Author Topic: cosa pensa il governo italiano dei musicisti  (Read 10533 times)

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Offline Norman

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #15 on: September 14, 2009, 05:06:23 PM »
No Tony, quelle cose non le hai dette tu, le ha dette Brunetta! E poi chi l'ha detto che un artista finanziato non deve far politica? Nel momento in cui finanzio un artista, perché ritengo che sia bravo, il resto è un problema suo.

Ma quello che non mi piace è il riferimento al mercato, e l'allusione al fatto che i musicisti dovrebbero 'andare a lavorare', come se chi si fa il culo per tutta una vita per studiare uno strumento, passare le audizioni e suonare nei teatri fosse un nullafacente...

Allora quello che viene fuori è che Brunetta ha una conoscenza del mondo della cultura paragonabile a quella che posso avere io su quello dell'industria farmaceutica, e cioè per sentito dire, e nonostante questo pontifica, insulta e minaccia, e questo è per me inaccettabile, a maggior ragione vista la squallida storia personale che ha.

Se veramente vuole combattere gli sprechi nel mondo dello spettacolo, gli converrebbe guardare prima alla televisione... Altro che FUS!

In più ti dico: sono pronto a scommettere che anche con i tagli la cantante da 18.000 Euro te la trovi lo stesso in piazza, ma magari ti chiudono un'orchestra sinfonica... Perché in questo caso non te la devi prendere con la cantante, ma con chi l'ha chiamata, che non è un artista, molto probabilmente...
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Offline nic

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #16 on: September 14, 2009, 05:18:51 PM »
siccome sto preparando un esame di linguistica, sì, è vero: sono pignolo, non capzioso. Se non c'è un antecedente nella frase, l'articolo determinativo definisce tutta la categoria.
Ripeto: Brunetta non può permettersi di parlare così.

Se poi invece l'analisi si sposta dal linguaggio al metodo, io sono d'accordo. D'accordo anche che le petizioni di democrazia o le opinioni generali devono stare fuori. Ma allora di nuovo sbaglia Brunetta a non fare il preciso citando nomi e mancanze.

Delle due l'una: o parliamo di democrazia facendo generalizzazioni e scambiandoci opinioni che non concludono; o stiamo sul pezzo e non sproloquiamo allargando il focus della discussione. Poi, io te Norman Zosimo possiamo spararle grosse, al limite ci becchiamo del coglione da chi ci legge. Brunetta è un ministro e non si può permettere di straparlare da invasato. Ti faccio un esempio: Frattini mi sta sulle balle e però sa rispettare il rigore istituzionale del suo ruolo. Non facciamo di Frattini un dio per questo. Sarebbe come dire che io sono un buon insegnante perché se non altro arrivo spesso puntuale a scuola e non bestemmio in classe.

Dai, Toni, lo sai che sono informato. Quindi o mi stringi sull'argomento concreto e allora tiro fuori il ministro Urbani, Ida Di Benedetto, la Titania ecc ecc del Berlusconi bis; oppure divaghiamo ragionando all'infinito di produzione artistica e potere, citando e controcitando.

Ciò premesso, c'è un argomento che non funziona: il tentativo di produzione artistica sovvenzionata dallo stato non può essere controllato dal suo promotore, cioè lo stato stesso. (ho scritto tentativo perché non è detto che a un certo input corrisponda un output: cioè, spendo i soldi per avere un'opera d'arte e di certo questa risulterà). Si vedano dove sono gli insuccessi, si emendi e si provveda a sovvenzionare altri più meritevoli. E soprattutto non si permetta a una certa cricca di paraculati una vita da nababbi quando un intero paese agonizza.

Ciò premesso a me "Il Divo" e "Gomorra" del 2008 sono piaciuti tantissimo. Ambedue hanno goduto di sovvenzioni statali, ambedue criticavano non IL GOVERNO, come si suole riassumere grossolanamente, ma certi aspetti della società e delle istituzioni. Se per questi due film passa l'idea che sono pessimisti e contorti, intorcinati e rinunciatari, che insomma sia culturame, allora davvero ritorniamo al cinema dei telefoni bianchi.

