Incomincio col dare ragione a Zosimo, la vista del mio corpicino nudo non è consigliabile...
Continuo dicendo che non posso raccontarvi cose "personali" per ovvi motivi.
Concludo (la premessa) col dirvi che procederò necessariamente a puntate, c'è troppo da raccontare, veramente troppo!
Mi rifaccio alla lista di "domande" di Cesco:
Fuori dal discorso "tromba" Adam è una persona molto matura nonostante l'età, 29 anni, è pienamente consapevole di chi è, cosa è in grado di fare, quanto vale e COSA VUOLE FARE NELLA VITA (che non è poco!). E' molto disponibile ma sa anche negarsi se si sente stanco o anche solo non stimolato musicalmente parlando. Diciamo che segue la filosofia del: "deve valerne la pena o economicamente o dal punto di vista formativo o del divertimento". Per questo è venuto in Italia a fronte di un cachet (si scrive così???) veramente ridicolo considerando il suo livello, per questo si è abbassato a suonare con un gruppo di mediocre livello come la mia big band (o il mio gruppo funky... ah, in quel caso ha suonato G R A T I S !!!). Non aveva mai visto l'Italia, io l'ho incuriosito come persona (o almeno mi piace pensarlo...), aveva la possibilità di aprire nuove vie e, ovviamente, non aveva nulla di meglio da fare in questo periodo
E' però anche capace di darsi un freno e non lavorare tutti i giorni (a dire la verità lavora, per scelta, se va bene, 1 giorno su tre!!!). Anzi, esprimo meglio il concetto: noi conosciamo solo il suo lato trombettistico ma dovete sapere che è un bravissimo ballerino, un ottimo cantante, uno sceneggiatore, un "tecnico del suono" strabiliante e ha MOLTE altre qualità nascoste.
E' veramente un artista a tutto tondo e la tromba, incredibile a credersi, occupa una minima parte della sua vita (non della giornata!). E' semplicemente una delle sue tante attività! Questa cosa lo rende ancora più strabiliante perchè sembra impossibile essere a quei livelli di preparazione tecnica senza esercitarsi quasi mai!
Il suo obiettivo primario, al momento, è creare uno show teatrale (stiamo trattando con un GRANDISSIMO nome in Italia...) che unisca musica e coreografia. Non sarà un semplice musical (e a dirla tutta non ho ancora ben capito cosa sia...
) e quindi sta formando un crew di talenti da tutto il mondo che lo seguano in questa impresa. Probabilmente lui non sarà neanche un attore di questo show e non so neanche se suonerà dal vivo (anche se le musiche ovviamente le comporrà lui).
Nel frattempo sta registrando un paio di CD, collabora con un'infinità artisti in tutto il mondo (è appena partito da Madrid dove ha registrato un disco di Flamenco con la voce più famosa al mondo in quel campo (non mi ricordo il nome, mannaggia!!!). Quando è a Seattle registra colonne sonore con un'orchestra in coppia con Vizzutti (!!!!!). Anche se questo lavoro è solo un "riempitivo" (alla faccia del bicarbonato...........).
Collabora con l'amico Dave Monette per il quale fa da playtester "ufficioso" nel senso che Dave si affida a lui per lo sviluppo di qualsiasi strumento o bocchino perchè lo ritiene l'unico al mondo "perfetto" come emissione e come "suonatore di bocchino". Diciamo che è l'umano che più si avvicina alla macchina quando si tratta di testare uno strumento....
Tanto per darvi un'idea: l'ultima tromba di Marsalis, la P3, è stata regalata a Wynton, a sua insaputa, come ringraziamento per la tanta fama che il suo nome porta alle Monette e Adam Rapa ha testato fin dall'inizio il prototipo della tromba in modo che fosse perfetta.
Dave Monette: pare essere un vero e proprio "ragazzino" come Taylor (sarebbe curioso rileggersi il racconto che vi ho fatto di Andy ormai più di un anno fa): questi artigiani sono mossi da una innata voglia di giocare con gli strumenti, di sperimentare, di divertirsi nel lavoro che fanno. Dalla descrizione che mi ha fatto Adam viene fuori un personaggio che non vede l'ora di ospitare i grandi nomi del trombettismo mondiale per poterli ammirare da vicino, per poter scambiare con loro impressioni, per imparare qualcosa di nuovo. Dave è un trombettista di ottimo livello e, sebbene non suoni praticamente mai in pubblico, pare possegga un controllo straordinario dello strumento. E' letteralmente fissato con il concetto dell'efficienza nel suonare, dell'importanza del bocchino, dello strumento e della respirazione (Yoga). La "leggenda" che lui passi ore e ore a testare gli strumenti per il "fine tuning" è vera, è un vero maniaco da questo punto di vista e sa esattamente come mettere a posto l'intonazione di ogni singolo armonico con leggere modifiche allo strumento.
