Author Topic: agitazione  (Read 6386 times)

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Offline engel_valter

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Re: agitazione
« Reply #15 on: January 09, 2010, 10:10:54 AM »
Domanda molto difficile, credo che sia un misto di moltissimi fattori principalmente psicologici ma anche tecnici.
Psicologicamente bisogna essere preparati e qui si fa vedere il carattere (un esempio: Cassone ad un concerto è arrivato sul palco e senza fare una piega ha attaccato a suonare, subito dopo il solista al trombone, che invece aveva passeggiato in modo agitato nei camerini attaccando a fatto una serie di stecche).
Però per me influisce molto il fatto di eseguire parti tecnicamente al proprio livello e qui senza studio non se ne esce.
Buone suonate a tutti,
Valter

Cesco

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Re: agitazione
« Reply #16 on: January 09, 2010, 10:27:58 AM »
Secondo me i fattori sono sostanzialmente:

1) il grado di conoscenza di quello che si va a suonare (più è alto e meno l'ansia si farà sentire);
2) l'abitudine a suonare "live" in ogni contesto e momento (più si suona live, meno l'agitazione sale);
3) il sentirsi e sentire chi suona con te bene sul palco (nel senso uditivo del termine): più il suono è bello ed integrato nel complesso, più suonerai bene e più presto l'ansia (positiva) iniziale sfumerà;
4) combattere la naturale tendenza a suonare "forte" (l'ansia porta anche a questo...): scombina tutti i parametri assestati nelle sessioni di studio;
5) il livello di ansia che si ha abitualmente (se un soggetto è ansioso di natura, non potrà che trasportare questo stato d'animo nella musica...);
6) avere la possibilità di scaldarsi adeguatamente... Molte volte si sale sul palco e non c'é la possibilità manco di spiaccicare due note (magari il sound check è stato fatto due ore prima...). Questo è deleterio (per me) perché non so in che stati mi ritroverò con il pubblico davanti... il che mi fa salire l'ansia!

Ciao!
Francesco

Offline Franceschet

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Re: agitazione
« Reply #17 on: January 09, 2010, 11:20:58 PM »
Il post è molto interessante, io non ho mai suonato in pubblico, ma ho recitato, forse è lo stesso. La questione è un po' complessa, a mio modo di vedere, ci sono molti fattori in gioco. Quandi reciti parti dal presupposto che chi ti sta di fronte non sa quello che devi dire o che devi fare... poi c'è la questione delle repliche, la prima so' cazzi!
La seconda è peggio della prima... in genere dopo la quarta quinta replica cominci ad andare più oliato, dopo la decima cominci ad essere uno che vuole strafare, poi fai schifo (alla 15esima) e ti ridimensioni, alla sedicesima sudi freddo, va bene perchè hai lavorato molto a casa, dopodichè affronti tutto con serietà, dopo cento repliche però sei un robot che sale sul palco fa quello che deve fare e contemporaneamente fa mille altre cose e ha mille altri pensieri e tutto va liscio.
Per noi non esiste il training autogeno ma attoriale, e funziona: lavoro duro nelle prove, tutto deve essere perfetto, controllare che tutto sia al suo posto prima dello spettacolo, non guardare mai la sala, non pensare mai a quello che si deve fare o dire poco dopo ( è un po' come quando vai in pizzeria e devi ordinare 10 pizze e non fai altro che ripeterti la lista da quando sei uscito di casa e al tuo turno inizi a dire roba sconnessa) e poi fregarsene.
IN genere funziona un po' di scaramanzia, ma per questo bisogna essere navigati, perchè tutti sanno che non serve a nulla, ma sapere che quando entrerai se riuscirai a guardare, nonostante le luci il tuo portafortuna posto in quel punto buio della sala che solo tu puoi vedere, beh... vai come un treno!
so stato lungo  pur'io...
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Offline cariu

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Re: agitazione
« Reply #18 on: January 11, 2010, 03:22:27 PM »
Anche io credo che siano una molteplicità di fattori:
- carattere più o meno spavaldo vs ansionso;
- abitudine a suonare davanti alla gente;
- preparazione generale: suonare due ore al giorno da una certa sicurezza, suonare due ore un paio di volte alla settimana (come me) permettono ben poco;
- la preparazione dei brani da suonare: se provandoli a casa non escono sempre bene non si può avere la sicurezza di eseguirli correttamente in concerto.
- l'insieme: avere a disposizione un certo numero di prove ti da maggiore sicurezza che non una prova e via;
- ultimo ma che io metto al primo posto è la relazione tra difficoltà di quello da suonare con il livello tecnico del trombettista: suonare brani al limite delle proprie capacità è sicuramente più difficile da gestire rispetto a brani più facili.
Fabio "Cariù"