Ciò premesso, io non conosco Norman ma tutto quello che scrive mi piace. Inoltre sai che io e te su queste cose siamo in disaccordo, ma forse non sai che sei l'unico filogovernativo con il quale mi attardo e con il quale amo discutere di queste cose.
Ciò premesso ti stimo come uomo e come amico e davvero, preferisco censurarmi piuttosto di perdermi le nostre chiacchierate sul mondo.
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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #17 on: September 14, 2009, 07:29:35 PM »
posto anche su questo forum la mia risposta all'intervento del ministro....  devo dire sconcertante:

scusate ma perchè non si può parlare di politica?? forse che esprimere una qualsivoglia opinione non è sempre e comunque un fatto politico??
la politica non è lo scontro fazioso tra tifoserie ma la discussione tra partecipanti della cosa comune rispetto a come esse viene percepita e vissuta da ognuno...
e di conseguenza un forum mi sembra proprio il luogo più adatto a discutere di cose di questo genere...

mi sa che siamo un po' troppo abituati a subire quello che dicono i nostri rappresentanti (eletti e per questo retribuiti) alla tv ......

allora io dico la mia  e non offendo nessuno, anzi onoro tutti del fatto che esisto e quindi ho il diritto di parola

secondo me uno sproloquio  del genere, così qualunquista e  generico, è la cosa peggiore e peridolosa che ci si può aspettare da un rappresentante pubblico su un argomento così delicato e specifico come: la valorizzazione della cultura in italia, rispetto alla valorizzione dell'ignoranza e della degenerazione..

premetto io solo un dipendente di un'azienda privata e faccio tutti il giorni il mio dovere e vengo retribuito secondo le mie qualità professionali ecc...  ma questo non mi impedisce di essere daccordo che, come vengono spesi miliardi per gli ospedali, per fare le strade, per fare gli stadi ( di cui per esempio non ne godo la funzione) , ecc ecc sia giusto e doveroso investire soldi sulla cultura, pagare ce retribuitre profumatamente chi ha dedicato la propria vita ad essa, perchè il bene che tutto ciò rende alla società è inestimabile . Un sproloquio del genere che finisce con un bell' andate a lavorare mi spaventa molto. e non mi metto a fare dei distinguo, cioè che si in certi casi c'è qualcuno che ci marcia e che quindi sono stati spesi male dei soldi ecc ecc...

ma avete visto la faccia animalesca dell'imbonitore???  vi sembra uno che fa dei distinguo?? oppure che mette tutto insieme e  lentamente tira la corda dell'invidia sociale per un proprio tornaconto di visibilità e potere?? vi sembra un discorso che possa portare a riflessioni sull'argomento oppure uno sproloquio fin a se stesso???


io spererei che chiunque compreso mio figlio, se volesse dedicare la vita alla cultura , possa farlo e possa farlo anche  degnamente senza per questo essere considerato uno che frega i soldi allo stato....

per parlare di qualsiasi cosa conta, molto, il modo in cui lo si fa, perche il modo è un chiaro segno politico del contenuto!!!



ciao

S.

Offline Norman

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #18 on: September 14, 2009, 07:46:23 PM »
Purtroppo la politica è uno di quegli argomenti su cui è difficile avere un dibattito sereno, soprattutto su un forum. Basta veramente poco per far degenerare le discussioni, ed è per questo che Tony ha deciso di bandire l'argomento, in linea generale, perché questo è un forum dove si parla di tromba, uno strumento fatto per un fine ben preciso e si vuole mantenere una certa serenità. In questo caso penso si possa fare uno strappo, perché il tema riguarda in maniera specifica l'ambito musicale, ed in particolare chi fa il musicista di professione. Tanti iscritti sono professionisti o studiano per diventarlo, e quindi penso sia giusto che un dibattito di questo genere sia affrontato, visto che noi appassionati di musica abbiamo un punto di vista privilegiato su un mondo che, purtroppo, è sconosciuto ai più (compreso forse lo stesso Brunetta... ;D). Ma in linea generale è meglio lasciar fuori la politica dal forum, a maggior ragione visto il livello infimo a cui è arrivata...
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Offline anrapa

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #19 on: September 14, 2009, 07:47:07 PM »
Ma quello che non mi piace è il riferimento al mercato, e l'allusione al fatto che i musicisti dovrebbero 'andare a lavorare', come se chi si fa il culo per tutta una vita per studiare uno strumento, passare le audizioni e suonare nei teatri fosse un nullafacente...

