Secondo me il tuo maestro non sbaglia. Quella di chet è una tecnica che va studiata dopo aver padroneggiato lo strumento
A dire il vero, non la penso così.
Secondo me Chet non ha "sviluppato una tecnica", ma ha utilizzato le proprie risorse ottimizzandole.
Provate a sentire Chet in questo disco:
non ha nulla di soffiato: è un bopper che suona maleddetamente bene!!
Ciò che lo ha portato al suono "soffiato", è l'inconveniente della dentatura persa e l'esigenza di risettare tutto suonando con la dentiera.
Gli album live degli anni fine '80 e '90 (tra cui, IMPERDIBILE, il filotto di live al Montmartre café di Copenaghen
non sono il frutto di una ricerca vòlta ad ottenere un suono "soffiato", ma sono la naturale conseguenza della conformazione maxillofacciale mutata di Baker...
Tranquilli che, secondo me, se avesse potuto suonare come suonava a 20 anni, avrebbe ben continuato a farlo anche a 70!!
Tanto che, quando era in serata, col cavolo che "soffiava" le note, ma ci andava con forza!!! Sentite qua come vola su Seven Steps To Heaven:
Poi lo disse lui stesso che, negli ultimi anni, sognava che lo strumento suonasse solamente premendo i pistoni, senza necessità di cacciarci l'aria: questo perché la vita disennata che aveva non lo aiutava certo a "soffiare" bene e con forza le note...
Tutto questo lo ha portato lì dove era negli ultimi anni di carriera.
Ma certo non è frutto di una ricerca... è la vita che lo ha portato lì...
Ciao!
Francesco