Ahi ahi.che tristezza.....manco da qusi un anno e trovo uno dei 3D piu' stimolanti fermo allo stesso punto in cui lo avevo lasciato....no no no ragassuoli,queste cose non si fanno
,mi sa che qua bisogna ricontattare Cesco
Nel frattempo,tanto per riprendere le buone vecchie abitudini proporrei un album(come li chiamavano una volta) di Hancock dell' '82 estremamente simbolico della sua disgografia in cui Herbie abbandona il funk,l'elettronica,la disco che magari hanno contribuito a dargli maggior popolarita',per tornare alle sue radici di pianista jazz con la sezione ritmica dei VSOP,col mitico
Ron Carter al contrabbasso e il compianto
Tony Williams alla batteria e con un giovanissimo ed impavido
Winton,19enne desideroso di farsi notare,magari imitando talvolta Miles o Freddie Hubbard ma tenendo il passo alla grande con la sua classe gia' cristallina.
Si inizia con due standard di Monk,Well you needn't e 'Round midnight per poi proseguire con due brani post-bop stile Miles anni '60,Clear Ways e A quick sketch con Carter e Williams a trainare i soli di Winton e Herbie.
Nei successivi Parade,The sorcerer e Pee Wee Winton fa sfoggio di tecnica sopraffina pur concedendo spazio a momenti piu' lirici.Il CD si conclude con I fall in love too easily,una ballata malinconica con un Marsalis forse,a mio avviso, ancora un po' inesperto come interpretazione,non ancora il maestro di colori che diventera' di li' a poco.Album,
sempre a mio avviso,altamente raccomandabile e forse uno dei piu' interessanti degli anni '80,da non mancare nella collezione di ogni Marsal.....Marsaliss...insomma ogni amante di Winton
Alla prossima