Però sei pervicace... non credo che Brunetta pensi all'intera categoria dei musicisti come a degli scansafatiche. Il riferimento è ad un certo tipo di persone, non di musicisti, o almeno io l'ho letta o l'ho voluta intendere così. Se ci attacchiamo a questo non possiamo che creare quell'humus che porta ai soliti virgolettati di Repubblica, non è onorevole.
Certo Brunetta non eccelle in diplomazia e non è noto per essere uno che pesa le parole, fa spesso intendere di fare di tutta l'erba un Fascio (maiuscolo? :D  ) ed è così che certe persone ottengono visibilità e quindi "successo". E' un modo estremo di essere che in un qual modo porta a risultati notevoli (ci vuole uno scassapalle come lui per imporre certe politiche, altri agnellini sarebbero stati fagocitati dal parlamento, lui tira dritto per la sua strada e, nel bene o nel male, persegue gli obiettivi del governo (o i suoi???)).

In più ti dico: sono pronto a scommettere che anche con i tagli la cantante da 18.000 Euro te la trovi lo stesso in piazza, ma magari ti chiudono un'orchestra sinfonica... Perché in questo caso non te la devi prendere con la cantante, ma con chi l'ha chiamata, che non è un artista, molto probabilmente...

E' proprio chi l'ha chiamata che mi strugge... se tagliassero le gambe ad un certo modo di portare avanti "l'arte" certe persone non avrebbero neanche lontanamente la possibilità di esser proposte in certi contesti. (magari sulla Paullese, dalle 11 di sera in poi si... ma in un "concerto" no!)


Passo a Nic... (mamma mia come mi piace e da infastidisce allo stesso tempo parlare di politica!)

Intanto ti ringrazio per la penultima frase anche se non posso contraccambiare con la stessa moneta, c'è infatti un certo Zo..... che ti impedisce di essere l'unico interlocutore... ;)
Che Brunetta non possa permettersi di parlare così è vero e non vero, cioè... se non se lo può permettere lui perchè se lo può permettere Tonino, persona che tu stimi? Tonino è semplicemente imbarazzante (se non pericoloso e contraddittorio) sia per la forma che per il contenuto.
E ce ne sono tantissimi altri che dovrebbero ritirarsi a vita bucolica invece di infestare il parlamento...
Per questo motivo concedo a Brunetta delle licenze che normalmente non dovrebbero albergare nelle menti dei politici. E' un po' la storia del meno peggio... questi abbiamo e questi ci teniamo.

Ti dirò che fra Frattini e Brunetta preferisco il secondo perchè almeno fa qualcosa, il primo mi sembra solo un diaframma politicamente corretto di un qualcosa che, secondo me, servirebbe a poco se fossero le idee a contare: la diplomazia. Arrivo persino a preferire il "nostro" Tonino, almeno è vivo e produce qualcosa...

Sul discorso di Urbani, poi, penso non valga la pena aprire una parentesi: siamo sempre al punto di partenza, se prendo un qualsiasi ministro di un qualsiasi governo riesco a trovarti l'impiccio e il nipote. Vogliamo citare D'Alema e le case popolari? La Bindi ministro della salute? Treu? Del Turco? La lista sarebbe infinita e solo la distanza in termini cronologici rende un pessimo servizio ad Urbani (e ai pochi che ancora ricordano la sua storia).

E' una battaglia persa in partenza, noi siamo delle formichine manovrate da persone che ci appaiono impreparati e ladri. La realtà è che loro sono molto più furbi di noi, non usano la coscienza e traggono vantaggio da tutte le situazioni possibili ed immaginabili. Non c'è alcuna differenza fra destra e sinistra.

L'unico sport che ci rimane è discutere in termini assoluti su quale sia la giusta morale. Purtroppo la giusta morale è quella della maggioranza degli italiani, che ci piaccia o no. In queste elezioni ha vinto la morale di una parte, fra qualche anno forse le cose cambieranno. Fino ad allora sarebbe giusto rispettare quello che gli italiani (forse stoltamente) hanno deciso di volere, per brutto che possa sembrare.


Ogni tanto mi diverto a sentire le discussioni al bar o sui tram, immancabilmente sono tutti contro chi sappiamo. NESSUNO ESCLUSO. Eppure poi nella cabina elettorale si vota per quella stessa parte...

Perchè?


(se i lettori del forum sono infastiditi dalla piega che sta prendendo la discussione sono pregati di dirmelo, cancellerò immediatamente il thread!)
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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #20 on: September 14, 2009, 08:16:38 PM »
scusate ma perchè non si può parlare di politica??

Per questo motivo:

ma avete visto la faccia animalesca dell'imbonitore???