Affascinato, faccio una digressione, da questi racconti ho telefonato a Taylor per cercare di tramandare alcuni dei "segreti" del mestiere... che figuraccia!!! Appena io descrivevo una caratteristica della Monette che differiva dalle Taylor lui mi bloccava e mi spiegava per filo e per segno come ottenere lo stesso effetto (e descrivendomi gli eventuali effetti collaterali...). Caspita, non ne sbagliava una! Mi sono fatto l'idea che questi artigiani scelgano semplicemente strade diverse e puntino quindi a risultati e target diversi (anche economicamente...). Nello specifico mi ha fatto ridere una frase di Andy: "Man, if you want me to modify your horn to sound like a Monette, no problem! Be aware you will have an instrument sounding (and playing, feeling) like a Monette, are you sure that is the sound and feeling you are looking for?". Ah, messaggio di servizio, fra qualche mese Taylor tirerà fuori la versione "III" della serie Chicago, non mi ha voluto ancora svelare i dettagli, vi terrò informati!
Torniamo in topic...
Suonare a Broadway: in una parola lui lo definirebbe "noioso". (!!!) O almeno lo è diventato dopo il primo anno.
La storia è questa: lui, sin da ragazzino, era un trombettista prodigio, suonava come prima tromba nella big band della Berkley pur non essendo iscritto e ha rifiutato la borsa di studio che copriva completamente l'intera retta per tutti gli anni pur di seguire le sue inclinazioni musicali. Non si reputa un jazzista e pensa di essere parecchio carente quanto a capacità improvvisative (!!!). Diciamo che è innamorato della musica a 360 gradi e i trombettisti lo interessano marginalmente perchè tecnicamente sono molto più limitati rispetto ad un sassofono o ad un pianoforte (e pure lui lo è, giusto per essere chiari...). Nei giorni che abbiamo passato insieme lui insisteva per farmi sentire una montagna di musica classica, di raga, di flamenco, di canto (Milva!!!), di musica indiana, africana etc etc
Passava il tempo in una sorta di estasi mistica commentando ad alta voce i passaggi più interessanti. Non immaginate quanto sia stato (inutilmente, perchè io non sono sicuramente riuscito a raccogliere buona parte di quello che lui cercava di seminare...) formativo!
E' alla perenne ricerca di SUONI nuovi, anche creati con oggetti d'uso quotidiano... veramente strano!
Torniamo alla sua formazione, stavamo parlando di Broadway...
Allora, negli anni ha suonano con le marching band, vincendo ovviamente, e come prima tromba solista, tutti i campionati possibili ed immaginabili.
Quando è stato chiamato a partecipare come star in Blast! si è scontrato con la realtà di dover essere SUPER performante e perfetto sempre e comunque. La sua vecchia impostazione era quella della maggior parte dei trombettisti: PREMI!!!!!!!!!!!!
Un sistema del genere funziona fino ad un certo punto e chi va ad assistere ad uno show di Broadway non è di bocca buona come il pubblico di un concerto jazz. Le stecche non sono tollerate perchè la musica è un necessario contorno allo spettacolo di danza dei musicisti, è data per assodata e non ci si aspetta degli errori!
Ha deciso quindi di studiare un sistema per essere più efficiente e dopo 2 o 3 mesi di sperimentazioni casalinghe ha imparato a suonare con la tecnica che ora insegna (e che devo dire che mi sta rendendo un trombettista PARECCHIO felice!!!). Solo successivamente gli sono state fatte notare le somiglianze con alcune scuole, in particolare quella di Gordon.
Ci sono delle fondamentali "differenze" (forse meglio sarebbe chiamarle "affinamenti" e "migliorie") che gli permettono di portare il rendimento a livelli, oggettivamente, mai visti in nessun altro trombettista al mondo. Questo concetto di "fischiettare" nella tromba è talmente esagerato da sembrare non credibile... eppure funziona!
