Author Topic: Dischi imperdibili...  (Read 19298 times)

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Offline eugeniovi

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #60 on: May 11, 2010, 09:59:54 AM »
Un disco che non può mancare in una ideale discografia del trombettista

Sicuramente le valutazioni personali vanno tutte rispettate, concordo che è una bella incisione ( a parer mio più per i patners), ma penso che in una discografia ideale per il trombettista questo sarebbe verso il fondo classifica, sempre che ce lo vogliamo far entrare  a meno che ,ripeto, la valutazione personale non valga come valore assoluto. Ciao a tutti, eugeniovi

Offline baudo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #61 on: May 11, 2010, 02:16:30 PM »
valutazioni personali ...

Completamente daccordo Eugenio,valutazione estremamente personale e non "assolutistica",condivisa tutt'al piu' da qualche amico trombettista,ma niente di piu', anche perche' stiamo sempre parlando di musica e non di scienze matematiche,di conseguenza ogni singola recensione diventa giustamente opinabile.

Figurati che ho menzionato un disco con Chet,che tra l'altro non e' neanche uno dei miei trombettisti preferiti,perche' so che la schiera dei Bekeriani nel forum e'(a ragione) molto folta e, a mio avviso, questo disco e' uno di quelli meritevoli di menzione,magari non da primo in classifica,quindi il mio vuole essere un semplice suggerimento.

Porei aggiungere che diverse volte non condivido i gusti e le valutazioni di Cesco, davanti al quale mi inchino e spero torni a scrivere presto,ma e' talmente bravo nel recensire,suggerire,a cogliere aspetti e sfaccettature che a me sfuggono,che e' riuscito a farmo comprare CD (oltre ai quasi 500 che gia' possiedo) che fino al giorno prima non mi sarei sognato nemmeno.
Ciao



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Offline eugeniovi

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #62 on: May 11, 2010, 02:50:47 PM »
Scusa Baudo ma ho risposto d'istinto, era forse una cosa che covavo. Ho visto che date tanto spazio al Chet del 'rientro' dove a parer mio vale molto di più la struggente storia personale che l'effettivo apporto musicale.Prendiamo un Art Farmer del periodo (e non stiamo parlando di un Miles) e li vediamo ancora un percorso musicale, dei tentativi non un mero ripetersi di incisioni più o meno riuscite. Non fraintendermi, grandissimo e liricissimo, ma niente al confronto con il Chet di Mulligan dove dice la sua. Vedi, per me il Jazz è la più bella forma d'arte del '900 e se vogliamo trattarla come tale dobbiamo avere dei 'punti fissi' che ne evidenzino la storia e il valore artistico. Consiglio il bellissimo libro di F. Fayenz edito da Einaudi  Jazz domani dove il grande critico analizza in parte questi temi. Ciao, eugeniovi

ringhio

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #63 on: May 16, 2010, 08:27:05 PM »
ririapro il topic che ormai puzza come un pesce vecchio di 3 giorni... horribl...proponendovi un live a dire poco meraviglioso. 
Ricordo, personalmente, che acquistai il cd nei primi anni di passione per il jazz e per la tromba,periodo che mi faceva vivere,purtroppo, solo il jazz molto ritmato e veloce (in futuro scoprirò le ballad) e questo disco è assolutamente da consigliare a chi abbia voglia di divertirsi con un B.Mitchell e un J.Cock in grande spolvero ed un Silver che, come al solito, lascia suonare molto i suoi sideman tenendoli,però, sempre sul vivo del pezzo coi suoi fraseggi...
Più che soffermarmi sugli aspetti tecnico/musicali dei quali non ho assolutamente la benchè minima competenza dico a tutti quelli che non lo possiedono, che ogni volta che non so se prendere in mano la tromba e mi ascolto il disco....scalpito e fremo dopo un solo minuto.....

n.b. credo, tra l'altro, che Doin the thing ci sia in uno dei Real Book...ciao e alla prox!!

Offline eugeniovi

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #64 on: May 17, 2010, 02:26:45 PM »
Bravo Ringhio a tener vivo l'interesse per queste splendide incisioni. I miei scarni interventi sono sempre di fretta e si basano solo sulla memoria mentre una materia praticamente sconfinata come il Jazz meriterebbe una documentazione approfondita fatta di riferimenti appropriati. Pensavo, ma ci vuol tempo, di postare ogni tanto qualche disco però, non come ho visto fin d'ora sempre scelti tra i più conosciuti, ma incisioni particolari e curiose dove forse il valore musicale passa in secondo piano (forse)  ma si pone in evidenza l'interesse dei musicisti per opere particolari o che abbiano qualche significato parallelo. Ciao, eugeniovi

Offline Franceschet

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #65 on: May 19, 2010, 09:17:57 AM »
Questo non so se qualcuno l'abbia già citato ma opus est!
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Offline eugeniovi

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #66 on: May 19, 2010, 11:22:14 AM »
Io con la ristampa dei CD con nuove copertine e 'alternative takes' mi perdo (rispetto ai miei vinile) ma penso sia la ristampa del concerto live ad Antibes del 1960. Uno dei momenti più creativi del grande Mingus, con il rinnovato gruppo dopo la 'rivoluzione' rispetto al precedente, ma del resto una prerogativa dei i grandi è quella di aver sempre avuto fiuto per i talenti dei quali circondarsi. Uno dei più bei lavori del bassista dove esprime grazie anche ai partners un bellissimo esempio della sua particolare e mai statica concezione musicale. Grandi i classici 'mingusiani' Wenesday night prayer e Better git in your soul. Bellissimo, ciao,eugeniovi

Offline baudo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #67 on: June 17, 2010, 09:38:13 PM »
Cari jazzofili,spero vivamente che nella vostra discografia non manchino gli ultra-classici,le pietre miliari,i fondamentali della tromba ma direi del jazz in genere.



