Author Topic: Dischi imperdibili...  (Read 19287 times)

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Cesco

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Dischi imperdibili...
« on: January 21, 2010, 05:43:03 PM »
Su richiesta di alcuni forumisti (vedi Miles74), inizio l'analisi dei dischi (chiamiamoli ancora così) che, secondo ME, non dovrebbero assolutamete mancare nella discografia di un musicista jazz, nello specifico di un trombettista jazz.
Mi permetto di aggiungere delle note storico-tecniche su ciascun disco, per i meno informati.
Non seguirò un ordine prestabilito, né per autore, né per "genere" (bop, hard bop, mainstream, west coast jazz, ecc.), ma andrò "a braccio", indicando quelli che, sempre secondo il mio parere, sono dei veri propri gioielli, per l'appunto ... IMPERDIBILI!

N.B.: mi scuso sin d'ora, e ciò valga anche per il thread "Assoli imperdibili", per eventuali errori ortografici dovuti alla fretta ed alla mancata rilettura dei post, creati nei ritagli di tempo...



CLIFFORD BROWN
Complete Paris Sessions VOLUMI 1, 2 & 3



Tre volumi, registrati a Parigi durante una tourné della big band di Lionel Hampton.
I vari musicisti, di notte, scapparono letteralmente dall'albergo per produrre queste session (con ritmiche francesi compiacenti: Renaud, Gourly, Michelot, Viale), che uscirono qualche tempo dopo a nome dei vari Gigi Gryce, Clifford Brown, Art Farmer, ecc..
Hampton, infatti, aveva negato l'autorizzazione (ed un tanto era riportato nei vari contratti dei musicisti!) a registrazioni che non fossero della Big Band del leader.
Clifford era giovanissimo e la session è addirittura precedente al primo incidente d'auto che lo vide ad un passo dalla morte e che lo tenne immobile (e fuori dal giro discografico) per circa un anno, prima del rientro, alla grande, avvenuto con i Messengers (il mitico Live at Birdland!!).
Le formazioni variano dal quartetto (a nome di Brown), all'ottetto (a nome di Gigi Gryce) all'orchestra (sempre a nome di Gryce), ma lo strumento solista principale è sempre e comunque quello di Clifford.
I volumi presentano il più delle volte diverse take di uno stesso brano e questo è fondamentale per comprendere l'arte improvvisativa di un giovanissimo Clifford, mai uguale a sé stesso.
Dei dischi stupiscono il suono - fat, sporco e graffiato - e lo splendido fraseggio, già articolatissimo e "maturo".
All'epoca era proprio un "ragazzo di campagna", lo si vede anche dal cappello che portava, ed era già amato e rispettato da tutti come "quello che spaccherà il cxxxo a tutti al rientro in USA". E così fu... anche se l'incidente d'auto (il primo) non fece che rinviare la fulgida (ma purtroppo breve) carriera del giovane "farmer" Clifford....




Buon acquisto (per chi non ce li ha) e buon ascolto!!!
Bye e alla prossima!
Francesco
 salut


Offline miles74

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #1 on: January 21, 2010, 06:03:20 PM »
ah grande cesco  grazi
mi ci butto a pesce

(ti metto anche un punticino guarda un pò ;D)
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Offline miles74

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #2 on: January 21, 2010, 06:05:01 PM »
ah per il prossimo vai su kind of blue
(con dedica particolare a tu sai chi ;D)
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Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #3 on: January 21, 2010, 06:20:08 PM »
A questo punto dovresti anche comprarli e regalarli ai gentili utenti del forum smil
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Offline miles74

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #4 on: January 21, 2010, 06:45:39 PM »
A questo punto dovresti anche comprarli e regalarli ai gentili utenti del forum smil

sfacciata ma ottima idea  fenomen
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Cesco

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #5 on: January 21, 2010, 06:52:04 PM »
Ovviamente, consegna personale a domicilio con immissione del CD nel lettore ed analisi condivisa traccia per traccia... 


fondell


 ;D

Offline luker74

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #6 on: January 21, 2010, 09:33:15 PM »
Grande Clifford!!! io ne prenoto una copia! O0 ;D
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Cesco

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #7 on: January 22, 2010, 10:53:12 AM »
TOM HARRELL
These Rooms (Jimm Hall Trio featuring Tom Harrell)



Straordinario esempio di classe. Jazz suonato in punta di piedi ed a bassa voce.
La formazione stabile era il trio di Jim Hall, con Steve La Spina (contrabbasso) e Joey Baron (batteria).
Nel disco suonano anche due brani in trio, tra cui una versione strepitosa di My Funny Valentine (un vertice assoluto di interpretazione della ballad, questo, simile solamente alla nota versione contenuta in Undercurrent a firma Jim Hall/Bill Evans http://ecx.images-amazon.com/images/I/410MAAP9DKL._SL160_AA115_.jpg).
Harrell fu chiamato in occasione della session, perché ritenuto dal leader assolutamente compatibile con l'idea del suono e del mood che avrebbe dovuto avere la registrazione.
In effetti, Harrell si cala a meraviglia nel mondo di Jim Hall e lo integra con assoli fantastici, sempre a bassa voce e sussurrati (con un filo sottile che lo lega a Chet...).
La track list contiene originali (come Bimini, noto calypso intricatissimo a firma di Hall suonato egregiamente all'unisono flicorno-chitarra, o Cross Court ) e standard (Where or When o With a Song in My Heart ).
Joey Baron è incredibilmente discreto ed usa moltissimo le spazzole... un sogno per ogni trombettista!
L'accoppiata Hall-Harrell (riproposta in seguito solo in un altro frangente [due brani nel disco Dialogues sempre a firma Jim Hall http://ecx.images-amazon.com/images/I/5193Q1Q01GL._SL160_AA115_.jpg]) è in forma smagliante (i due si rincorrono continuamente con controcanti e improvvisazioni intrecciate che sembrano scritte...) ed il mood del combo richiama un po' lo storico quartetto a nome di Art Farmer con Swallow e La Roca (in titoli quali Live at the half Note o To Sweden With Love http://ecx.images-amazon.com/images/I/31CRfhrB2nL._SL160_AA115_.jpg).
Disco di musica sopraffina e di gran classe. Imperdibile.