Girare il mondo: è un ragazzo giovane, non ha legami familiari estremamente radicati (per scelta) e quindi non patisce più di tanto la lontananza da "casa" (concetto a questo punto aleatorio). Dal punto di vista lavorativo Seattle non offre nulla di importante e quindi un posto vale l'altro (probabilmente si trasferirà a breve in Europa!!!!!!!!!). Certo soffre se non può stare con i suoi due gattini (lasciati in affidamento alla bambina prodigio che segue quando è a Seattle) e con la fidanzata ma se vuoi fare carriera e suonare con la gente che conta DEVI fare una vita del genere. (purtroppo)
Or ora dovrebbe essere a Seattle e domani, se non mi sbaglio, parte per il Giappone, prima Madrid, prima ancora Ciriè (caput mundi!), Vienna, Monaco, Parigi, Londra... io non ce la farei...
Ma tornando al discorso di prima: se è stanco o se la "gig" non lo stimola cancella l'impegno e sta a casa a dormire!
Dormire: così come bere (acqua) è una delle cose alle quali bada di più. E' un salutista, fa yoga, vuole dormire almeno 8 ore al giorno (magari smette di lavorare al computer alle 7 del mattino ma poi fino alle 15.00 non lo tiri giù dal letto!!!
Mangiare: mangia quando il corpo gli dice che ha fame (se io facessi così peserei 903 chili!!!)...
Cosa porta in valigia: computer, cuffie, Hard disk esterno per il backup dei dati, iPhone-iPod, POI i vestiti, POI la tromba. E' il manager di se stesso, il computer lo tiene collegato con il mondo civile, riceve (ho visto con i miei occhi), circa 200 email al giorno, sono quasi tutte occasioni di lavoro e passa interminabili ore al computer per decidere cosa fare nei mesi seguenti. Per questo motivo mi ha chiesto espressamente di curargli tutti i contatti in Italia, è letteralmente impossibilitato a gestire tutti i casini nei quali si caccia (detto in senso buono).
Questo tipo di vita NON fa per me! Io vado in fibrillazione per prenotare un volo su internet, figuratevi!
Routine giornaliera (tromba): il problema è che non è mai giornaliera... quando ha concerti non studia, quando non ha concerti in genere ha altro da fare e quindi non ha il tempo di studiare... MA QUANDO STUDIA?
?? E' stato da me un totale di 20 giorni e ha "studiato" solo 1 giorno!!!! E io gli ho dato ampia possibilità di farlo! Quando fa lezioni private lui mette quelle ore nel computo di quelle "studiate"... Le masterclass, poi, sono un vero toccasana: siccome parla di concetti molto basilari ha la possibilità di dimostrarli suonando e questo gli basta per sentirsi a posto o per rimettersi in sesto dopo 15-20 giorni nei quali non studia o non suona per niente.........
Ogni tanto si sente in colpa e fa una decina d'ore di seguito a volume pppp in casa a Seattle (non può dare fastidio ai vicini) ma per il resto nulla!
COSA studia: fondamentalmente la routine di 20 minuti che ha scritto lui (e che chi ha partecipato alla masterclass conosce bene). E' un unico esercizio ripetuto su diversi armonici e che funziona da "lie detector". Devo dire che ha il suo senso e non c'è scampo per i farlocchi, se non suoni nel modo corretto non arrivi alla terza riga!!!!!!!
Improvvisazione jazzistica: lui si ritiene assolutamente NON bravo ad improvvisare, ha una cultura jazzistica molto vasta ma pensa di non meritare i complimenti che in tanti gli tributano. Ha però un vantaggio innegabile, l'orecchio assoluto (ed un cervello che va a mille all'ora) e quindi riesce a mettere in pratica quasi tutto quello che gli passa per la testa.
Ha trascritto quintali di assoli di trombettisti famosi ed anche di pianisti, sassofonisti o chitarristi. Viaggia con un quaderno tutto liso, vecchio di anni, nel quale custodisce quelli più interessanti, quando ha tempo li trascrive su Finale e li esporta in PDF (è una caratteristica di quelli che hanno il cognome che inizia per Rapa??? eheheheh). Sostiene fermamente che non ci sono scorciatoie, anche per lui, che è baciato dalla fortuna quanto a predisposizioni, vale la regola dell'impegno: bisogna lavorare sodo!
Altri generi musicali: ogni anno o due "affronta" uno o due generi musicali diversi, in questo periodo il raga ed il flamenco, ascolta e studia come un matto questi generi e si impone di suonare con artisti di alto livello in quei campi. Quando ritiene di avere una solida base cambia genere.
