FREDDIE HUBBARDLa prima cosa che faccio quando prendo in mano un titolo di o con Hubbard è ascoltare immediatamente la ballad (c'è sempre una ballad all'interno di una track list Hubbardiana)...
Non c'è nulla da dire, è oggettivo e non è questione di opinioni, Freddie è (rectius, era...) un caposcuola nell'interpretazione dei brani lenti.
Il sangue che ci metteva, il blues e gli effetti sonori utilizzati rendono il massimo sugli slow tempo, che sono da scoprire di nota in nota...
Per questo motivo, la carrellata su Hubbard riguarderà esclusivamente le ballad da lui interpretate (la maggiorparte delle quali prese live...), perché è qui che si misura veramente la grandezza di un musicista...
Tenete in considerazione, poi, che i temi delle ballad venivano reinterpretate veramente, anche scardinando alla radice i temi, per cui nei titoli che vi porrò in evidenza, c'è da ascoltare sì il solo, ma anche (e soprattutto) l'esposizione del tema...
Ecco a voi, quindi, le migliori (per quanto mi riguarda) ballate di Freddie (ma, ripeto, basta prendere qualsiasi titolo, preferibilmente dal vivo, ed estrarre la perla lenta...):
Lover Man(Jam Gems: Live at the Left Bank)
Svisata iniziale che chiama la ritmica all'ordine per l'inizio del tema... come piega le note lui per ottenere un blues feeling... sotto c'è Stitt che controcanta, favoloso... il B è solo accennato, per il resto gira intorno al testo come un ballerino... poi riattacca Stitt sotto e Freddie si lancia in impro sempre più distanti dal tema (ma c'è sotto sotto...)... poi il solo (inizia a 2:15) con trilli e con note ritmicamente azzeccate, invitando la ritmica al raddoppio, ma tutto sta lì fermo (sentite piano e basso che fanno!)... la struttura sembra cambiare (ABA e non più AABA), ma che conta, sono tutti sulla stessa linea d'onda... climax da paura (seppur il batterista utilizzi sempre le spazzole) e poi uscita a 3:55 fantasica... applauso e parte Stitt...
Body and Soul(Keystone Bop Live)
Freddie parte da solo e va avanti parecchio (fino a 1:36!!)... richiama (anzi lo suona quasi tutto) il tema di Stardust (debitamente “ritoccato”)... poi, quando tutti si aspettano che parta la ritmica su tale ballad, parte alla grande con Body and Soul... fantastico! Merita solo questo l'ascolto... poi il tema è struggente e l'assolo fa partire la ritmica sulla luna... da godere tutto...
But beautifulLive at Fat Tuesday
Anche qui Freddie parte da solo, chiamando la ritmica all'ordine alla presa del tema... straordinario esempio di come si deve interpretare una ballad... non c'è niente di scontato o “commerciale”, ma sangue e sudore, blues e grandioso genio melodico... il solo attacca a 2:40... con una frase richiamata per tutti le prime 8 battute ed intervallata con una nota piegata ad arte... Sconvolge la capacità di far “scoppiettare” le note e di dare quel fuoco alla ritmica che fa andare avanti il brano e crescere il climax... Cicca qualche nota ma questo è proprio il bello, perché si sente che c'è tutto l'amore per il jazz!! L'uscita è da manuale con una nota lunga che incita la ritmica a partire in quattro con l'assolo di piano... inarrivabile
You don't Know what love is(Outpost)
Album magnifico (anche i suoni, spettacolari!), da consigliare a tutti gli amanti di Freddie... In gran spolvero lui e la ritmica (in 4et nell'occasione)... grandissima interpretazione al flicorno del tema... anche a 2 all'ora, senti lo swing che sgorga a fiumi (di una difficoltà enorme!!)... a 3:07 inizia l'assolo... scoppietta due note e il basso lo incita... poche note messe al posto giusto... a 3:49 piega una nota e continua a piegarla finché non piange... sentite la frase da 3:56 a 4:01: puro genio! Sul B a 4:28 frase ribattuta per dire alla ritmica di stare in 4... detto fatto, bacchette su e via! Freddie sta ancora un po' sulle sue, l'ultimo A tutto rientra e viene suonato il tema... grandioso l'impro solitaria del finale (scala discendente fino alla nota del contrabbasso con archetto che pone fine al capolavoro)
Misty(Sweet Return)
Versione in studio leggermente “patinata” (ma i riverberi erano tipici degli anni '80)... Straordinario Freddie che “scoppietta” come al solito sul tema per indirizzare la ritmica dove vuole lui... spettacolare frase d'apertura a 2:52... poi un'esplosione ritmico-armonica incredibile... genio allo stato puro... parla con la tromba in bocca, dando spazio ai richiami ed agli spunti continui della ritmica... poi lascia il B al piano, mettendosi da parte al momento giusto...
Body and Soul(Without A Song: Live in Europe)
... non ci sono commenti per questa esecuzione... tutto quello che vorresti sentire da una tromba... e anche un po' di più... La dimostrazione che non serve viaggiare sui sovracuti (lui non era esattamente una bestia da questo punto di vista) per emozionare e far traballare la sedia di sotto al sedere... Saper condurre la ritmica al giusto climax è un dono che in pochi hanno... Hubbard ce l'aveva!! Tanto di cappello...
Buon ascolto e alla prossima!!
Francesco