Sara' pure anacronistica ma la trilogia di Louis con gli Hot five e Hot seven piu' quello con Earl Hines resgistraro nel '28 e contenente il capolavoro assoluto della storia del jazz,quel West end Blues di King Oliver che cambiera' la storia della tromba e del jazz,e' un condesato di capolavori come Struttin' Whith Some Barbecue, Savoy Blues,Hotter Than That, Potato Head Blues e Ory's Creole Trombone.

Non dimentichiamo che a lui si deve senza dubbio l'intuizione dell'assolo,di cui per primo codifica la scrittura.Prima di lui gli assoli non erano che timide variazioni sul tema o al massimo stop chorus,che servivano a a rilanciare il tema del brano.Nessuno al mondo e' mai piu' riuscitio a suonare come lui nè ad avvicinarsi al suo livello.Anche dal punto di vista meramente trombettistico,Armstrong aveva controllo,estensione,fraseggio che si possono reputare inarrivabili.
Amen

Chi ne fosse sprovvissto provveda velocemente a riparare a tal mancanza pena il ritiro della tessera di jazzofilo salut
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Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #68 on: June 18, 2010, 12:55:39 AM »
Ascoltiamo montagne di cd, analizziamo caterve di soli e ci interroghiamo sulla musica post-contemporanea-dodecafonica------- MA LUi è il migliore. ovazion
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Offline baudo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #69 on: June 18, 2010, 08:01:52 AM »
 pollices
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Offline eugeniovi

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #70 on: June 18, 2010, 08:56:51 AM »
Ben vengano recensioni di questi dischi a volte dimenticati. L'assolo del grande Armstrong è stato il big bang del Jazz, la sua immensa energia ha dato il via alla nascita del nuovo universo musicale in un' espansione infinita  ancora al giorno d'oggi.  Gian Carlo Roncaglia nella sua 'Una storia del Jazz' edita da Marsilio 1979(volume interessante anche sull'argomento 'africanita' trattato in altra parte del forum) scrive: ....quel West end blues che ancor oggi , a mezzo secolo di distanza, rappresenta non solo per Armstrong uno dei momenti più sublimi della musica afroamericana..........sopratutto dimistrare come anche per il Jazz fosse venuto il momento di parlare a pieno diritto di arte sublime. Grazie Baudo, ciao, eugeniovi

Offline Locutus2k

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #71 on: June 18, 2010, 10:50:10 AM »
Altro che anacronistiche: le incisioni con gli hot five e hot seven sono pura poesia.
Grazie Baudo per avercelo ricordato pollices
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Offline Zosimo

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Re: Dischi imperdibili...
« Reply #72 on: July 07, 2010, 12:53:42 AM »
Grazie al mio amico Ringhio sto ascoltando Trumpet Legacy con Payton, Soloff, Henderson  e Harrell. Che dire ascoltatelo è una summa di 4 stratosferici jassman che interpretano diversi classici da Miles a Pops.
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Offline baudo

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Re:Dischi imperdibili...
« Reply #73 on: August 05, 2011, 04:28:08 PM »
Ahi ahi.che tristezza.....manco da qusi un anno e trovo uno dei 3D piu' stimolanti fermo allo stesso punto in cui lo avevo lasciato....no no no ragassuoli,queste cose non si fanno nondaccord,mi sa che qua bisogna ricontattare Cesco ;)

Nel frattempo,tanto per riprendere le buone vecchie abitudini proporrei un album(come li chiamavano una volta) di Hancock dell' '82 estremamente simbolico della sua disgografia in cui Herbie abbandona il funk,l'elettronica,la disco che magari hanno contribuito a dargli maggior popolarita',per tornare alle sue radici di pianista jazz con la sezione ritmica dei VSOP,col mitico Ron Carter al contrabbasso e il compianto Tony Williams alla batteria e con un giovanissimo ed impavido Winton,19enne  desideroso  di farsi notare,magari imitando talvolta Miles o Freddie Hubbard ma tenendo il passo alla grande con la sua classe gia' cristallina.

Si inizia con due standard di Monk,Well you needn't e 'Round midnight per poi proseguire con due brani post-bop stile Miles anni '60,Clear Ways e A quick sketch con Carter e Williams a trainare i soli di Winton e Herbie.
Nei successivi Parade,The sorcerer e Pee Wee Winton fa sfoggio di tecnica sopraffina pur concedendo spazio a momenti piu' lirici.Il CD si conclude con I fall in love too easily,una  ballata malinconica con un Marsalis forse,a mio avviso, ancora un po' inesperto come interpretazione,non ancora il maestro di colori che diventera'  di li' a poco.

Album,sempre a mio avviso,altamente raccomandabile e forse uno dei piu' interessanti degli anni '80,da non mancare nella collezione di ogni Marsal.....Marsaliss...insomma ogni amante di Winton :)

Alla prossima




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Offline anrapa

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R: Dischi imperdibili...
« Reply #74 on: August 05, 2011, 05:42:03 PM »
Grazie per la recensione!

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