Trombettisti preferiti: su tutti Nicholas Payton. Poi Roy Hargrove. Poi Hubbard, e poi "i soliti noti". NON gli piacciono gli "sbruffoni" o quelli "tutto fumo e niente arrosto". (non posso citarvi i nomi per ovvie ragioni) Mi ha fatto una lista di trombettisti che non gli piacciono e rimarreste scioccati (shokkati? choccati?). E' alla ricerca perenne della nota chiave di tutto un assolo, quello che il musicista sa che DEVE mettere in quel momento per dare un senso all'assolo.
Pur essendo chiamato, molto spesso, a fare "scena" perchè al pubblico piace così, quando può veramente suonare come piace a lui allora preferisce frasi lunghissime fatte di note lunghissime e suonate piano. Gli piace "piegare" le note e giocare con l'armonia toccando note evidentemente fuori dagli accordi. Diciamo che ha momenti nei quali vuole essere totalmente armonico e altri nei quali vuole risultare un po' "fuori".
Tonalità "difficili": l'armonia la conosco abbastanza e pure le scale. Io sarei in crisi già solo a descrivere alcune delle sue scale, figuriamoci suonarle, e poi a quelle velocità!!!!! Ma io non faccio testo!
Se io sono a livello 1 (penoso) e Confusion51 è a livello 2 (fa delle cose bellissime che però l'orecchio mi permette di seguire e di capire) lui è al livello 3 (l'orecchio assoluto getta la spugna e io colgo solo che "è bello"). Per darvi un'idea Chet, Sandoval (sarà che a furia di ascoltarlo mi sono abituato a cosa fa...), Ferguson, Balchard, Botti li metto a livello 2, Marsalis, Rapa, Bosso (quando non fa le cose "commerciali" e quindi necessariamente più "digeribili"), Hubbard, Clifford Brown li metto al livello 3.
Ho la presunzione di ritenere che chi sta al livello 3 ha passato la fase in cui la tonalità può essere un problema.
Come "suona" Adam Rapa: mi mette ansia!!!!!! Non ha paura di NULLA, non vuole mai fare prove prima dei concerti, non vuole sapere le tonalità. Se la musica è scritta non ha problemi di lettura (l'ho colto in fallo solo una volta nel concerto con il mio gruppo R&B, andavamo a palla di cannone, la partitura era lontana, era buio...), se c'è da improvvisare non si tira mai indietro...
Io avevo vergogna a chiedergli ogni momento di fare degli assoli ma lui non si fa pregare, si vede che è talmente tranquillo da non temere anche le situazioni più rognose. Allo stesso tempo se sente che "ci sei" ti lascia tranquillamente spazio per farti divertire e non ti mette in ginocchio se ti metti a "duellare" con lui (oddio, quando si è messo a "far danni" in fa diesis maggiore io oggettivamente ho adottato la tecnica del "scotch sul secondo pistone e via di note acute™........ ehehehhehe).
Diciamo che ti testa fino a capire il tuo limite e suona "un'anticchia" sopra, per spronarti e per tenere le dovute distanze.
C'è però da dire che non ha la puzza sotto al naso quindi se ti vede in difficoltà (in sezione ad esempio) ti viene in aiuto esattamente come ti piacerebbe facesse!
Chi suona come lui: SECONDO LUI (e speriamo di non aprire un vespaio...) sono pochi ad usare la sua tecnica. PRESCINDENDO DAL COME SI METTONO LE LABBRA (cosa variabile e che influenza il rendimento finale) lui è certo che Marsalis, Schlueter e Blanchard usino LA LINGUA come fa lui. Ovviamente sono tre trombettisti diversi e anche il livello tecnico (oltre che il campo nel quale suonano) è totalmente differente ma lui è giunto a queste conclusioni valutando il modo in cui fanno i passaggi d'armonico e come siano in grado di "piegare" le note fuori dall'armonico. E' profondamente convinto che anche Arban e Clarke (e poi Gordon) usassero questo sistema e che questo risulti ovvio leggendo le parole originali usate da questi musicisti nei loro libri.
Quello che posso dirvi io avendolo "radiografato" più e più volte da vicino chiedendogli di suonare le cose che TUTTI i trombettisti al mondo FATICANO (ma poi magari fanno lo stesso) a fare (non c'è santo che tenga...), è che lui abbia un approccio "pianistico" alla tromba: le note sono su una tastiera virtuale, devi solo premere il tasto giusto. Non c'è stanchezza o poco studio che tengano.
