Secondo me, è un libro che ti insegna un metodo di studio che poi bisogna personalizzare. Con lo stesso criterio con cui studi le triadi, gli accordi ed i pattern semplici che ci sono sul libro poi ti puoi studiare le scale, i pattern più complessi ed anche i temi degli standard, trasportandoli in tutte le tonalità. Questo sarebbe, piano piano, il lavoro da fare. In questo modo acquisti un vocabolario che ti porti dietro anche quando improvvisi.
Tutto questo lavoro però, a mio parere, va fatto solo DOPO che ci si è fatti per benino le ossa su metodi specifici per la pronuncia e l'articolazione jazz. Mettersi a fare un lavoro mirato all'improvvisazione prima di aver assimilato per bene articolazione e pronuncia nei vari stili è come tentare di costruire una casa sulle sabbie mobili, perché è bene ricordare che il jazz, prima che improvvisazione, è ritmo e swing. Puoi fare tutte le frasi ed i pattern che vuoi, ma se non li fai con il giusto swing saranno comunque una cosa senza capo né coda.