Buon ascolto!
Francesco
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Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #8 on: January 22, 2010, 11:38:58 AM »
Confermo. Disco di una bellezza rara, a mio avviso potrebbe piacere anche a chi il jazz annoia.(ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) smil
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Offline DarioT

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #9 on: January 22, 2010, 11:41:48 AM »
ma e' una orrenda registrazione digitale......  ;D :D
it's time to play some "D"

Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #10 on: January 22, 2010, 11:49:42 AM »
No, c'è anche l'edizione per vecchi babbioni che amano il grammofono.
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Offline luker74

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #11 on: January 22, 2010, 02:17:56 PM »
Confermo. Disco di una bellezza rara, a mio avviso potrebbe piacere anche a chi il jazz annoia.(ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) smil

A nessuno è permesso, su questo forum, annoiarsi col Jazz...... bastonat
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Cesco

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #12 on: January 25, 2010, 10:48:22 AM »
MILES DAVIS
Cookin' – Relaxin' – Steamin' - Workin'




Questi quattro dischi non hanno bisogno di presentazione né di commenti.
Rappresentano la storia del jazz, nulla più di questo.
Registrati nel salotto di Rudy Van Gelder, celeberrimo ingegnere del suono della Prestige, poi approdato alla ben più nota Blue Note, in due torrenziali session nel 1956, allorquando Miles aveva già firmato un contratto con la Columbia, ove sarebbe approdato per sfornare capolavori assoluti, con la stessa formazione (via via leggermente rivista in qualche componente).
Per vero, tra una session e l'altra, il quintetto (il primo storico quintetto di Davis, quello con Coltrane), ebbe modo di registrare il disco 'Round Midnight, che uscì, per motivi contrattuali, solo successivamente alla sfornata dei Prestige di cui si parla.
Proprio per vincolo contrattuale, che legava il leader ancora per quattro dischi alla Prestige, Miles & C. si recarono ad Hackensack per registrare materiale per riempire quattro vinili.
La cosa straordinaria è che non fecero nessuna alternate take, né false start, tutto buono alla prima... a quanto racconta Van Gelder.
Il materiale musicale è straordinario: si va dalle struggenti ballad (My Funny Valentine, You're My Everything – dove si sente Miles che, dopo l'intro di Garland a single notes, gli fischia e gli chiede di attaccare a block chords...), a brani dai tempi medi medi (come The Theme, Trane's Blues, Surrey the Fringe on top) a indiavolati temi be-bop o post be-bop (Airegin, Weel You needn't, Salts Peanuts, Woody 'N You) a temi lanciati con la sordina Harmon, che divenne, in seguito, il tratto identificativo e "marchio di fabbrica" di Miles (Oleo, If I Were a Bell).
Il suono di Davis (tanto libero quanto sordinato) è quanto di più “jazzy” si possa sentire ancor oggi in qualsivoglia registrazione (analogica o digitale) ed ha creato ed inventato un modo di suonare imitato, dopo l'uscita di questi quattro capolavori, da centinaia e centinaia di trombettisti.
Il combo è quanto di più vicino alla perfezione si sia mai sentito.
Garland (che lavora sui medio alti del piano, tralasciando i suoni bassi) si fonde perfettamente con Chambers (che, grazie alle tecniche di registrazione avanzate di Van Gelder, si sente benissimo).
Joe Jones incita i solisti con fill continui.
Coltrane esplode ogni volta dopo Miles e ne inventa sempre una (anche se all'epoca, non era, tanto come critica che come livello improvvisativo, IL Coltrane del post Giant Steps...).
E Miles... è Miles, punto. Suono scuro, brunito con la campana aperta e sibilante con la sordina. Il timing di Miles spiazza in continuazione: è il trombettista jazz, a mio parere, con il timing più perfetto mai sentito.
Pensare questi cinque miti della musica jazz riuniti in un salottino nel Jersey a scartabellare gli spartiti per tentare di “far su musica” per riempire quattro vinili, macinare jazz senza mai sbagliare una nota (o anche se di sbagli ne sono stati fatti, l'aspetto storico delle session li giustifica), è ancor oggi un'emozione unica...

Vi lascio con una rivelazione: quando metto My Funny Valentine, dopo centinaia di volte che l'ho ascoltata, quando Miles, che distilla note con la Harmon mute ricamando intorno al tema quasi a volerlo solo sottointendere, molla il primo chorus con quella hip note acuta fantastica presa per un pelo, e attacca Garland e il combo va in quattro, mi commuovo... come la prima volta!
 



Averli assolutamente, questi, mi raccomando!!
Bye bye!
Francesco
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« Last Edit: January 25, 2010, 12:12:58 PM by Cesco »

Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #13 on: January 25, 2010, 03:25:44 PM »
Non vedevo l'ora che publicassi la quatrologia ;)
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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #14 on: January 25, 2010, 05:59:52 PM »
Come mai io nei miei dischi o false start e alternate take?
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