Questo approccio è "spacciato" da praticamente tutti gli insegnanti saggi di questo mondo. La differenza è che non ho mai visto una persona VERAMENTE capace di fare queste cose al livello dichiarato.
Purtroppo so di dire cose parecchio estreme ma chi ha partecipato alle masterclass non ha visto che una MINIMA parte di quello che sa fare (e già basterebbe...). A casa mia gli ho fatto fare veramente le cose più strane del mondo e... mamma mia..... niente, dai... non ho più aggettivi. E' letteralmente un alieno!!!
Giovamenti: come ho scritto già altre volte sono ancora in una fase di passaggio. Ormai non riesco quasi più a suonare come prima, lo "switch" è quasi completo anche se ho ancora problemi soprattutto sullo staccato. Diciamo che mi sono assuefatto alla tecnica e non riesco più a giudicare oggettivamente i miglioramenti ma questi sono ben più che evidenti. Sto assumendo una sorta di tranquillità interiore esagerata. Non sento praticamente più "l'ansia da roulette". Se ho imparato a fare una cosa a casa la metto in pratica senza alcuna incertezza anche in concerto. Anche se è una cosa che non mi è mai venuta in 22 anni.
Alcune cose sono talmente facili che mi sembra di "barare" e mi vado a ficcare in casini non necessari... (es: Funky Nassau, Do Mib Sol Doooooo etc etc... prima arrivavo alla fine del brano scoppiato, ora è talmente facile che se non prendo il Sol acuto ad ogni ripetizione mi "annoio". E poi arrivo al finale che faccio fuoco e fiamme.)
Problemi: se non "prendo di petto" la situazione fin dalla prima nota della giornata fatico ad entrare "in partita". A volte è troppo forte il vecchio istinto e mi viene da sforzarmi per fare cose che ormai sono facili. Se mi sforzo spingo sul labbro e se lo faccio ci posso mettere anche 5 minuti per rientrare nei ranghi. Devo ancora capire come partire subito con la mentalità giusta.
Staccato: Non poggio ancora la lingua nel punto giusto e quindi quando mischio legato con staccato veloce a volte mi incespico. Lo staccato semplice è invece incredibilmente migliorato: due settimane fa ho fatto lezione con Rigoletti e lui non poteva credere ai miglioramenti (anche del legato, ma a quello c'ero arrivato anch'io). Il fatto è che ho fatto un salto talmente grosso con il legato che lo staccato in confronto SEMBRA peggiore. In realtà è solo migliorato MOLTO (e non abissalmente... ehehehe).
L'espressione che mi viene in mente più frequentemente è che mi sembra di barare. Non so come spiegarla diversamente. Ivanpad, se ci sei batti un colpo!!! (lui mi ha visto fare due note due dopo la master di Brescia e può darvi un'idea) (o anche Nuvola via Skype...)
Skype: siamo ad un livello di amicizia "non trombettisticamente fruttuoso", quando ci becchiamo online parliamo di tutto tranne che di tromba, dopo 2 o 3 ore che chiacchieriamo di solito s'è fatto tardi e non abbiamo il tempo di fare lezione...
Quindi le domande specifiche non riesco a fargliele...
Diciamo che a fine settembre abbiamo fatto 3 ore di "studio" insieme a casa mia. (l'unico giorno che ha studiato nei venti che siamo stati insieme) Mi è stato immensamente d'aiuto con il legato (la flessibilità) e di questo gli sono immensamente grato ma non abbiamo avuto modo di parlare nello specifico dello staccato (anche se so, a parole, cosa devo fare). Magari la prossima volta....
Ah... la resistenza: se suono costantemente con il suo sistema ho una resistenza praticamente infinita (intendo 6 ore DI FUOCO, senza pause). Appena il cervello mi dice che me la devo fare addosso incomincio a spingere sulle labbra e mi brucio in 20 minuti.......
FINE DELLA PRIMA (e lunghissima!) PUNTATA
Grazie per avermi dato la possibilità di sbottonarmi, ne sentivo il bisogno da parecchio tempo!!!
(non ho riletto neanche una parola di quello che ho scritto, speriamo di non aver detto delle enormità... e valgono i soliti e chilometrici DISCLAIMER)