Offline StefanoMassari

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Re: agitazione
« Reply #19 on: January 13, 2010, 01:56:55 PM »
In merito alla paura che si ha quando si suona davanti a un pubblico, i fattori elencati sono tutti condivisibili, ma quando si ha la consapevolezza  di fare bene le cose in qualsiasi contesto " da freddo, con trombe diverse da quelle che usi abitualmente, con bocchini diversi, all' aperto, in una stanza secca ecc" la paura passa e suonando si percepisce un certo godimento picologico e una sana " presunzione" di bravura.
Ciao!
Stefano
Stefano Massari

Offline anrapa

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Re: agitazione
« Reply #20 on: January 13, 2010, 02:16:12 PM »
Concordo!
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Offline cariu

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Re: agitazione
« Reply #21 on: May 06, 2010, 09:17:56 AM »
proprio ieri parlavo con un tubista della banda, ad un corso estivo ha conosciuto david ceste, trombonista dell'orchestra rai (mi sembra), che eseguiva del brani virtuosistici con l'euphonium, e gli ha chiesto se gli capita mai di agitarsi. Ha risposto che esegue un brano in pubblico solo se a casa riesce a farlo 3 volte di fila perfetto, altrimento non lo suona. Se esce 3 volte di fila come si deve ha detto che non ha nessun tiimore, mentre se a casa ci sono delle incertezze anche piccole, il cervello sul palco le fa diventare dei macigni che provocano tutti i disagi (che alcuni di noi conoscono bene.... :-\)
Fabio "Cariù"

Offline benge 59

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Re: agitazione
« Reply #22 on: May 07, 2010, 07:05:22 PM »
Penso che una cosa importante x salire sul palco e suonare tranquilli sia.
1 essere consci delle proprie possibilita'/limiti e quindi NON strafare
2 sentire bene tutta l'orchestra/gruppo
3se hai un Solo  suonalo come lo hai studiato e
arricchiscilo via via sempre studiandolo prima,mai
live
4 ......anche un pizzico di sano menefreghismo tanto io sto suonando.
Non penso che eseguire alla perfezione un brano a casa ti liberi dal dubbio di un'imperfezione/errore in live,cosa che puo accadere anche ai grandi,ma intanto sono grandi sbellicars ovazion
....per fare certe cose........ci vuole orecchio(Enzo Jannacci)
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Offline baudo

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Re: agitazione
« Reply #23 on: May 07, 2010, 07:30:21 PM »
Sono d'accordo (con l'apostrofo o senza?  ???) sui primi tre punti ma sull'ultimo ho seri dubbi di riuscita nel caso uno non sia caratterialmete un "machicazzosenefrega" (beato lui)

Come diceva... Don Abbondio,"se uno il coraggio non ce l’ha,non se lo può dare"
.....eehhh...la cultura... ;D
«Parlare di musica è come ballare di architettura.»
Frank Zappa

Offline benge 59

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Re: agitazione
« Reply #24 on: May 07, 2010, 08:36:16 PM »
.........Baudo l'ho chiamato Menefreghismo ma non so esattamente come definirlo.
Io personalmente mi son sempre sentito forte e riesco a "STACCARE"  o se preferisci "isolare psicofisicamente" certi fattori dalla mia testolina mentre suono.
che so il tipo che ti guarda con occhio ed orecchio attento,un certo tipo di confusione in sala o teatro,pensa che una volta ( 1980) al Gambrinus (Montecatini terme)il cantante ,un italo francese,svenne per abbassamento di pressione e tutta la sezione fiati(tromba sax trombone)era cosi concentrata sul pezzo che il maestro dovette chiamarci col microfono........
Comunque viva la musica live anche con qualche steccuccia o non perfetto centraggio note :D   
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Offline lucap

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Re: agitazione
« Reply #25 on: May 08, 2010, 01:59:41 AM »
Come diceva... Don Abbondio,"se uno il coraggio non ce l’ha,non se lo può dare"
.....eehhh...la cultura... ;D

Mi era venuto un dubbio e ho fatto un controllo con google; in effetti la citazione esatta è: "il coraggio uno non se lo può dare"

Adesso mandatemi pure a cagare  smil
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Offline baudo