Basterebbe la citazione ma preferisco argomentare: quando si parla di politica è fin troppo fare perdere il lume della ragione, esce fuori il lato animalesco (cit.) delle persone, si perde la voglia di scrivere con le maiuscole e con le virgole, si riversa tutto il proprio odio covato per motivi personali (sia chiaro, il riferimento non è a te, è all'essere umano in generale) e quindi si aprono delle spaccature che ben pochi riescono a colmare come fanno Nic e Norman (e mi ci metto anch'io).
Queste spaccature si riverberano anche fuori dalla discussione politica e si litiga.
Non penso sia bello tutto ciò, il mio forum non è un luogo dove ci si prende a male parole e quindi, avverto tutti fin d'ora, se si degenera chiudo e cancello tutto.

La discussione deve essere ARGOMENTATA e non ARRABBIATA, una discussione fatta di sole affermazioni è assolutamente sterile e non metterà mai la controparte nella condizione pratica (e psicologica) di poter accettare le altrui tesi. Quando si parla di politica difficilmente io assisto ad argomentazioni. Se va bene leggo cliché (si scrive così???) in abbondanza, se va male si passa alle offese gratuite. Non è il massimo...
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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #21 on: September 14, 2009, 08:24:27 PM »
mannaggia che non posso venire a Brescia se no avremmo continuato.
Io mi ritiro dal thread, ho espresso le mie idee e sono contento.

Termino così: Toni, sai quanto sono concreto. Quindi mi divincolo dal qualunquismo nel quale mi vuoi far incespicare e preciso ulteriormente: Berlusconi di qua e Dino Boffo di là. Berlusconi elude le tasse e corrompe i magistrati / Agnelli le evade portando i soldi all'estero. Ancora: Urbani / D'alema.
Questo non è un argomento persuasivo per difendere i tuoi. Mi sono mai erto per difendere i gaglioffi? no, mai. Spiego: se ci sono due sporcaccioni o 2 evasori o 2 rei di peculato, non è che, visto che stanno negli schieramenti opposti, ipso facto si elidono. Continuiamo ad avere 2 sporcaccioni, 2 evasori, 2 concussori.
Agnelli è un evasore e Berlusconi è quello che è. Dino Boffo ha diretto un sistema mediatico omofobico ed è omosessuale (tra gli esempi è quello che mi preoccupa di meno. Nella sua omosessualità non ci vedo nulla di male, se non una ipocrisia stridente. Ma diversi omosessuali mi dicono che vivere la propria sessualità come un peccato sociale rende gli incontri più elettrizzanti. Una sorta di supplizio tantalico soddisfatto. Il massimo!). A proposito di massimo, ho mai difeso D'Alema? Pensa che lo reputo un danno da ormai dieci anni, lui con la sua bicamerale e con la frase "Mediaset è una risorsa nazionale". E il bocca bocca che ha praticato al Cav. quando questi era ormai spacciato (verso il 98).

Quello che voglio dire è che non possiamo sempre pensare e dire che "tanto l'Italia è così". Io non me la sento di passare questa nozione d'Italia domani mattina in classe. Insegno che l'Italia è così e che le nuove generazioni possono cambiarla. Ma dai, forza, diamo il nostro contributo. Se il comportamento di Brunetta in quel video è indifendibile perché è un Ministro e un ministro non si esprime in quel modo, difenderlo non è aiutare la causa o la parte politica o l'Italia. Sarebbe meglio che il principio dell'autocritica fosse più esteso nel centro-destra e non demandato al solo Fini. Fini sembra un pazzo nei giornali di destra e un esempi odi saggezza in quelli di sinistra, mentre è solamente un politico inserito nei vertici delle istituzioni. Nulla di più.

Se no, veramente, c'è da stupirsi se un treno arriva puntuale, se le valigie non si perdono, se il pacchetto posta prioritaria che ho spedito a Cesco stamattina giunge a destinazione, se io domani mattina non bestemmio in classe e magari parlo francese.

(Impiegata della posta dopo che le ho consegnato una busta con l'Obrac: "Ma lei ha già spedito con questo sistema?" "Sì". "E' andato tutto bene?" "Sì". "Allora è stato fortunato, se ne perdono tanti perché sentono che c'è spesso e allora si vede che..ehh.. si perdono".
Dico, sarò deviato dalla linguistica, ma chi sono i referenti di quella terza persona plurale che sentono lo spesso e fanno in modo che i pacchi si perdano? Voglio dire che se non siamo un paese serio è perché abbiamo smesso di voler essere un paese serio)

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #22 on: September 14, 2009, 08:30:00 PM »
ecco, lo sapevo, è venuta l'ora di cena e per parlare di Brunetta non ho suonato 'na mazza! vaca boia!

