Per me il funk è un "distillato" di musica afroamericana, in cui risulta ancora più evidente quanto l'accento sia sulla ritmica più che sulla melodia o l'armonia. A livello melodico/armonico il funk è banalissimo: pedalone di accordi di dominante e, sostanzialmente, scala blues a manetta, frasi semplici e molto orecchiabili, veri e propri riff. Quindi non c'è bisogno di pattern jazzistici o robe strane, con quelle 5-6 note si deve giocare ritmicamente, come fa Maceo Parker e come giustissimamente dice bubber. Ritmicamente si deve essere al limite della perfezione, se no puoi fare tutte le frasi che vuoi, ma farà schifo. Aiuta molto inoltre suonarlo "in due" invece che "in quattro", come verrebbe spontaneo fare per abitudine.