani standard, pensate che qualcuno lo conoscevo anch'io, come The shadow of your smile, Mack the knife, Estate, I Flinstone!! (chiedo scusa per eventuali errori di inglese, non l'ho mai studiato).
Hanno perfino dedicato "tanti auguri a te" ad un convenuto che compiva gli anni, ovviamente in versione jazz.
Gli altri musicisti sono fenomeni, il batterista Tucci ha un tocco sopraffino, senza contare che come tutti i batteristi mentre suona ha delle espressioni molto divertenti, se ti concentri su di lui.
La tastiera Hammond, dirò qualcosa di molto irriverente, mi ricorda i film di Albano e Romina fine anni '70 inizio anni '80 (voi direte: eccheccazzo di film guardavi?), ha un nonsochè di inquietante.
Beh, in definitiva una splendida serata, ho scattato la foto di rito col grande Bosso, il quale ha ammesso di non avere il tempo e la testa per "frequentare" i forum dei trombettisti, poi son tornato a casa verso le due, ma se penso ai due di Trieste che erano al tavolo con me e che son venuti per il jazz più che per il culatello e facevano rientro dopo il concerto, non ho fatto così tardi...