Capito perché non bisogna parlare di politica qui sul forum? e dire che c'ho 3 strumenti uno più bello dell'altro..!
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Offline Zosimo

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #23 on: September 14, 2009, 08:51:41 PM »
Il comet  lo chiami strumento  smil
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Offline difab

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #24 on: September 14, 2009, 09:00:17 PM »
allora,la metto così, sono io che ci sono rimasto male dal tono molto aggressivo del ministro!

mi sento seriamente spaventato se per discutere in generale sui finanziamenti statali alla cultura si usino toni che  si rifanno al puerile 'ma andate a lavorare'! e non sono d'accordo che si può passare sopra a modalità del genere di discussione rimandando all'eccitazione del momento....  io mi sono spaventato per l'odio  che mi si è riversato addosso.

mi è venuto in mente che ne so Pierobon che dopo aver suonato nella sua orchestra, incula i soldi dei cittadini organizzando il suo 'complessino' .... !!!

dov'è l'amore per la cultura e la rinoscenza per i nostri artisti??

io non difendo il governo o l'opposizione eccc ma la cultura italiana che dovrebbe essere finanziata perchè la cultura è un VALORE inestimabile,


mi sembra che salti fuori soprattutto l'invidia e non un qualche valore di riferimento

tutto qui

ciao

Offline nic

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #25 on: September 14, 2009, 09:05:09 PM »
Il comet  lo chiami strumento  smil

e secondo te io sono uno che suona? chiedi a tango in quali plaghe d'insignificanza strumentale mi dibatto
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Offline anrapa

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #26 on: September 14, 2009, 09:19:28 PM »
Concordo!
Però concordo solo a seguito di una versione edulcorata di quanto hai esposto in prima istanza. E non ho mai sostenuto o pensato che tu difenda i gaglioffi. E neanche voglio passare per quello che avalli la cultura del meno peggio. Sono semplicemente, e parimenti a te, pragmatico. Il meno peggio è la base che ci permette di parlare di morale senza ergerci a livelli di utopia pura.
Cerco solo di mantenere i piedi per terra...

Per questo nel mio piccolo (Pubblicità Progresso in arrivo!) mi confronto con Voi telefonandovi spessissimo (prima ero al telefono con Stefano Massari) e cercando di trovare, nel piccolo-piccolissimo del cosmo dei trombettisti, un modo per fare cultura di altissimo livello ad un prezzo popolare: si discuteva infatti se i 50 euro della Masterclass fossero, in mancanza di fondi "statali", un prezzo equo per un bagno di nozioni che difficilissimamente si possono ascoltare in Italia. Intendo dire che difficilissimamente si sentono voci diverse dai giustissimi ma abbastanza noti concetti delle due scuole di pensiero più in voga al momento.
50 euro significa che ci vogliono TANTE persone per riuscire a fare il master, significa che io devo chiamarVi al telefono spesso e rompervi le scatole e, lo ammetto, significa anche che mi arrabbio quando alcuni invisibili frequentatori appaiono solo per lamentarsi che dalle loro parti non si organizza mai un bel niente...
E quando la montagna va da Maometto perchè questi invisibili non si fanno trovare?
C'è gente che prende la macchina da Roma per partecipare (Dizzy123 era pronto a partire DALLA PUGLIA!!! Purtroppo altri impegni musicali glielo impediscono ma lui era pronto!)!!!
Ciononostante mi sento sempre in colpa per non aver ancora pubblicato il secondo numero della rivista del forum...

Se dovessi fare un paragone con il discorso di Brunetta mi sento proprio uno di quei tanti che i fondi non li ricevono mai e sono costretti a tirarsi su le maniche per portare a compimento delle iniziative costose e impegnative.
Se penso che tanti altri master costano CENTINAIA di euro e godono pure dei sussidi un po' mi girano... e se penso che molti di questi finiscono per essere deserti mi inferocisco!

