Caro Ataru,
...
mi permetto di sottoporti nuovamente all'attenzione lo stralcio di assolo trascritto da Tony...
Se te lo lavori bene, ci scavi, copi intenzione, articolazione e timing, farai notevoli passi avanti nell'improvvisazione jazzistica.
Parlo di te come parlo di me come di qualsiasi altro trombettista che voglia imparare a cavare qualcosa di buono da un solo...
Mi preme dirtelo perché le poche note di cui stiamo parlando trovo siano la summa di ciò che bisogna fare se si vuole
suonare veramente jazz...
Non bisogna solamente leggerlo, ma suonarlo pari pari a Rapa (copiandone pronuncia, intenzione, modo di stare nel tempo, blues feeling, ecc.), come avevo consigliato di fare per
Bag's Groove di Miles...
Se lo suoni e pensi che è stato composto all'istante, ti rendi conto di quanto ci sia da lavorare per arrivare a suonare spontaneamente in quel modo...
Quanto a Barnhart (io amo Scotty, ben inteso), ok, bel solo, simpatico, espressivo, ben raccontato,
ma non è uno spunto di studio... è un punto di arrivo... la partenza e la strada maestra, di contro, sono la manciate di note fatte da Rapa prima... se non si è in grado di fare quelle (bene!), inutile prendere il plunger ed inanellare una serie di trucchetti per sbalordire l'audience... è come pretendere di fare le equazioni di terzo grado laddove non si sanno fare le addizioni...
Tutto qui...
La mia è un'opinione personale ma è anche un
consiglio per te, che hai una gran voglia di imparare l'arte... inizia dall'ABC (assolo di Rapa), leggilo attentamente e suonalo con passione e attenzione (stacci su due mesi, se necessario!); non farti abbagliare dai fuochi artificiali (assolo Barnhart)...
Rischi di perdere un sacco di tempo (e parlo per esperienza personale)...
Ciao!
Francesco