Dico la mia...
Ho molti libri (sul jazz in particolare ed anche in lingua inglese mai tradotti in italiano, alcuni rari, alcuni anche di un discreto valore).
Le nuove uscite entrano nella mia libreria in un nano secondo dalla pubblicazione (vedi l'ultimo di Fresu, carino e godibile, anche se narra fatti ed emozioni già lette, per chi segue il trombettista sardo, come me...).
Il problema del cartaceo è che c'é il rischio che, facendoli "girare", si rovinino ... e molto.
Non sono certo uno che non mette volentieri a disposizione quello che ha, ma il mio timore è che poi rientri il tutto in condizioni pessime (spedizioni, utilizzo plurimo, ecc...).
Quanto all'acquisto di nuovi testi, a prescindere da quanto sopra riferito in ordine all'acquisto immediato da parte mia degli stessi, sono nella stessa linea di Zosimo... anche a me piace comprarli ed averli a disposizione, anche perché non è raro che me li vada a rileggere o, segnate le parti interessanti, le spulci in un secondo momento...
... sto alla finestra, quindi, e ascolto con interesse quello che il popolo suggerisce o propone per una condivisione del patrimonio letterario esistente...