E' anche vero che io sono testardo come un mulo e che ho fatto un contratto con la TRE da 70 euro al mese che mi permette di telefonare per diverse migliaia di minuti al mese (per la "gioia" degli utenti del forum... eheheheh). Però quando si iscrivono circa 20 persone al master di Adam Rapa io un po' di orgoglio lo provo. E provo anche un po' di fastidio per altre cose che vedo in giro e che nonostante i fondi non riescono a decollare.

Questa breve parentesi per significare che non faccio solo chiacchiere (so che Nic, Norman e gli altri non lo pensano, sia chiaro!) e non mi appiattisco sulle tesi di Brunetta perchè siede in una certa parte dell'emiciclo. Concordo con le parole di Brunetta proprio perchè mi vedo coinvolto giornalmente nei problemi che lamentano i suoi sostenitori e quindi, forse, mi brucia un po' di più il retro del corpo quando vedo le piogge di danari bagnare solo cert'uni... (certuni? C'ert'huny?)

In fondo la discussione, sebbene abbia una base politica, sta rientrando in alveo musicale, ne sono lietissimo. Siamo un gruppo estremamente eterogeneo ma altrettanto rispettoso, GRAZIE!
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Offline bookerlittle

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #27 on: September 15, 2009, 07:44:46 AM »
quoto Nic + Norman
e aggiungo che qui non si tratta di stralci estrapolati con perizia ed intenti manipolatori ma di un discorso registrato nella sua totalita' che non da spazio ad interpretazioni erronee.
Comuque su youtube e' possibile trovare tutto il discorso senza alcun taglio, quindi quelli che dicono
che in verita' Brunetta intedesse dire altro potranno, se lo desiderano , approfondire.
Nessuno sostiene che i fannulloni non vadano isolati, in tutte le orchestre c'e' della zavorra lo si sa...ma qui
si tratta di un'attacco frontale al mondo dello spettacolo (scenografi, registi, musicisti...)...e' molto chiaro che Brunetta non da alcuna rilevanza all'importanza sociale delle attivita' artistiche, la sua idea del "botteghino" potrebbe aver successo all'osteria o al bar sport...dai !!!
Penisamo al "Centre Pompidou" a Parigi...quanto ci hanno investito? Ma quanto sta fruttando in termini di immagine ed anche di botteghino?
La zavorra c'e' e va gettata a mare d'accordo...ma bisogna saperla trovare, mi sa che Brunetta non sappia nemmeno dove cercare !!
« Last Edit: September 15, 2009, 08:03:34 AM by bookerlittle »

Offline bookerlittle

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #28 on: September 15, 2009, 07:54:21 AM »
attenzione che Brunetta non ha detto questo. La lingua bifida era rivolta verso quegli pseudo artisti che di artistico hanno poco, tra l'altro criticati spesso e volentieri in questa e in altre sedi di passione, che non campano proporzionalmente a quanto lavorano, ma di rendita alle spalle dei sussidi statali. Il concetto era che se vuoi fare il musicista, l'attore, il regista, lavori da musicista/attore/regista e guadagni per quanto lavori, non di più, come tutti gli altri lavoratori (quasi...)

Mah..questa distinzione io non l'ho recepita...lui fa un gran mischione di tutto quanto...Mozart, vivaldi, suo padre !!! Sembra quasi che stia drammatizzando una sua psicosi personale...l'idea che ne vien fuori (io ho visto la conferenza stampa nella sua totalita') e' che Brunetta abbia una considerazione della funzione sociale dell'arte molto bassa (il suo ideale potrebbe essere "Vacanze di Natale e Vanzina").
magari se di tutti questi falsi artisti tu potessi far qualche nome ci si capirebbe meglio...non mi sembra che questi falsi artisti siano una maggioranza ...

Offline ataru

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Re: cosa pensa il governo italiano dei musicisti
« Reply #29 on: September 15, 2009, 08:08:35 AM »
Come ha già fatto con i dipendenti pubblici , il signor Brunetta spara nel mucchio e usa i soliti luoghi comuni , e questo discorso ne e' proprio l'esempio lampante.
Cerca di parlare alla pancia delle persone e mi sembra chiaro  che veda l'arte come un qualcosa di cui si può fare a meno (come altri dicevami ,in un passato più buio).
Ultimamente si sentirà un po' con l'acqua alla gola  sbellicars , visto che molte sue sparate sono state disattese dai dati sul medio periodo , e parti importanti del suo famigerato decreto sull'innovazione della pubblica amministrazione sono state eliminate o ridotte.
Insomma è alla ricerca di una nuova visibilità mediatica , niente di più.