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Re: agitazione
« Reply #26 on: May 08, 2010, 11:37:05 AM »
Mi era venuto un dubbio e ho fatto un controllo con google; in effetti la citazione esatta è: "il coraggio uno non se lo può dare"

Adesso mandatemi pure a cagare  smil
Caro Luca,essendo anche tu un jazzofilo mi perdonerai,spero,una piccola "variazione sul tema" citato a memoria e frutto di reminiscenze scolastiche di antica data,che pero' non snatura il senso della citazione Manzoniana:
se ti caghi addosso con facilita' puoi riempirti di Imodium ma servira' a poco.
....eehhh...la cul-tura.... (voce del verbo turare);D
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Offline Norman

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Re: agitazione
« Reply #27 on: May 08, 2010, 06:06:24 PM »
Io non sono uno di quelli con la faccia da culo innata. Un po' li invidio, quelli che hanno questa dote, ma sono fatto così, e non me ne faccio un problema. Nonostante questo ora la paura del palco è ridottissima. La prima volta che suonai in pubblico (con la chitarra) quasi tremavo dalla paura, ed un pezzo lo attaccai un semitono sopra... Feci tanti errori, ma la gente applaudiva, ed io cominciai subito a rendermi conto che è stupido dare tutta quell'importanza a qualche errore e dare per scontato tutto quello che invece fai giusto... E devi trovarti davanti proprio degli stronzi perché una stecca finisca per pesare di più di tutto il resto... Se uno è preparato a dovere, qualche errorino non sarà un problema, soprattutto se si tratta di una situazione amatoriale. Diobono, sbagliano i professionisti... Errare è umano. Si, ho acquistato sicurezza e suono meglio. Si, sono passati ormai quasi 25 anni da quel primo concertino, ed ho fatto tanta esperienza... Ma la cosa fondamentale è che ho imparato a convivere con il concetto di errore. Sbagli? Capita, l'importante è andare avanti. L'importante è concentrarsi sul fare musica. L'importante è divertirsi. Noi tendiamo ad essere molto severi con noi stessi, e per certi versi (segnatamente quando si studia...) è giusto esserlo, ma quando si suona tutto questo non ha senso: se c'è del lavoro dietro (e solitamente dietro a chi ha il coraggio di salire su un palco c'è) i risultati si vedono. La gente che ti guarda tutto questo lo vede e lo sente.

Per cui il menefreghismo di cui parla baudo io lo intendo così: hey, io sono qui su un palco, ho studiato, ci ho lavorato, mi sono preparato, e per quanto possa sbagliare, saranno molte di più le cose che farò bene! E comunque suono sicuramente meglio della stragrande maggioranza delle persone che mi sentono...  sbellicars

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Offline genuzzu

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Re: agitazione
« Reply #28 on: May 09, 2010, 09:51:35 AM »
Credo di aver finalmente sconfitto la mia tremarella. Ieri scorso ho suonato senza paura ad un concorso, ho steccato e sono andato avanti rilassato. Come ho risolto il problema? Boh. Spero che la mia esperienza vi possa essere utile.

Offline anrapa

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Re: agitazione
« Reply #29 on: May 09, 2010, 12:06:41 PM »
Ieri ho suonato per il matrimonio di un mio caro amico, a freddo col trombino è andata alla grandissima, scoperto come il cxxo di un macaco ero intonatissimo e preciso al punto da impressionare me stesso!
Con la tromba in Do nella marcia nuziale ho fatto scintille...
Poi ho suonato l'Ave Maria di Gounod con la Do accompagnato da una violinista ed un'organista. Il volume dell'organo era al limite dell'udibile e sono stato costretto a suonare ppppppppp, ecco, lì me la sono fatta addosso come non accadeva da tempo. A metà mi sono detto: "facciamo finta che è un duetto fra tromba e violino e speriamo che l'organo mi venga dietro perchè io non lo sento" e le cose sono migliorate. Nel finale mi sono detto "e se il pubblico volesse sentire anche l'organo? suono più piano? non è che rischio? ma no, dai, figurati?"
E me la sono fatta ancora più addosso... AHAHAHHAHHAHA
Alla fine non ho fatto nessuna stecca, lo sposo è venuto da me con la lacrimuccia e mi ha ringraziato, tanto male non dev'essere andata... Mia moglie dice che ho suonato benissimo ma io ho come l'impressione di dover andare da un massaggiatore per sciogliere la tensione di quei 2 minuti di musica! :D

Ecco, suonare ppppp in chiesa con i parenti che ti fissano e le telecamere che immortalano il giorno più bello dei tuoi amici mi mette tensione. :D
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